Winger, Debra (propr. Mary Debra)
Marina Blasi
Attrice cinematografica statunitense, nata a Cleveland (Ohio) il 16 maggio 1955. Determinata, dal temperamento grintoso, la W. si è immedesimata nei suoi [...] è approdata alla commedia con Forget Paris, diretto e interpretato da Billy Cristal, destreggiandosi con abilità e notevole umorismo nella storia di un matrimonio strampalato, continuamente in crisi. Lo stesso anno, a causa dello scarso successo di ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] il figlio Duauf, che descrive gli svantaggi di tutti i mestieri in confronto a quello dello scriba: un tono di pacato umorismo ravviva tutta l’opera. Ben altrimenti importanti e vivi due altri Insegnamenti: uno di un anonimo re eracleopolita per il ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] », 1838), e soprattutto da A.L.G. Bosboom-Toussaint. Nell’ambito della produzione romantico-realistica, che nel culto dell’umorismo s’ispira prevalentemente ai modelli inglesi (L. Sterne, C. Lamb e C. Dickens), uno dei migliori esempi è costituito ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] che nel primo caso mira a un raffinato ermetismo e nel secondo a una mescolanza dei significati, che varia dalla passione all’umorismo. Peire d’Alvernha si pone già su questa via, in cui procedono Raimbaut d’Aurenga e Arnaldo Daniello, che per le sue ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] (morto nel 1829) il teatro comico russo (satirico a dir vero) prende il suo posto nel mondo. Per il suo umorismo fine e spesso originale ha conquistato negli ultimi tempi un posto notevole sulle scene europee la commedia ungherese. Bernard Shaw, il ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] angosciosa parabola sulla necessità di sostituire la dominante malvagità con la benevolenza; nel grottesco popolareggiante, tessuto di umorismo sodo e sottile insieme, Herr Puntila und sein Knecht Matti (1940); e in Der Kaukasische Kreidekreis (1943 ...
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KASPROWICZ, Jan
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Szymborze il 12 dicembre 1860, morto a Poronin presso Zakopane, il 2 agosto 1926. Figlio di contadini ebbe l'adolescenza travagliata dalla povertà. [...] . Franciszka z Assyżu). Dopo il tempestoso periodo degli Inni, il poeta si riavvicina alla vita quotidiana, ora con accorato umorismo (serie di brevi componimenti in prosa O bohaterskim koniu i walâcym sié domu, 1906), ora con accenti popolareggianti ...
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VÉLEZ de GUEVARA, Luis
Alfredo Giannini
Commediografo spagnolo, nato ad Ecija (Siviglia) nel 1579, morto nel 1644. Studiò nell'università di Osuna, fu al servizio del cardinale don Rodrigo de Castro [...] più numerosa la serie delle figure sociali passate in rivista burlevole, come pure più forti ne sono il colorito e l'umorismo a volte amaro e cinico, anche se a lungo andare la lettura finisce con lo stancare per la difficoltà delle frasi stravaganti ...
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MAZZONI, Guido, detto il Paganino e anche il Modanino
Adolfo Venturi
Scultore, nato a Modena verso il 1450, morto ivi il 13 settembre 1518. Iniziò la vita d'artista facendo maschere, e dirigendo feste [...] trasformato in episodio di vita quotidiana dalla servetta montanara che porta al piccolo Gesù pentolino e cucchiaio e che l'umorismo popolano ha battezzato col titolo di Suor Pappina. Così il M., di fronte all'arte aristocratica di Ferrara, appare in ...
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Nato a Bologna nel 1567, attese da giovinetto alle lettere e alla filosofia, e solo più tardi, vestito l'abito di monaco olivetano, si applicò alla teoria e alla pratica della musica, mettendosi sotto [...] caratteristica del suo ingegno, in quanto sono il prodotto più genuino della sua natura faceta e incline all'umorismo.
Codesta musica popolareggiante, facile, folleggiante, priva del troppo faticoso gioco d'ingegno polifonico (vanto e orgoglio dei ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...