Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse [...] e irriverente, ha creato spettacoli colorati e visivamente barocchi nei quali il gusto per l'ironia e l'umorismo non impediscono il coinvolgimento emotivo; particolare attenzione ha prestato alla drammaturgia contemporanea. Tra i suoi spettacoli più ...
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Poeta cileno (San Fabián de Alico, Maule, 1914 - La Reina 2018). Dopo l'esordio con Cancionero sin nombre (1937), in cui è già evidente il rifiuto di ogni magniloquenza retorica, si laureò negli USA in [...] . A partire da Poemas y antipoemas (1954; trad. it. Antipoesie, 1974) elaborò un'"antipoesia" concisa, venata di umorismo, talora caratterizzata dall'adozione di metri popolari e dall'uso del linguaggio colloquiale (La cueca larga, 1958; Versos de ...
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Cocco Bill
Alfredo Castelli
L'eroe degli 'spaghetti western'
Cocco Bill, un pistolero tutto italiano alla conquista del selvaggio West, è il più famoso rappresentante del folle mondo a vignette di Benito [...] oltre un quarantennio, il disegnatore di Cocco Bill ha prodotto migliaia e migliaia di storie caratterizzate da un umorismo ai limiti dell'assurdo
Personaggi nati dalla stessa penna
Le vignette di Jacovitti sono gremite di personaggi apparentati da ...
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Regista, sceneggiatore e attore italiano (n. Milano 1948). Dopo essere stato sceneggiatore e attore per B. Bozzetto (Allegro non troppo, 1977), ha esordito nel lungometraggio con Ratataplan (1979), in [...] muto (B. Keaton, H.Lloyd) oltre che sonoro (J. Tati, J. Lewis, M. Brooks). La comicità lieve, la predisposizione a un umorismo surreale e nostalgico hanno caratterizzato i successivi Ho fatto splash (1980), Domani si balla (1982), Il bi e il ba (1985 ...
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MORGENSTERN, Christian
Emma Mezzomonti
Poeta, nato a Monaco di Baviera il 6 maggio 1871, morto a Merano il 31 marzo 1914. Traduttore d'Ibsen e di Strindberg, fu il fondatore della rivista Theater che [...] Horatius travestitus (1893), pubblicò una raccolta di liriche In Phantas Schloss (1895), fantastiche visioni di paesaggio colorite di un umorismo talvolta un po' forzato. Seguirono due volumi di lirica pura: Auf vielen Wegen (1898) e Ich und die Welt ...
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Pittore finlandese, nato nel 1882.
Studiò dapprima scienze giuridiche nell'università di Helsinki, e solo dopo il 1904 si dedicò alla pittura, cominciandone gli studî a Helsinki e proseguendoli poi a Parigi. [...] parte riproducono scene di vita finlandese, rivelano una visione del tutto personale, con una frequente spiccata tendenza all'umorismo. Il C. è uno dei più eminenti rappresentanti dell'odierna arte finlandese.
Bibl.: L. Vennervirta, M. C., Helsinki ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Terenzio: il Menandro latino
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Terenzio non è amato dai suoi contemporanei: troppo diverso [...] , centrato sul dialogo, da quello dinamico e scintillante di Plauto, troppo impegnative le sue trame e sottile il suo umorismo per un pubblico che chiede alla scena soprattutto una piacevole evasione. Eppure nelle appena sei commedie composte in una ...
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Narratore ceco (Praga 1883 - Lipnice 1923). Fu autore di numerosi e validi racconti, ma il suo nome è legato al grande romanzo incompiuto Osudy dobrého vojáka Švejka za svĕtové války ("Le avventure del [...] trad. it., 4 voll., 1951-52; completato, con risultati nettamente inferiori, da Karel Vaněk), ove, con intenti pacifisti e umorismo popolare, gli avvenimenti della guerra sono descritti dal punto di vista di un soldato semplice. L'opera ha riportato ...
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Scrittore francese (Bellac, Haute-Vienne, 1882 - Parigi 1944). Autore originale fin dal suo primo libro, Les provinciales (1909), pubblicò poi numerose opere narrative: delicati studî di psicologia femminile [...] , 1921; Églantine, 1927), romanzi di argomento politico (Siegfried et le Limousin, 1922; Bella, 1926) o capricci di un umorismo mistificatore (Juliette au pays des hommes, 1928), tutte opere immerse in un'atmosfera fantastica e fiabesca di alto tono ...
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Scrittore irlandese (Brooklyn 1926 - Mullingar 2017). Nato negli USA da genitori di origine irlandese, ottenne nel 1967 la nazionalità britannica. Eroici anti-eroi, i personaggi dei suoi romanzi mostrano [...] risvolti ambigui e falsi. Tradimenti, rapporti precarî, situazioni poco chiare e grottesche, amori morbosi sono descritti con un umorismo macabro e tetro. Come suoi romanzi di maggior interesse si segnalano: The ginger man (1955); The saddest summer ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...