Scrittore inglese (Clonmel, Irlanda, 1713 - Londra 1768). Figlio di un ufficiale subalterno e d'una irlandese, si avviò alla carriera ecclesiastica; nel 1738 fu nominato vicario di Sutton-in-the-Forest, [...] , nella vita come nella scrittura, S. si rifugiò nel proprio io, dando valore soltanto alle proprie sensazioni e idealità. L'umorismo e il sentimentalismo (S. fu il primo in Inghilterra a usare l'aggettivo sentimental), che nel Sentimental journey si ...
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Autore e conduttore televisivo italiano (n. Aosta 1956). Dopo aver lavorato in piccole emittenti private del torinese, ha esordito nel 1984 in Quo vadis, programma in onda su Rete 4 condotto da Maurizio [...] in tono leggero e derisorio, con Prove tecniche di trasmissione e Prove tecniche di Mondiale (1990). Noto per un umorismo tagliente ma gentile, ha ideato e condotto trasmissioni che lo vedono interagire in maniera surreale con le celebrità e la ...
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Scrittore (Messina 1887 - Roma 1959); collaboratore di numerosi giornali e periodici, fondò a Roma (1926) la casa editrice "Il Fauno", per libri umoristici di autori italiani, e fu tra i fondatori della [...] tovaglia per 24, 1920; Il bollettino della bellezza, 1920; Il morbo della virtù, 1922; Gas esilaranti, 1922; Confidenzialmente, 1924; L'isola degli amici, 1928, ecc.), di un umorismo in cui la malinconia finisce col prevalere sull'ironia pur vivace. ...
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Scrittore ungherese, nato a Budapest il 14 aprile 1950. Laureatosi in matematica (1974), dal 1978 si è dedicato esclusivamente alla letteratura, rivelandosi fin dalle prime opere un pioniere del postmodernismo. [...] in acque pontificie), rispecchiano le esperienze personali dell'autore (discendente da una celebre famiglia aristocratica), elaborate con umorismo e senso del grottesco. Considerato uno dei suoi capolavori, una sorta di romanzo nel romanzo, Termelési ...
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KREIDOLF, Ernst
Pittore, litografo e scrittore, nato il 9 febbraio 1863 a Berna, ove vive tuttora. Dall'istituto litografico Pecht in Costanza passò all'Accademia di Monaco (1886), ove studiò con il [...] . Nelle sue composizioni, ove piante e animali sono fantasticamente umanizzati, è un'atmosfera di fiaba commista a un sottile umorismo. Spesso il K. ha composto personalmente il testo in versi per i suoi libri illustrati; ha eseguito anche numerosi ...
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Loach, Ken (propr. Kenneth)
Emanuela Martini
Regista cinematografico e televisivo inglese, nato a Nuneaton (Warwickshire) il 17 giugno 1936. Esordì negli anni Sessanta in televisione e si affermò subito [...] . Il suo stile è essenziale, talvolta cronachistico, capace di alternare momenti di forte impatto emotivo a pause di robusto umorismo; i suoi soggetti privilegiano gli ambienti operai, i casi di disadattamento sociale o giovanile, i problemi dell ...
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Poeta e pittore prussiano (Breslavia 1799 - Berlino 1853). Studiò nelle accademie di belle arti di Praga e di Vienna, e dal 1819 al 1822 fu a Dresda, ove un incidente alla mano destra gli rese impossibile [...] nel 1828. Scrisse poesie di vario genere (Gedichte, 1836; Allerlei Geister, 1842) che lo rivelano ricco di un umorismo popolareggiante e padrone di un'ampia gamma espressiva. In ricordo degli anni trascorsi in Italia pubblicò poesie popolaresche ...
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Poeta e latinista inglese (Valley House, Fockbury, Worcestershire, 1859 - Cambridge 1936). Conoscitore profondo delle letterature classiche (ebbe la cattedra di latino al University College di Londra, [...] anche: A Shropshire lad (1896); Last poems (1922); More poems (1936), brevi poesie, spesso in forma di ballata, di notevole perfezione formale e musicalità, dove un tono pessimistico e melanconico è sovente riscattato da un vivo senso dell'umorismo. ...
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Scrittore e disegnatore umoristico tedesco, nato a Wiedensahl (Hannover) il 15 aprile 1832, morto a Mechtshausen il 9 gennaio 1908. Studiò dapprima nel politecnico di Hannover; poi passò all'accademia [...] , cioè una beghina in tutta regola.
Vi è però qualche cosa di più prof0ndo, che non sfugge a un attento osservatore: l'umorismo del B. trae origine da un senso acutissimo della realtà, vista non già da un buontempone ridanciano, ma da un profondo ...
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ROQUETTE, Otto
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, di famiglia oriunda francese, nato il 19 aprile 1824 a Krotoszyn, nella Posnania, morto a Darmstadt il 18 marzo 1896. Studiò a Heidelberg, [...] la 100.000ª copia), opera a carattere lirico-epico, piena di fine sentimento della natura, di schietto e sano umorismo e nella quale il gusto popolareggiante e le qualità artistiche si fondono felicissimamente.
Ediz.: Gedichte, 1859; 2ª ediz. 1880 ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...