SÜTÖ, András
Gyozo Szabó
Scrittore e drammaturgo ungherese, nato a Pusztakamarás (Romania) nel 1927. Fece gli studi a Nagyenyed e a Kolozsvár (Cluj-Napoca). Già redattore di vari settimanali e periodici [...] dei poveri della campagna transilvanica: i suoi racconti e pezzi teatrali, dotati e di forte drammaticità e di dolce umorismo, mostrano il riverbero delle vicende esteriori nelle anime dei contadini. Il linguaggio genuino e colorito - paragonabile a ...
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Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895. Svolgeva una discreta attività nel cinema muto (1920-1929) distinguendosi col delicato Kiff Tebbi (1927) e soprattutto con Rotaie (1929) dove un'atmosfera [...] di ieri e di oggi, riproducendone i tipi e lo spirito in pellicole affabili e crepuscolari, percorse da una vena di umorismo provinciale e garbato: Figaro e la sua gran giornata (1931), Gli uomini che mascalzoni (1932), Il cappello a tre punte (1934 ...
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Maresco, Franco
Marésco, Franco. – Regista italiano (n. Palermo, 1958). In coppia con D. Ciprì ha dato vita all’esperimento televisivo di Cinico TV e a un'intensa produzione video che, dagli anni Novanta [...] è confermata anche nei film per il grande schermo, immersa in un bianco e nero dai forti contrasti, pervasa da un umorismo crudele e allucinato, creando, sullo sfondo di una Palermo degradata, un 'mondo a parte' popolato da derelitti, portatori di un ...
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ORLOWSKI, Aleksander
Felix Kopera
Pittore e incisore polacco, nato il 9 marzo 1777 a Varsavia, morto il 13 marzo 1832 a Pietroburgo. Fu allievo di J. P. Norblin. Nel 1801 lasciò la patria e si stabilì [...] del Rembrandt. Fu abile disegnatore e osservatore e seppe rappresentare la vita e i tipi dei suoi tempi spesso con umorismo caricaturale. Riprodusse in litografia i suoi disegni, introducendo per il primo questa tecnica in Russia. L'influsso dell'O ...
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Webb, Clifton
Francesco Costa
Nome d'arte di Webb Parmalee Hollenbeck, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Indianapolis il 19 novembre 1891 e morto a Hollywood il 13 ottobre 1966. [...] dovette la sua fama: quello del mellifluo Waldo Lydeker, malato di snobismo e dotato di un tagliente senso dell'umorismo, nonché assassino senza scrupoli, in Laura (Vertigine) di Otto Preminger. Il successo ottenuto lo associò per il resto della ...
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Scrittore italiano (Milano 1918 - ivi 1999). Esponente di quella narrativa cattolica che in Italia conobbe scarsa fortuna, ha messo in mostra nei suoi romanzi (In Australia con mio nonno, 1947; Il diavolo [...] ) e nei racconti (Misteri gaudiosi, 1946; Lo zio prete, 1951; L'imperfetta letizia, 1954; Il ballo della sposa, 1985) un umorismo bonario e surreale imparentato con la tradizione lombarda. Autore di commedie in lingua (L'angelo di Caino, 1956) e in ...
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Scrittore tedesco (Magdeburgo 1796 - Düsseldorf 1840). Volontario nella campagna di Francia del 1815, percorse quindi la carriera della magistratura. Fu promotore di una riforma del teatro, che voleva [...] 1828; la trilogia Alexis, 1832), il poemetto Tulifäntchen (1830) e la visione mitica Merlin (1832), nei quali l'umorismo satirico si unisce all'evocazione epico-drammatica. I due romanzi Epigonen (1836) e Münchhausen (1838-39) rappresentano, insieme ...
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Pseudonimo dello scrittore russo Aleksej Ivanovič Eremeev (Pietroburgo 1908 - ivi 1987). Rimasto orfano, trascorse l'adolescenza nell'istituto Škid (Scuola per l'educazione sociale e individuale Dostoevskij). [...] o detjach "Racconti di bambini", 1941-52; Naša Maša "La nostra M.", 1966), ricche non solo di intenti moralistici, ma di umorismo e di poesia. Nel 1980 pubblicò una raccolta di appunti e diari composti tra il 1924 e il 1947 (Priotkryvaja dver´ "Con ...
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Scrittore ungherese (Szklabonya 1847 - Budapest 1910). Lasciò la carriera amministrativa per il giornalismo; fu a lungo deputato al parlamento. Osservatore acuto, nelle sue opere (Tót a tyafiak "Compari [...] di s. Pietro", 1895; A vén gazember "Il vecchio farabutto", 1906; A Noszty fiú esete Tóth Marival "Il fatto del giovane Noszty con M. T.", 1908, ecc.) descrive con grande maestria e con umorismo sereno le figure popolari dell'Ungheria settentrionale. ...
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GOGOL', Nikolaj Vasilevič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato il 20 marzo 1809 a Soročincy (distretto di Mirgorod nel governatorato di Poltava), morto a Mosca il 21 febbraio 1852. Di costituzione [...] deformazione G. era portato naturalmente. È anzi questo in un certo senso uno degli elementi essenziali del realismo gogoliano. L'umorismo è, si può dire, la pietra di paragone della partecipazione di G. alla realtà che dipinge. Allo spirito di G ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...