Scrittore olandese (Haarlem 1814 - Utrecht 1903). Fu predicatore e prof. di teologia. Sotto l'influsso di G. Byron, compose da giovane alcuni poemi (José, een Spaansch verhaal, "José, un racconto spagnolo", [...] soprattutto su Camera obscura (1839), una serie di studî sulla vita della borghesia nederlandese, scritti con fine umorismo, pubblicati sotto lo pseudonimo di Hildebrand. Ma in seguito tornò alla sua attività ecclesiastica (cfr. Stichtelijke uren ...
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Poeta statunitense (Yonkers, New York, 1919 - San Francisco 2021). La sua poesia, che si ricollega al surrealismo francese degli anni Trenta, a Whitman e al populismo americano, ed è quasi sempre dedicata [...] la guerra e la violenza, non è priva d'uno schietto lirismo oltre che, nei numerosi brani satirici, di un vivace umorismo.
Vita e opere
Fondò a San Francisco la libreria e casa editrice City lights rocket bookshop, centro del movimento beat negli ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Ginevra 1799 - ivi 1846), figlio di Wolfgang Adam. Estremamente versatile, studiò le lingue classiche e insegnò retorica ed estetica a Ginevra. Aveva appreso il disegno [...] 1830, si decise a pubblica re il suo primo libro illustrato, La bibliothèque de mon oncle (1832), piccolo capolavoro di umorismo sentimentale, cui seguirono Voyages en zigzag (1844) e Nouveaux voyages en zigzag à la Grande Chartreuse (post., 1854). I ...
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Mimo e regista cecoslovacco (Praga 1931 - ivi 1991). Iniziò gli studî di danza al Conservatorio di Praga, dove fondò nel 1958 il Divadlo na zábradlí ("Teatro sulla ringhiera") di carattere sperimentale, [...] Coreografo e interprete dei proprî spettacoli, nella classica maschera bianca di Pierrot, ha fatto rivivere, tra romanticismo e umorismo, con un occhio costante alla realtà contemporanea, le storie di questo patetico personaggio. Tra le sue pantomime ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] precedenti: da Le rire (1899) di H. Bergson a Der Witz und seine Beziehung zum Umbewussten (1905) di S. Freud, a L'umorismo (1908) di L. Pirandello. A questi saggi è stato attribuito in modi diversi un vero e proprio valore 'fondante', per il modo in ...
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Scrittrice inglese (Oswestry 1913 - ivi 1980). I suoi primi romanzi (Some tame gazelle, 1950; Excellent women, 1952, trad. it. 1985; Jane and Prudence, 1953, trad. it. 1993; Less than angels, 1955, trad. [...] return of love, 1961, trad. it. 2014) sono ambientati in un'Inghilterra tradizionale e medio-borghese, descritta con umorismo sommesso e affettuoso e con meticolosa attenzione alle sfumature psicologiche. Un tono più amaro prevale nei romanzi che la ...
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Scrittore ungherese (Málca 1890 - Budapest 1937). I suoi romanzi, animati da un caldo soggettivismo (A régi szerető "L'amante d'una volta", 1923; Zúg a fenyves "La pineta mormora", 1924; Reménytelen szerelem [...] presso la strada maestra", 1929; Harangoz a mult "Scampanella il passato", 1933; ecc.), sono scritti con senso di sano umorismo. I suoi romanzi storici sono ambientati all'epoca del principe transilvano F. Rákóczi (1676-1735) e delle sue lotte per ...
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PÁLSSON, Gestur
Giuseppe Gabetti
Romanziere islandese, nato da famiglia di contadini sulla costa occidentale dell'isola il 25 settembre 1852, morto nell'estate del 1891 in America, dove aveva svolto [...] realistiche e descrisse con rude semplicità di parola, con umorismo e senso di poesia visioni di vita islandese. Alcuni . Küchler, Lipsia 1902.
Bibl.: P. Vinassa de Regny, Un umorista dell'estremo Settentrione, G. P., in Studi di filologia moderna, ...
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MOSCA, Giovanni
Silvana Cirillo
– Nacque a Roma il 14 luglio 1908 da Benedetto, impiegato dello Stato, e da Emma Ugolini, che morì durante il parto.
Esordì come vignettista inconsapevole a 16 anni, [...] Buono, 1994, p. 214). Scrisse anche per la Gazzetta del Popolo e La Stampa, ma potè esercitare a pieno il suo umorismo solo sulla rivista romana Marc’Aurelio, fondata nel 1931 da Oberdan Cotone e Vito De Bellis, dove tenne varie rubriche (Gerolamo ...
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RAMALHO ORTIGAO, Josè Duarte
José Pereira Tavares
Scrittore portoghese, nato a Oporto nel 1836, morto a Lisbona nel 1915. Fu uno dei più fecondi e originali scrittori portoghesi dell'epoca più recente. [...] quelle in cui trattò assunti stranieri, manifestò sempre il suo attaccamento alle cose della sua patria con un inimitabile umorismo che avvolge tutta la sua arte.
Oltre alla feconda ed efficace collaborazione giornalistica e oltre alle traduzioni e ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...