Commediografo spagnolo (Madrid 1912 - ivi 1982); tra i suoi numerosi lavori in cui seppe fondere umorismo e sentimentalismo, storia dei costumi e dialoghi ingegnosi, si citano: El puente de los suicidas [...] (1944); El landó de seis caballos (1950); Juego de niños (1952); La guerra empezó en Cuba (1955); Esta noche es la víspera (1958); La muchacha del sombrerito rosa (1967) ...
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Scrittore statunitense (Filadelfia, Pennsylvania, 1834 - Washington 1902). Esordì con racconti per ragazzi, ricchi di un umorismo strano e fantastico. Raggiunto il successo nel 1879 col fantasioso romanzo [...] Rudder Grange (seguito più tardi da The Rudder Grangers abroad, 1891, e da Pomona's travels, 1894), si dedicò a un'intensa attività narrativa, senza abbandonare il tipo di situazioni assurde che lo aveva ...
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Scrittore inglese (Londra 1788 - Fulham 1841). Fondò (1820) e diresse il giornale John Bull, cui l'umorismo unitamente a una critica incisiva e a un'inventiva audace procurarono larga diffusione. Sostenitore [...] ); Jack brag (1836); Per egrine Bunce (1842). Per il teatro scrisse farse e melodrammi. Scrittore vivace, d'un umorismo violento e spesso volgare, ebbe notevole successo letterario; basò tutti i suoi racconti su personaggi e avvenimenti reali. ...
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Pittore (Londra 1800 - Cranbrook, Kent, 1886). Dipinse scene ispirate alla vita dei villaggi inglesi, con gentile umorismo (Il coro del villaggio, 1847, Londra, Victoria and Albert Museum). ...
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Scrittore spagnolo (Parigi 1903 - Città di Messico 1972). Autore di agili composizioni drammatiche ricche di sottile umorismo (Narciso, 1928; Teatro incompleto, 1931), passato poi ad una produzione politicamente [...] impegnata (Retrato de un general, 1969), è noto soprattutto per El laberinto mágico (sei romanzi, 1943-1968). Ricca di intuizioni originali la sua produzione saggistica: Manual de historia de la literatura ...
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Umorista statunitense noto come Artemus Ward (Waterford, Maine, 1834 - Southampton, Inghilterra, 1867). Iniziatore di un genere di umorismo ingenuo tipicamente americano, il cosiddetto "umorismo di frontiera", [...] basato su errori di ortografia, giochi di parole, ecc., di cui Mark Twain è il più illustre erede. Affermatosi come conferenziere, in tale veste girò tutta l'America tra il 1861 e il 1866, anno in cui ...
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Pittore e incisore francese (Champsecret, Orne, 1862 - Parigi 1934), autore di disegni e litografie, il cui amaro umorismo ricorda J.-L. Forain. Tra i fondatori della Société des Humoristes, collaborò [...] a molti giornali umoristici parigini; illustrò, tra l'altro, La vie de Bohème, Madame Bovary ...
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GÓMEZ de la SERNA, Ramón
Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 5 luglio 1891. Originale, d'un umorismo piuttosto cerebrale, creò un nuovo genere letterario con le sue greguerías: intraducibile parola [...] da lui coniata per designare le imponderabili voci delle cose, che egli esprime in brevi componimenti, i quali hanno a volta a volta dell'aforisma e del commento arguto.
Di feconda attività, ha scritto ...
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Teologo, storico e pubblicista cattolico (Vienna 1814 - ivi 1893). Sacerdote (1833), in numerosi scritti, anche storici, notevoli per umorismo e forza polemica (sotto l'influsso di J. P. Richter e A. Günther), [...] combatté quanto rimaneva in Austria della tradizione illuministica e del giuseppismo nonché il liberalismo, anche nella Wiener Kirchenzeitung, da lui fondata nel 1848 e diretta fino al 1865 ...
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Pseudonimo dello scrittore e giornalista Dino Segre (Torino 1893 - ivi 1975), autore di romanzi e novelle di un umorismo fra caustico e salace, che ebbero larga notorietà nel primo dopoguerra (Mammiferi [...] di lusso, 1920; La cintura di castità, 1920; Cocaina, 1921; I vegetariani dell'amore, 1932; ecc.). P. fondò (1924) e diresse per parecchi anni una rivista di narrativa, Le grandi firme; trasferitosi poi ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...