. Più specificamente si dice oggi caricatura un ritratto, in cui, senza abolire la rassomiglianza, siano esagerati (caricati) alcuni tratti o elementi in modo ridicolo; più genericamente ogni imitazione [...] il Folchetto, e formò per diversi anni la delizia del pubblico che vi trovava sempre una sana e fresca sorgente di buon umore. Seguaci del genere instaurato da Gandoln furono Vamba (Bertelli), che nel 1890 aveva fondato L'O di Giotto, e Carlo Montani ...
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Poeta e drammaturgo francese (Saint-Germain-de-Joux, Ain, 1903 - Créteil 1995). Dopo gli esordî di Accents (1939) e Les dieux étouffés (1946), la sua poesia si è andata orientando verso un gioco linguistico [...] Poèmes à voir, 1990). La sua produzione teatrale è caratterizzata da un'estrema economia di parole e di gesti e da un umorismo rarefatto e inconsueto, che la apparentano al teatro dell'assurdo; costituita per lo più da atti unici e monologhi, essa è ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1824 - ivi 1879). Giornalista, a partire dal 1850 redasse la rivista in dialetto viennese Hannsjörgl von Gumpoldskirchen e scrisse una serie di romanzi il cui ambiente è sempre [...] Vienna, descritta con popolaresco umorismo (fra essi Der letzte Fiaker, 1855; Die Rose vom Jesuiterhof, 1861; Dämon Brandwein, 1863; Der alte Raderer, 1868). Già prima, e con grande successo, aveva scritto farse e commedie popolari, che ne fecero uno ...
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Scrittore bulgaro (Svištov 1863 - Pasardžik-Peštera 1897). Deve la sua fama a una serie di bozzetti, riuniti poi in un volume intitolato, dal nome del protagonista, Baj Ganju (1894; trad. it. 1946), raffigurazione, [...] improntata ad amaro umorismo, sui difetti nazionali. ...
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Poeta, drammaturgo e prete danese (Copenaghen 1818 - Frederiksberg 1892). Dopo piccoli lavori teatrali di soggetto studentesco, ottenne notorietà sulla scena nazionale con la commedia a intrigo Genboerne [...] ("I dirimpettai", 1844) e con altre simili dal facile umorismo di stampo holberghiano. ...
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Nome con cui è noto lo scrittore cinese Ye Shaojun (Suzhou, Jiangsu, 1894 - Pechino 1988). Figura intellettuale di grande prestigio a partire dagli anni Venti, nella sua narrativa descrisse con raro nitore [...] stilistico e pungente umorismo la piccola borghesia cittadina nella Cina in mutamento: notevoli i racconti riuniti in Gemo ("Il malinteso", 1922) e Chengzhong ("Nella città", 1926) e il romanzo Ni Huanzhi (1929, dal nome del protagonista, maestro ...
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Attore polacco (Byszów, Sandomierz, 1859 - Varsavia 1935); esordì nel 1881 a Cracovia, fu poi nel 1885 a Leopoli e dal 1890 a Varsavia, dove recitò fino al 1932; per la sua versatilità e per il sobrio [...] umorismo, fu l'attore comico più caro al pubblico di Varsavia, interprete applaudito di opere straniere e nazionali, dalle commedie di Molière a quelle di A. Fredro; grande successo riportò nel Cyrano de Bergerac di E. Rostand. ...
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Disegnatore argentino (Buenos Aires 1932 - Palma di Maiorca 2019). Dopo aver disegnato cartoni animati, si trasferì negli anni Sessanta a Parigi, dove lavorò come cartellonista, affermandosi poi come autore [...] di vignette comiche a colori caratterizzate da un umorismo surreale e graffiante. ...
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Scrittore peruviano (Lima 1929 - ivi 1994). Nei suoi romanzi (Crónica de San Gabriel, 1960; Los geniecillos dominicales, 1965; Cambio de guardia, 1976) e racconti (riuniti in La palabra del mudo, 4 voll., [...] 1973-92) ritrasse, spesso con umorismo, la società peruviana e i suoi problemi. Scrisse anche opere teatrali (Vida y pasión de Santiago el pasajero, 1959; Atusparia, 1981) e saggi (raccolti in Prosas apátridas, 1986). ...
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Fontcuberta, Joan
Fontcuberta, Joan. – Fotografo, artista e intellettuale spagnolo (n. Barcellona 1955). Figura esemplare del movimento postmoderno in fotografia. Dalla metà degli anni Ottanta del 20° [...] sec., attraverso progetti fotografici, editoriali ed espositivi, indaga con umorismo filosofico i codici della comunicazione giornalistica, politica, storiografica e scientifica. Nei suoi lavori – e in forma teorica nei suoi scritti – decostruisce la ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...