Scrittore ungherese (Szklabonya 1847 - Budapest 1910). Lasciò la carriera amministrativa per il giornalismo; fu a lungo deputato al parlamento. Osservatore acuto, nelle sue opere (Tót a tyafiak "Compari [...] di s. Pietro", 1895; A vén gazember "Il vecchio farabutto", 1906; A Noszty fiú esete Tóth Marival "Il fatto del giovane Noszty con M. T.", 1908, ecc.) descrive con grande maestria e con umorismo sereno le figure popolari dell'Ungheria settentrionale. ...
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Diamond, I.A.L.
Patrick McGilligan
Nome d'arte di Itek Dommnici, sceneggiatore romeno, naturalizzato statunitense, nato a Ungheni (Romania) il 27 giugno 1920 e morto a Los Angeles il 21 aprile 1988. [...] campione nel 1936 e nel 1937). La profonda intesa artistica fra D. e Billy Wilder, basata su un affine senso dell'umorismo di stampo europeo, che coniugava sentimento e cinismo, permise la realizzazione di alcuni tra i film rimasti nella storia della ...
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COLMO, Eugenio (noto con lo pseudonimo di Golia)
Rossana Bossaglia
Nacque a Torino il 29 ottobre del 1885 da Francesco e Teresa Randone. Fu compagno di scuola di Gustavo (Guido) Gozzano, che ideò per [...] pubblicitaria): Ma vedi anche: G. Gozzano, La moneta seminata, Milano 1968, pp. 158, 198, 209, 214, 220; C. Beniamino, Umorismo e umoristi, Milano s. d. [ma 1911], pp. 17-19; Gec [E. Gianeri], Storia della caricatura europea, Firenze 1967, pp. 117 s ...
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Scrittore statunitense di origine irlandese (Brooklyn, New York, 1930 - New York 2009). Ha fatto della storia della propria vita la materia dei suoi libri. Angela's ashes (1996; trad. it. 1997), romanzo [...] nella New York del secondo dopoguerra, dove all'età di diciannove anni era tornato. Ha poi ripercorso, col consueto umorismo, il lungo periodo dedicato all'insegnamento (Teacher man, 2005; trad. it. Ehi, prof!, 2006). Nel 2007 ha pubblicato il ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] e personaggi che poi venivano utilizzati e sviluppati da altri.
Già dalle prime prove si riscontrano i caratteri tipici dell'umorismo del M. espresso in una scrittura estremamente veloce, fatta di brevi periodi in forma di aforismi e di battute, teso ...
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FANCIULLI, Giuseppe
Massimo Onofri
Nacque a Firenze l'8 marzo 1881 da Giovanni ed Enrichetta Guidotti. A sette anni, alla morte della madre, fu accolto nella casa delle zie materne. A Firenze compì [...] nelle università di Firenze e Milano, ci restano diversi documenti: L'individuo nei suoi rapporti sociali (Torino 1905), L'umorismo (Firenze 1913), La vita affettiva dei bambini (ibid. 1914), Il fascino dell'infanzia (Torino 1926), I nostri ragazzi ...
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Pipolo
Bruno Roberti
Nome d'arte di Giuseppe Moccia, sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Viterbo il 22 giugno 1931. In coppia con Franco Castellano, costituì fin dagli anni [...] Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega, 1980; è arrivato mio fratello, 1985). La costruzione a sketch, l'umorismo facile e la coralità di personaggi interpretati da comici popolari hanno caratterizzato anche i successivi prodotti di successo della ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] studî su Arte e scienza e quello fondamentale su L'umorismo, pubblicati nel 1908). Il tracollo dell'impresa paterna in , e interviene nel racconto con un'ironia e un umorismo che già oltrepassano il canone naturalistico dell'impersonalità narrativa; ...
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Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina [...] Hermès (1937-39). Fin dalle prime raccolte poetiche, ha espresso in una lingua aggressiva, frammentaria, talvolta di un crudo umorismo, un profondo senso di rivolta (Qui je fus, 1927; Un certain Plume, 1930; Plume, 1937). Grande viaggiatore, perseguì ...
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Pittore, grafico e scultore (Amsterdam 1910 - Radda, Chianti, 1999). Studiò a Zurigo e a Genova, dove si laureò in scienze politiche e si avvicinò alla pittura del secondo Futurismo; dal 1934 lavorò come [...] didattica, coinvolgendo molti giovani artisti. Dal 1960 visse in Italia. I suoi dipinti e le sue sculture, permeati di umorismo e sottile ironia, denunciano una acuta attenzione all'aspetto umano e alle sue componenti socio-culturali, ma anche alle ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...