Mad
Alfredo Castelli
Il fumetto folle
Nata alla metà del Novecento, la rivista di fumetti Mad ha onorato il suo nome perseguendo una comicità un po’ matta, divertita e divertente. Specializzatasi nella [...] titolo significativo, visto che in inglese questa parola significa «matto».
I primi tre numeri non vendettero molto, ma il loro umorismo un po’ folle (oggi lo definiremmo demenziale) piaceva a Gaines, che decise di andare avanti. Il quarto numero si ...
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Scrittore russo (Mosca 1891 - ivi 1967). Autore del romanzo satirico Neobyčajnye pochoždenija Chulio Churenito i ego učenikov ("Le avventure straordinarie di Julio Jurenito e dei suoi discepoli", 1922) [...] con Ljubov´ Žanny Ney ("L'amore di Gianna Ney", 1924), racconto a sfondo avventuroso, nonché con bozzetti, ricchi di umorismo, che stanno tra il reportage e la narrativa. Aderendo sempre più al bolscevismo, egli dedicò al primo piano quinquennale il ...
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Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] la sua raffinata vocazione poetica si espresse in numerose raccolte di versi (alcune da lui stesso illustrate), ricche di umorismo, giochi verbali e nonsense (Amato topino caro, 1971; Scarse serpi, 1983; Le sillabe della Sibilla, 1988; I violini del ...
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HERZBERG, Judith
Jeannette Koch Piccio
Scrittrice nederlandese, nata ad Amsterdam il 4 novembre 1934. Figlia del giurista e letterato Abel J., ebreo russo sopravvissuto al campo di sterminio di Bergen-Belsen, [...] alla riflessione: la contrapposizione tra sentimento e ragione produce dilemmi e assurdità, a volte espressi con un graffiante umorismo.
L'interesse per la concretezza delle situazioni e per il pluralismo dei punti di vista trova un naturale sbocco ...
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Scrittore americano, nato a White Oak, Ga., il 17 dicembre 1903. Nel 1925 iniziò la sua attività giornalistica, poi esercitò varî mestieri nelle più diverse città, da Philadelphia a New Orleans e conobbe [...] Il predicatore vagante, Milano 1947. L'elementarità dei tipi, la compiacenza insistita per una brutalità e immoralità cui un umorismo di evidente derivazione da Mark Twain non toglie carattere crudele e, insieme, manierato, fanno riuscire il C. più ...
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Gunga Din
José Maria Latorre
(USA 1938, 1939, bianco e nero, 117'); regia: George Stevens; produzione: Pandro S. Berman per RKO; soggetto: Charles MacArthur, Ben Hecht da testi di Rudyard Kipling; sceneggiatura: [...] del tutto assenti (un avvoltoio spicca il volo dal tetto di un edificio al passaggio dei soldati). In molti casi l'umorismo è un espediente per presentare la violenza in forma più stemperata: quando Gunga Din e Cutter vengono sorpresi nel tempio da ...
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Aira, Cesar
Aira, Cesar. – Scrittore argentino (n. Coronel Pringles 1949). Ha pubblicato più di cinquanta romanzi oltre a molti racconti, testi teatrali, saggi e traduzioni – tra gli altri ha tradotto [...] dalle forme convenzionali di realismo sociale o psicologico. Caratteristica del suo narrare è l’asimmetria, la frammentarietà, l’umorismo, il succedersi di vicende che pare sboccino una dall’altra, dando al lettore l’illusione di entrare in un ...
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NIEVO, Ippolito
Bindo CHIURLO
Patriota, romanziere e poeta, nato a Padova il 30 novembre 1831 da Antonio, dottore mantovano, e da Adele Marin, patrizia veneta, figlia di una Ippolita di Colloredo. Il [...] nuova Italia, 3ª ed., I, Bari 1929, pp. 116-138; A. Valle Rolando, La poesia di I. N., Portici 1921; M. Filograsso, L'umorismo di I. N., Pisa 1923 e 1928; e il lavoro complessivo di U. Gallo, I. N., con inediti, Genova 1932. Notevoli i due numeri ...
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Commediografo, figlio di Ernest-Aimé, nato a Parigi l'8 dicembre 1862, morto a Rueil il 6 giugno 1921. Esordì con monologhi e atti unici e divenne poi autore di vaudevilles e pochades, scritte anche in [...] gusto della macchietta. E tra la critica non è mancato chi abbia interpretato la sua comicità come vero e proprio umorismo, richiamandosi per lui ai grandi maestri della scena. Tuttavia una sua commedia vera e propria, Le bourgeon (1906), parve poco ...
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Antropologo culturale italiano (n. Pozzolo Formigaro, Alessandria, 1943). Laureatosi in Filosofia nel 1967 presso l'Università di Torino, nel 1970 vi ha intrapreso la carriera accademica divenendo nel [...] un'antropologia inattuale (2014) e Somiglianze. Una via per la convivenza (2019); Ridere degli dèi, ridere con gli dèi. L'umorismo teologico (con M. Raveri e M. Bettini, 2020); Il mondo che avrete. Virus, Antropocene, Rivoluzione, con A. Favole e M ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...