Scrittore russo, nato nel 1881, morto il 13 marzo 1925. Autore di opere umoristiche, fu anche editore di una notissima rivista, Satirikon, intorno alla quale gli umoristi russi si riunirono per varî anni [...] fu il grottesco, ma non mancano in lui note tragiche. In generale però il suo umorismo ha più carattere internazionale che russo; egli fu infatti buon conoscitore degli umoristi anglo-americani. Cfr. le Novelle da ridere, tradotte da A. e R. Polledro ...
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Scrittore francese (Antibes 1899 - Parigi 1965). Nella sua produzione letteraria è reperibile, soprattutto in un primo tempo, il segno dell'educazione surrealista che ebbe inizio intorno al 1925, in seguito [...] situazioni e dell'espressione, A. rivela la sua volontà di andar contro corrente, e il suo fondamentale simbolismo si colora di un umorismo e di un'ironia a volte eccessivi. Tra le sue opere di poesia: L'Empire et la Trappe (1930); Des tonnes de ...
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Scrittore e disegnatore nederlandese (Gouda 1915 - Fort Worth 2014). Di origine ebraica, dopo gli studî di biologia esordì come poeta e autore di fumetti. Rifugiatosi (1940) in Indonesia (De adem an Mars [...] USA, dove si dedicò all'attività di biologo. L'attenzione per gli aspetti più insignificanti della vita, il senso dell'umorismo e il continuo slittamento tra realtà e fantasia connotano l'intera opera di V., che annovera raccolte poetiche (Gedichten ...
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Scrittore tedesco (Danzica 1863 - Berlino 1915). Dopo aver compiuto studî di filosofia e di storia dell'arte, fondò a Berlino, nel 1892, l'editrice "Verlag deutscher Phantasten", programmaticamente aperta [...] e in specie di un'architettura aperta a nuove trasparenze (Glasarchitektur, 1914), come scrittore predilesse il tramite di un umorismo amaro per un tipo di narrativa, percorsa dai primi fremiti espressionistici, che spesso evade nel mito stravagante ...
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Conduttore e produttore televisivo statunitense (n. Indianapolis, Indiana, 1947). Personaggio televisivo molto noto negli Stati Uniti, è stato il volto del Late Show with David Letterman (già Late Night [...] ha subìto cali di popolarità, nonostante l’agguerrita concorrenza di J. Leno e C. O’Brien. Ironico e dotato di un senso dell’umorismo spesso surreale, con il suo talk show L. ha fatto scuola non solo in patria ma anche all’estero e ha vinto numerosi ...
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Scrittrice russa (Odessa 1890 - Leningrado 1972). Sia nelle liriche (Pečal´noe vino "Vino triste", 1914; Gor´kaja uslada "Amare delizie", 1917; Brennye slova "Parole caduche", 1922; Aprel´ "Aprile", 1960; [...] nei racconti (Solovej i roza "L'usignolo e la rosa", 1925), pur variando i temi - impressioni sentimentali, umorismo delicato, accenti patriottici - si è distinta per sostenutezza formale e ampia cultura letteraria. Alla sua esperienza di scrittrice ...
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Romanziere e drammaturgo scozzese, nato il 9 maggio 1860 a Kirriemuir (Forfarshire). Appena terminati gli studî all'università di Edimburgo, si dedicò al giornalismo, ma questo non fu che un primo passo [...] 1888) e A Window in Thrums (1889), nei quali troviamo già da una parte quell'amoroso studio del popolo scozzese e quel fine umorismo (v. per questo anche My Lady Nicotine, 1891) che sono tra i migliori elementi dell'opera del Barrie; e dall'altra una ...
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Scrittore, nato a Langenfelde (Holstein) il 24 ottobre 1878. Maestro elementare ad Amburgo fino al 1934, si ritirò poi in un sobborgo della città. Pronipote di Matthias Claudius, ne riecheggia a volte [...] vicine al canto popolare.
Il suo mondo è quello della grande città nella Germania del nord (Amburgo), vista con semplicità ed umorismo non privo di un senso di compassione per gli umili. Il basso tedesco, da lui spesso usato sia nella lirica che ...
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Leisen, Mitchell
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, nato a Menominee (Michigan) il 6 ottobre 1898 e morto a Woodland Hills (California) il 28 ottobre 1972. Fu uno degli autori più [...] all'elemento visivo-scenografico. Le sue commedie, benché basate spesso su formule standardizzate e su un tipo di umorismo confezionato apposta per riaffermare i valori sociali esistenti (le situazioni sentimentali si complicano fino a sfiorare il ...
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Mackendrick, Alexander
Francesca Vatteroni
Regista e sceneggiatore cinematografico scozzese, nato a Boston l'8 settembre 1912 e morto a Los Angeles il 22 dicembre 1993. Entrato negli Ealing Studios [...] stravagante e tendenzialmente surreale, proposto dalla casa di produzione londinese, aggiungendovi il proprio caustico senso dell'umorismo che traeva alimento da una visione fortemente critica e satirica della società inglese del secondo dopoguerra ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...