Scrittore polacco (Zochcina, Opatów, 1899 - Łódź 1969). Fondatore del movimento poetico dell'"autentismo", che richiede allo scrittore di rifarsi a temi della vita contemporanea e a esperienze reali, fu [...] ", 1951; Chłopskie pisarstwo samorodne "La produzione letteraria spontanea dei contadini", 1954; Humor i satyra ludu polskiego "Umorismo e satira del popolo polacco", 1956; Klechdy ludu polskiego "Racconti del popolo polacco", 1957; Polska epika ...
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Scrittrice italiana (Castelfranco Veneto 1876 - Padova 1938), figlia del garibaldino Valerio Bianchetti. Al centro dei suoi racconti (La fortuna, 1913; Codino, 1918; La signorina Anna, 1932; Fine d'anno, [...] ), ritratte con oggettività di analisi psicologica e con gusto descrittivo dell'ambiente, del paesaggio, nei quali divengono sempre più operanti, col maturare della sua arte, le suggestioni di una memoria autobiografica intrisa di umorismo e lirismo. ...
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Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] La coda del diavolo (1987) di Giorgio Treves, in seguito da C. trasposta nel romanzo La lepre. La vena picaresca e gli umori comici e stravaganti di C. sono risultati preziosi sia per la riduzione del romanzo di Th. Gautier in Il viaggio di Capitan ...
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Bost, Pierre
Marzia G. Lea Pacella
Autore e sceneggiatore cinematografico e teatrale francese, nato a Lasalle (Gard) il 5 settembre 1901 e morto a Parigi il 10 dicembre 1975. La sua carriera si intrecciò [...] nella scrittura cinematografica, specie nei dialoghi, connotati da uno stile disincantato e aspro, a volte venato di feroce umorismo. Laureatosi in lettere e filosofia a Parigi, esordì all'inizio degli anni Venti come autore di testi teatrali ...
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Autore e conduttore televisivo italiano (n. Aosta 1956). Dopo aver lavorato in piccole emittenti private del torinese, ha esordito nel 1984 in Quo vadis, programma in onda su Rete 4 condotto da Maurizio [...] in tono leggero e derisorio, con Prove tecniche di trasmissione e Prove tecniche di Mondiale (1990). Noto per un umorismo tagliente ma gentile, ha ideato e condotto trasmissioni che lo vedono interagire in maniera surreale con le celebrità e la ...
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Scrittore (Messina 1887 - Roma 1959); collaboratore di numerosi giornali e periodici, fondò a Roma (1926) la casa editrice "Il Fauno", per libri umoristici di autori italiani, e fu tra i fondatori della [...] tovaglia per 24, 1920; Il bollettino della bellezza, 1920; Il morbo della virtù, 1922; Gas esilaranti, 1922; Confidenzialmente, 1924; L'isola degli amici, 1928, ecc.), di un umorismo in cui la malinconia finisce col prevalere sull'ironia pur vivace. ...
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Scrittore ungherese, nato a Budapest il 14 aprile 1950. Laureatosi in matematica (1974), dal 1978 si è dedicato esclusivamente alla letteratura, rivelandosi fin dalle prime opere un pioniere del postmodernismo. [...] in acque pontificie), rispecchiano le esperienze personali dell'autore (discendente da una celebre famiglia aristocratica), elaborate con umorismo e senso del grottesco. Considerato uno dei suoi capolavori, una sorta di romanzo nel romanzo, Termelési ...
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Loach, Ken (propr. Kenneth)
Emanuela Martini
Regista cinematografico e televisivo inglese, nato a Nuneaton (Warwickshire) il 17 giugno 1936. Esordì negli anni Sessanta in televisione e si affermò subito [...] . Il suo stile è essenziale, talvolta cronachistico, capace di alternare momenti di forte impatto emotivo a pause di robusto umorismo; i suoi soggetti privilegiano gli ambienti operai, i casi di disadattamento sociale o giovanile, i problemi dell ...
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Poeta e pittore prussiano (Breslavia 1799 - Berlino 1853). Studiò nelle accademie di belle arti di Praga e di Vienna, e dal 1819 al 1822 fu a Dresda, ove un incidente alla mano destra gli rese impossibile [...] nel 1828. Scrisse poesie di vario genere (Gedichte, 1836; Allerlei Geister, 1842) che lo rivelano ricco di un umorismo popolareggiante e padrone di un'ampia gamma espressiva. In ricordo degli anni trascorsi in Italia pubblicò poesie popolaresche ...
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Poeta e latinista inglese (Valley House, Fockbury, Worcestershire, 1859 - Cambridge 1936). Conoscitore profondo delle letterature classiche (ebbe la cattedra di latino al University College di Londra, [...] anche: A Shropshire lad (1896); Last poems (1922); More poems (1936), brevi poesie, spesso in forma di ballata, di notevole perfezione formale e musicalità, dove un tono pessimistico e melanconico è sovente riscattato da un vivo senso dell'umorismo. ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...