MANTICA, Giuseppe
Antonio Carrannante
Nacque a Reggio Calabria, da antica e nobile famiglia, il 29 giugno 1865, da Ignazio e da Antonietta Vernì.
Conseguita la licenza liceale "d'onore" al liceo-ginnasio [...] , Un cenacolo letterario: Fleres, Pirandello & C.i, in Leonardo, VI (1935), marzo, pp. 103-107; L. Pirandello, L'umorismo, in Id., Saggi, Milano 1939, p. 129; G. Squarciapino, Roma bizantina, Torino 1950, pp. 450 s.; U. Fleres, Il caleidoscopio ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] graffiante disincanto nei confronti delle istituzioni della società e del cinema americano, ma anche l'espressione di un umorismo portato alla commistione degli stili e ai contrasti, evidente innanzi tutto nella dichiarata intenzione di schernire con ...
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Gelovani, Michail Georgievič
Vivia Benini
Attore e regista cinematografico georgiano, nato in una località rurale nei pressi di Kutaisi il 6 gennaio 1893 e morto a Mosca il 21 dicembre 1956. La somiglianza [...] . Makarov. Sin dai primi ruoli da caratterista si fece notare per il temperamento appassionato e la carica di vivace umorismo, che contraddistinguevano la sua recitazione nel complesso tradizionale. Per alcuni anni fu attivo anche come regista: tra i ...
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Leigh, Mike
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e teatrale inglese, nato a Salford (Lancashire) il 20 febbraio 1943. Cresciuto in un quartiere popolare, ha studiato scenografia e recitazione alla [...] una piccola umanità spesso umiliata e involgarita dalla solitudine e dalla miseria morale, non di rado oggetto di un acre umorismo.
Raggiunta una larga rinomanza per il suo modo di scrivere le sceneggiature soltanto dopo le prove e per la libertà ...
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LAFORGUE, Jules
Diego Valeri
Poeta francese, nato a Montevideo, da famiglia d'origine bretone, il 16 agosto 1860, morto a Parigi il 20 agosto 1887. Fece gli studî medî a Tarbes, città natale di suo [...] 'uno con la fantasia, ad ora ad ora giocosa o macabra, satirica o schiettamente tragica. Ma ciò che meglio caratterizza l'umorismo di L., distinguendolo da quello di Heine, a cui fu spesso assimilato, è un'inquieta e sempre insoddisfatta aspirazione ...
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Guy, Alice
Francesca Vatteroni
Regista, soggettista e produttrice cinematografica francese, nata a Saint-Mandé (Parigi) il 1° luglio 1873 e morta a Mahwah (New Jersey) il 24 marzo 1968. Riconosciuta [...] riproposero le atmosfere commoventi del melodramma, mentre nel satirico In the year 2000 (1912) la G. prefigurò con senso dell'umorismo l'ascesa al potere delle donne. In seguito si orientò verso la ricerca di un maggior realismo ma anche di effetti ...
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Romanziere indiano di lingua inglese (Madras 1906 - ivi 2001). Considerato il grande patriarca della letteratura indiana di lingua inglese, ha goduto di crescente fortuna anche in Italia. Caratteristica [...] e mestiere, di ognuno dei quali lo scrittore, anche ricorrendo all'uso sapiente del flashback, riporta ed evidenzia con umorismo e bonomia manie e ambizioni, ideali, travagli, momenti difficili e felici, e soprattutto la ricerca d'identità che sembra ...
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Hill, Terence. – Pseudonimo dell’attore e regista italiano Mario Girotti (n. Venezia 1939). Dopo un precocissimo esordio nel 1951 nella pellicola Vacanze col gangster di D. Risi, seguito dalla recitazione [...] negli anni Settanta-Ottanta popolarità mondiale - apprezzato anzi più all’estero che in Italia -, recando la cifra stilistica di un umorismo garbato e carico di valori e buoni sentimenti in cui a H. è assegnato il ruolo del pistolero agile e guascone ...
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GÓNGORA y ARGOTE, Luis de
Mario CASELLA
Poeta spagnolo, nato a Cordova l'11 luglio 1561 da Francisco de Argote e da Leonor de Góngora, di cui assunse il cognome; e ivi morto il 23 maggio 1627. A quindici [...] per altra missione a Madrid, ad Alcalá, a Burgos, in Galizia (1609): peregrinazioni che fiorirono in poetici ricordi pieni di umorismo e di schietta gaiezza. Da Madrid, di nuovo sede della corte e nuovo campo di amare diatribe con Quevedo e altri ...
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RAABE, Wilhelm (pseudonimo Jakob Corvinus)
Giuseppe Zamboni
Narratore tedesco nato l'8 settembre 1831 a Eschershausen (Braunschweig), morto il 15 novembre 1910 a Braunschweig. Dopo essere stato per qualche [...] ricco e vario, ma un po' chiuso è quello ch'egli ama evocare con un realismo anche troppo minuzioso, temperato dall'umorismo (come nel Dickens), raramente corroso dall'ironia. Troppo spesso egli è stato ravvicinato a Jean Paul; ma di questo non ha ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...