Regista argentino naturalizzato francese (n. Buenos Aires 1944). Già conosciuto pittore e scultore, debuttò in teatro con lo spettacolo Dracula (1966). Trasferitosi a Parigi nel 1969, dopo alcuni scanzonati [...] . de Balzac). Autore di spettacoli effervescenti, animati da un'ironia ora tenera ora folle, ha contribuito a far conoscere l'umorismo grottesco e paradossale del conterraneo autore Copi (Eva Perón, 1970; La femme assise, 1984; Les escaliers du Sacré ...
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Pseudonimo del disegnatore e drammaturgo francese di origine argentina Raúl Damonte (Buenos Aires 1939 - Parigi 1987). Stabilitosi a Parigi nel 1962, si affermò con una serie di vignette incentrate sul [...] nel 1966, affermandosi con numerose commedie provocatorie e insolenti, popolate di personaggi scandalosi e marginali e caratterizzate da un umorismo buffonesco e surreale (La journée d'une rêveuse, 1967; Les quatre jumelles, 1972; L'homosexuel ou la ...
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Attore, autore e regista (Roma 1886 - ivi 1973); figlio di un magistrato, studiò diritto all'univ. di Roma, frequentando contemporaneamente la scuola di recitazione diretta da V. Marini. Nel 1909 esordì [...] Talli (1912-23) e con D. Niccodemi (1924-26), e infine capocomico. Ingegno poliedrico, attore colto e sottile, di un umorismo penetrante, ha anche creato, con lo pseudonimo Sto, una maschera, il Signor Bonaventura, per il divertimento dei bimbi, sul ...
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Sceneggiatore italiano (Prato 1923 - Roma 2000). All'inizio degli anni Cinquanta ha creato un duraturo sodalizio con P. De Bernardi. Insieme hanno collaborato con V. Zurlini (Le ragazze di San Frediano, [...] ). La loro scrittura, sempre attenta ai mutamenti di costume, è spesso caratterizzata da un leggero sentimentalismo e da un umorismo sarcastico. In seguito hanno firmato alcuni film della saga di Fantozzi (tra cui Fantozzi, 1975; Il secondo tragico ...
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Regista cinematografico e televisivo statunitense (n. Morristown 1948). Si è occupato di cartoni animati e di montaggio per la New World di R. Corman prima di esordire nella regia con Piranha (1978). Con [...] 2: the new batch (1990) ha introdotto, all'interno del genere fantastico, gli elementi della farsa e dell'umorismo nero. Il sapiente impiego degli effetti speciali, la visione del cinema come divertimento e prodigio, l'utilizzo della citazione ...
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Nostlinger, Christine
Teresa Buongiorno
Innamorata dell’utopia
«Chi scrive per i bambini ha la possibilità di far loro scoprire come sia possibile battersi per un mondo più giusto, più umano, più bello», [...] letteratura per ragazzi’. La scrittrice ha raccontato storie fantastiche ma anche ispirate a momenti di vita vissuta, mescolando umorismo, tenerezza, spirito irriverente e poesia
Una vita normale
Cresciuta in Austria (è nata a Vienna nel 1936) la ...
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Hamilton, Guy
Roberto Pisoni
Regista cinematografico inglese, nato a Parigi il 16 settembre 1922. Buon artigiano, sicuro dei propri mezzi, ha affrontato efficacemente tutti i generi maggiori della tradizione [...] ed economicamente ambiziose, è riuscito spesso a nobilitarne le motivazioni commerciali mediante un tocco personale di umorismo cinico e al tempo stesso scanzonato.
Nel 1939 cominciò il suo apprendistato cinematografico lavorando presso gli ...
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GUTIERREZ ALEA, Tomas
Francesco Salina
Gutiérrez Alea, Tomás (detto Titón)
Regista cubano, nato a L'Avana l'11 dicembre 1928 e morto ivi il 16 aprile 1996. Fu uno dei più significativi autori del cinema [...] aspetti del linguaggio cinematografico lo portarono a rinnovare di continuo il suo stile, improntato a un caustico umorismo e a un'irriducibile critica di ogni dogmatismo e degli eccessi burocratici presenti nella prassi amministrativa e politica ...
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Romanziere italiano (Sorso 1846 - Milano 1918); abbandonati gli studî giuridici intrapresi all'università di Torino e trasferitosi a Milano, F. divenne uno dei più fecondi narratori del suo tempo (tra [...] e la raccolta di novelle Mio figlio! (1881). Suo tema preferito è la vita familiare; descrive con semplicità e con affettuoso umorismo le vicende della piccola borghesia; ebbe larghi consensi in Italia e fuori, specie in Germania. Tra gli altri suoi ...
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Monicelli, Mario
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Viareggio (Lucca) il 15 maggio 1915. Autore di film autenticamente nazional-popolari, capaci di catturare il consenso [...] accademismo e riconduce alle radici di un Medioevo epico-popolare il racconto di un'Italia becera e scalcinata, ma ricca di umori geniali e anarchici. Amici miei (1975, di cui avrebbe realizzato il seguito, Amici miei, atto II, nel 1982), girato dopo ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...