FORMIGGINI, Angelo Fortunato
Giorgio Montecchi
Nacque a Collegara, presso Modena, il 21 giugno 1878 da Pellegrino e da Marianna Nacmani.
Il padre apparteneva a una famiglia israelita che aveva messo [...] mai cadere nell'ironia fredda e distaccata, neppure nei momenti più amari, animato com'era da un sano e bizzarro senso dell'umorismo e da una profonda simpatia per tutti gli uomini.
Nel clima gioviale, tra il goliardico e il serioso, dell'università ...
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Nacque ad Asti il 13 ott. 1890 da Simone e da Elisa De Benedetti.
Nel 1911 entrò, con la qualifica di redattore-stenografo, al giornale La Stampa di Torino, allora diretto da Alfredo Frassati, che ne era [...] quel giornale. L'innovazione principale consistette nell'Introduzione di un certo numero di rubriche dedicate ai piccoli lettori, all'umorismo, alla moda ed allo sport, che riscossero subito molto successo. Già allora il D. mostrò un notevole talento ...
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TOFANO, Sergio
Francesca Tancini
– Figlio di Eugenio e di Elvira Guercia, napoletani, nacque a Roma il 20 agosto 1886. Ultimogenito, ebbe due sorelle maggiori, Liana e Gilberta.
Il padre, figlio del [...] di signorile eleganza» (Il teatro all’antica..., 1965, p. 30). Al ‘brillante’ consegnò la personificazione di «quella poetica dell’umorismo, definito da Pirandello come ‘sentimento del contrario’» (A. Tinterri, in Il teatro all’antica..., a cura di A ...
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DOROTEA SOFIA di Neuburg, duchessa di Parma e Piacenza
Sonia Pellizzer
Nacque a Neuburg il 5 luglio 1670 da Filippo Guglielmo, conte elettore palatino del Reno, e da Isabella Amalia d'Assia.
Il 15 genn. [...] comunque che D. era guardata con sospetto: aveva fama di donna ordinata, perseverante, ma anche eccessivamente pedante e priva di umorismo. Il 25 ott. 1692 D. dette alla luce la secondogenita Elisabetta; un anno dopo, il 6 sett. 1693, morì il ...
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GALDIERI, Michele
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1902 da Rocco, giornalista e poeta, e da Maria Cozzolino. Frequentò inizialmente la facoltà di medicina, quindi, nel 1923, alla morte del padre, [...] con la messa in scena di una settantina di spettacoli - di cui egli curava anche la regia - dove l'umorismo garbato e la franca comicità si accompagnavano alla satira politica che nasceva da una puntuale, anche se sorridente, osservazione della ...
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CAVALIERE, Alberto
Stefano Giornetti
Nacque a Cittanova (Reggio Calabria) il 19 ott. 1897 da Domenico, avvocato e deputato provinciale, uomo di buona cultura umanistica, e Anna Fonti, in una famiglia [...] Qui i grandi fatti degli antichi imperatori, pur rappresentati con fedeltà storica, rasentano la caricatura; un sottile e arguto umorismo, e a volte la piena satira del costume pervadono queste gustose parodie.
Collaborò a vari giornali umoristici e ...
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BOSCO, Giovanni Bartolomeo
Bruno Di Porto
Nato a Torino il 7 genn. 1793, da famiglia aristocratica, mostrò fin da fanciullo sorprendente abilità nei giuochi di prestigio. Nel 1812 partecipò alla campagna [...] il calcolo e la destrezza, con le doti d'influenza psicologica. Fornito, inoltre, di facile comunicativa, di pronto umorismo e garbo mondano, esercitò anche una notevole influenza in fatto di moda, come è dimostrato dalla diffusione delle "marsine ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] fu sempre facile preda degli entomologi dell’ovvio. Ma dire che era mediocre, ignorante, succube degli esperti, prodigioso gaffeur privo di umorismo fu anche un modo cifrato di avvertire i suoi fans che il loro idolo era lo specchio di una qualità ...
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CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] che da quei racconti nacque. Tempo di marzo è una rievocazione del formarsi nel fanciullo della propria coscienza morale e un umorismo di stampo prettamente manzoniano non ne allenta la tensione e la finezza, che allontana, per una volta, il C. da ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] "volgare" e di miglior gusto. In essa dominava negli anni Trenta Erminio Macario, in società con Wanda Osiris: lusso, donnine, un umorismo blando privo di azzardi e rotture. Totò era ancora confinato al teatro minore. Fu qui che la sua comicità e la ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...