La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] di non crederlo ma pure ha bisogno dell’ovetto è già metalinguistica perché coinvolge il tema della follia (che nell’umorismo delle barzellette è l’àmbito della ragione alternativa). Va inoltre notato che questa barzelletta viene impiegata a fini ...
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Richlin, Maurice
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 23 febbraio 1920 e morto a Los Angeles il 13 novembre 1990. I toni leggeri da [...] il sommergibile e farlo rientrare in azione. Come tutte le sceneggiature di R., anche questa è pervasa di sottile umorismo con sottintesi sessuali. Pillow talk, basato su un soggetto originale di Russel Rouse e Clarence Greene e sceneggiato sempre ...
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BIANCOLELLI, Caterina
Ada Zapperi
Nacque a Parigi nel 1665 da Giuseppe Domenico e da Orsola Cortesi. Debuttò l'11 ott. 1687 nell'Arlequin Prothée, parodia di A. M. Nolant de Fatouville della Bérénice [...] infondere al personaggio di Isabella una carica nuova di vitalità, di malizia e di furberia, una vena fresca di sottile umorismo del tutto inconsueto nella tradizione. Non era bella come Caterina, ma conosceva l'arte di piacere e di lei s'innamorò ...
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Stack, Robert (propr. Robert Langford)
Francesco Costa
Attore cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 13 gennaio 1919 e morto a Beverly Hills (California) il 14 maggio 2003. Se in un primo [...] mortale) di Frank Borzage, dove diede vita a Otto von Rohn, un fanatico soldato nazista. Manifestò invece un notevole senso dell'umorismo nel memorabile To be or not to be (1942; Vogliamo vivere) di Ernst Lubitsch, in cui è un valoroso aviatore ...
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Castellitto, Sergio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 18 agosto 1953. Si è affermato come uno dei volti più noti del recente cinema italiano. Interprete dotato [...] (1987) di Ettore Scola. Successivamente, in Piccoli equivoci (1989) di Ricky Tognazzi ha reso senza retorica e con senso dell'umorismo la figura di un attore nevrotico, vittima di sé stesso e delle proprie incertezze, in perenne crisi professionale e ...
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ALAMANNI, Antonio
Pier Giorgio Ricci
Figlio di Iacopo, nacque a Firenze il 5apr. 1464. Ricoprì cariche pubbliche a Firenze e nel contado: nel 1508 era dei Dodici Buonomini, nel 1509 vicario della Valdicecina, [...] valutazioni della poesia in G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, pp. 241-242; D. M. Manni, Veglie piacevoli, VI, Firenze 1774, pp. 63-74; C. Previtera, La poesia giocosa e l'umorismo, Milano 1953, parte I, pp. 265, 281, 341. ...
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Malvaldi, Marco. - Scrittore italiano (n. Pisa 1974). Ricercatore presso l’Università di Pisa (Dipartimento di Chimica biorganica), nel 2007 ha pubblicato La briscola in cinque; accolto con favore da critica [...] invisibile ovvero come pensa un chimico; nel 2018, i romanzi A bocce ferme e La misura dell'uomo e il saggio sull'umorismo Per ridere aggiungere acqua; nel 2019, Vento in scatola (con G. Ghammouri) e Caos. Raccontare la matematica (con S. Marmi); nel ...
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Letterato e patriota ceco (Borová, Přibyslav, 1821 - Praga 1856). Intellettuale eclettico, fu soprattutto editore di giornali: il Národní noviny ("Il giornale del popolo"), intorno al quale nel 1848 si [...] san Vladimiro", scritto nel 1848-54, pubblicato nel 1876); Tyrolské elegie ("Le elegie tirolesi", scritte nel 1852 e pubblicate nel 1861); Král Lávra ("Re Lávra", scritto nel 1854, pubblicato nel 1870), pervasi di note satiriche e di amaro umorismo. ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] più importanti sono certamente il Lasca A. F. Grazzini), tempra schietta e felice di narratore, il quale ritrasse nelle Cene l'umore lieto e beffardo dei Fiorentini, e il Bandello, scrittore assai meno puro, e di gusto non molto elevato, ch'ebbe però ...
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Nacque a Parigi il 24 gennaio 1732. Figlio d'un orologiaio, studiò un po' di latino in una scuola di mestieri, e la musica, ed ebbe un'adolescenza scapigliata: divenne però abile nell'arte dell'orologiaio, [...] dal B. d'aver accettato danaro; ma con quattro Mémoires (1774), veri ed autentici capolavori di abilità dialettica e di umorismo, il B. seppe così bene trascinare dalla sua parte l'opinione pubblica, che il suo nome divenne in breve popolarissimo ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...