Plowright, Joan (propr. Joan Ann)
Emanuela Martini
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Brigg (North Lincolnshire) il 28 ottobre 1929. Tra le maggiori interpreti teatrali della sua generazione, [...] Brien e Drowning by numbers (Giochi nell'acqua) di Peter Greenaway, dove l'apparente bonarietà del suo personaggio appare soffusa di umorismo nero. Nel frattempo Hollywood si era accorta di lei, e dopo Revolution (1985) di Hugh Hudson, nel 1990 le ha ...
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DOLONE, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo del gruppo A ("proto-lucano") della pittura vascolare proto-italiota. Successore immediato del Pittore di Amykos, è contemporaneo del Pittore di Creusa.
È una [...] trattazioni del tutto nuove dell'episodio e sono rese con molta cura. In più di un vaso è presente un umorismo tutto personale. Nelle figurazioni della faccia secondaria di questi pezzi eccezionali, come pure nella decorazione dei vasi più correnti ...
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MAJEWSKI, Pittore di
Red.
Ceramografo appartenente all'ultima fase della produzione campana, databile forse al principio del III sec. a. C.; J. D. Beazley lo include nel gruppo "barbarico" e gli assegna [...] e ineguali emerge il cratere un tempo Hope, noto anche nei disegni di Tischbein (vol. ii, 57), con la raffigurazione di un guerriero e uno scudiero schizzati con pungente umorismo.
Bibl.: J. D. Beazley, in Journ. Hell. Studies, LXIII, 1943, p. 102. ...
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Giornalista e critico letterario (Ravenna 1909 - Roma 1978). Fautore di una letteratura mai allineata a posizioni codificate (Sembra letteratura, 1939, firmato con lo pseudon. di Fuisti), fondatore della [...] Caffè (inizialm. Venerdì Il Caffè), uno dei più interessanti tentativi di dar vita a un foglio letterario ispirato al senso dell'umorismo e a una concezione anarchica della scrittura (dopo la morte di V. la testata fu ripresa per tre numeri nel 1980 ...
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POTAPENKO, Ignatij Nikolaevič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato nel governatorato di Cherson nel 1856, morto a Leningrado il 16 maggio 1929. Cominciò la sua carriera nel 1881, ma solo un decennio [...] accanto a Čechov e Gorkii. Gli conquistarono il favore del pubblico un certo colorito idealistico del suo realismo, e l'umorismo delle trovate e dei tipi. Soprattutto notevoli i suoi racconti della vita del clero, allo scrittore ben nota, essendo ...
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Regista cinematografico (Parigi 1905 - ivi 1934). Figlio dell'anarchico basco Eugène-Bonaventure de Vigo, noto come Miguel Almereyda, morto in carcere nel 1917, dopo anni di collegio si trasferì a Parigi, [...] (L'Atalante, 1934), fu stroncato precocemente dalla tubercolosi. La sua opera, ricchissima di intuizioni estetiche e narrative, di finezza, umorismo e sensibilità, è segnata da una grande capacità di rappresentazione onirica e poetica del mondo. ...
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MORTARI, Virgilio
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Passirana di Lainate (Milano) il 6 dicembre 1902. Studiò al Conservatorio di Milano, dove fu allievo di C. A. Bossi e di I. Pizzetti. Dal 1933 al [...] 'influenza pizzettiana viene a contatto con una tendenza verso la melodia popolare e con un temperamento spesso propenso all'umorismo, comprende le opere Secchi e sberlecchi (1927) e La scuola delle mogli (1930), il balletto L'allegra piazzetta (1945 ...
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Mazursky, Paul (propr. Irwin)
Riccardo Martelli
Regista, sceneggiatore e attore statunitense, nato a New York il 25 aprile 1930. Nel suo periodo artisticamente più felice, gli anni Settanta e Ottanta, [...] La sua filmografia può ricondursi a due filoni principali, l'intimismo autobiografico e la satira di costume, improntati a un umorismo agrodolce e talvolta fra loro intrecciati, mentre costanti risultano i temi e gli ambienti ebraici, il che fa di M ...
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Pseudonimo dello scrittore statunitense Nathan W. Weinstein (New York 1903 - El Centro, California, 1940). Dopo un breve soggiorno a Parigi, a contatto coi movimenti d'avanguardia, pubblicò privatamente [...] cool million: the dismantling of Lemuel Pitkin (1934; trad. it. 1973), aspre satire della società americana, permeate di umorismo nero. Nel 1935 si trasferì a Hollywood, dove ottenne un discreto successo come sceneggiatore. Proprio nel mondo fragile ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano, sdrammatizzato da un notevole umorismo, non gli ha impedito di accostarsi al repertorio dei più originali pianisti afroamericani (Th. Monk, H ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...