BADINI, Ernesto
Raoul Meloncelli
Nacque il 14 sett. 1876 a Milano, ove compì i suoi studi al conservatorio Giuseppe Verdi. Esordì a Pavia con il rossiniano Barbiere di Siviglia e per qualche tempo si [...] interpreti più acclamati, di saper dosare la caratterizzazione dei personaggi senza indulgere ad atteggiamenti caricaturali o ad un umorismo di bassa lega. La sua natura sensibile e arguta favorì l'interpretazione di caratteri ironici, beffardi e ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] - egli ha firmato almeno un paio di opere di grande intensità espressiva, unita a un sottile spirito caustico e a un umorismo melanconico, come Mystery train (1989) e Dead man (1995). Si pensi anche a Lee, esordiente a metà degli anni Ottanta con ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] alla tribù Orazia. Non discendeva, costui, dai coloni romani di Venosa; era lucano o apulo, stirpi bellicose da cui O. con l'umorismo della sua satira riconosce l'impulso che lo portò a poetare secondo gli spiriti di Lucilio. Il padre tiene tutti gli ...
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FRANKLIN, Benjamin
Walter MATURI
Tipografo, scrittore, uomo di stato, diplomatico, educatore, inventore, nacque a Boston il 17 gennaio 1706, e morì a Filadelfia il 17 aprile 1790. Suo padre Giosia, [...] . Creò un almanacco, quello "del povero Richard Saunders" (1733) e si fece educatore popolare col suo arguto umorismo, bandendo una morale laica, aliena da ogni velleità teologizzante e metafisicheggiante e predicando le virtù borghesi del lavoro ...
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Pittore e incisore. Nacque a Bologna nel 1665, e vi morì nel 1747. Giovanissimo rifiutò di andar a Roma alla scuola del Maratta e si allogò invece a Bologna con Angelo Michele Doni, abile disegnatore, [...] nota caratteristica del pittore, e ogni episodio è colto con senso acuto e burlesco e con una vena sottile di schietto umorismo. Spirito e arguzia che si ritrovano in alcuni quadretti di genere, ora in collezioni italiane e straniere (La pulce della ...
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FONTANE, Theodor
Lorenzo Bianchi
Romanziere e poeta tedesco, nato a Neuruppin il 30 dicembre 1819, morto a Berlino il 20 settembre 1898. Discendente da una famiglia di ugonotti francesi rifugiatasi [...] Wirrungen (1887) e Stine (1890), in cui è ritratta la vita volgare d'ogni giorno con profonda psicologia e fine umorismo. Dopo questi capolavori si possono ricordare Vor dem Sturm (1878) e Schach von Wuthenow (1882), che si svolgono entrambi nel ...
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PALAZZESCHI, Aldo (XXV, p. 952)
Alessandra Briganti
Poeta e romanziere, morto a Roma il 17 agosto 1974. Visse a Firenze fino al 1950, anno in cui si trasferì a Roma. Nel 1957 gli fu conferito dall'Accademia [...] la ricerca della struttura romanzesca, più ipotecati dal rischio della frammentarietà non riscattata dall'intervento del bizzarro umorismo di Palazzeschi. Una certa dispersività e non di rado stanchezza inventiva caratterizzano, al di là della scelta ...
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WAIBLINGER, Wilhelm
Leonello Vincenti
Poeta tedesco, nato a Heilbronn il 21 novembre 1804, morto a Roma il 17 gennaio 1830. Precoce e sfrenato, era già al ginnasio di Stoccarda autore di liriche, d'una [...] gustoso realismo, reso acuto dal desiderio dell'autore di cogliere la vita contemporanea del nostro popolo. E piacevoli vene d'umorismo recavano spunti autobiografici e satirici (Das Abenteuer von der Sohle, Die Britten in Rom). Anche i suoi versi si ...
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Compositore, nato a Broadhearth (Worcester) il 2 giugno 1857. Figlio dell'organista W. H. Elgar, sotto la guida del padre si diede allo studio dell'organo, quindi a quello del violino, presso il Pollitzer, [...] ora citato si fa strada, attraverso influenze tedesche, anche una sensibilità veramente tipica dell'animo inglese, ora nell'umorismo ora in un diafano misticismo. Quantunque poco amato dai compositori della nuova scuola britannica, l'E. va dunque ...
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STENTERELLO
Alberto Manzi
. Lo si dice comunemente la "maschera" fiorentina; ma in realtà è un carattere e non ha delle maschere della commedia dell'arte né il tipo pressoché immutabile, né i funambulismi. [...] uomini e cose per raggiungere il buon fine, in comico contrasto con una invincibile tremarella. Di qui sgorga il suo umorismo, spesso politico. Prima antifrancese, poi antistraniero in genere: volto contro i principotti e a favore dell'unità e dell ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...