Scrittore ceco (Chotěboř 1854 - Praga 1935). In numerosi racconti (Pražské figurky "Figurini praghesi", 1884-86; Drobní lidé "Piccola gente", 1888) e romanzi (U snědeného krámu "Nel negozio vuotato", 1890), [...] ha illustrato, con acuto senso d'osservazione e indulgente umorismo, la vita del popolo di Praga. ...
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LÉANDRE, Charles-Lucien
Pittore e incisore, nato a Parigi il 23 luglio 1862. Dal 1883 espone al Salon degli Artisti francesi. Paesista e ritrattista, è più che altro noto per i disegni e le litografie, [...] il cui umorismo è velato di un'amarezza letteraria che l'avvicina al Forain. Ha illustrato numerose opere contemporanee.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1928. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’autore portoghese è profondamente radicato nel proprio Paese, di cui illumina tratti [...] senza possibilità di una chiara distinzione, ai commenti dell’autore stesso; diverse forme di ironia e un umorismo corrosivo costituiscono il tessuto sul quale si manifesta una divertita mescolanza di diversi codici culturali e stilistici, dall ...
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Giornalista e commediografo danese (Copenhagen 1860 - ivi 1904). Contribuì con la sua agile penna al successo dell'allora fondato Politiken (1884), organo della sinistra brandesiana; anche sulla scena [...] fece valere le sue doti di vivacità dialogica e di umorismo in lievi commedie di cui la più celebre fu Den kaere familie ("La cara famiglia", 1892). ...
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. Scrittiore turco, morto nel 1927, uno fra i primi creatori del genere novellistico in Turchia. È autore di due raccolte di novelle (Spineto e Roseto, e Cascate), nelle quali è particolarmente notevole [...] l'umorismo con cui viene spesso contrapposto l'antico modo di pensare turco all'europeismo superficialmente assimilato. Nel primo club nazionalista (Türk derneyi), sorto poco dopo la costituzione del 1908, e di cui egli, con Negīb ‛Āsim, Midḥat ...
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Attore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (n. Knoxville, Tennessee, 1963). Si è affermato dirigendo Reservoir dogs (Le iene o Cani da rapina, 1992), e quindi il più maturo Pulp fiction [...] (1994), film polizieschi caratterizzati da ottimi dialoghi, umorismo inventivo, originale struttura narrativa, uso spregiudicato della violenza. Analoghe caratteristiche nelle sue sceneggiature (True romance, Una vita al massimo, 1993, di T. Scott; ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Valladolid 1817 - Madrid 1892), amico di J. Espronceda di cui continuò El diablo mundo. Numerose le sue composizioni in versi (Dolores, 1838; María, 1840), ma più felici [...] le sue opere in prosa, sature di un umorismo un po' caustico (La protección de un sastre, 1840; ecc.). ...
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Castellano, Franco
Sergio Bassetti
Sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Roma il 20 giugno 1925 e morto ivi il 28 dicembre 1999. Autore che con alterna fortuna ha tentato la difficile [...] impresa di innestare un umorismo leggero e immune da volgarità entro ricette di comicità popolare, riferendosi spesso ai meccanismi collaudati della commedia cinematografica hollywoodiana e di quella dei 'telefoni bianchi'.
La sua formazione avvenne, ...
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MØLLER, Poul Martin
Poeta e novelliere danese, nato a Uldum presso Veile, il 21 marzo 1794, morto il 13 marzo 1838 a Copenaghen. Tipico esponente del periodo di passaggio dal romanticismo al realismo; [...] notevole per la finezza dell'umorismo e per la penetrazione psicologica. Amico di Christian Winther, si affermò dapprima con melodiose poesie, care anche oggi a ogni danese, come Torbisten og Fluen (Lo scarabeo e la mosca), Den gamle Elsker (Il ...
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Sennett, Mack
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Michael Sinnott, attore, regista e produttore cinematografico canadese, nato a Denville (Québec) il 17 gennaio 1880 e morto a Hollywood il 5 novembre 1960. [...] Fu il grande interprete dell'umorismo popolare della slapstick comedy. Definito da Theodor Dreiser "un maestro nell'interpretare i rozzi, originari impulsi del torbido, dell'ottuso, del debole di carattere, del fallito, del clown, dello zotico, del ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...