Attore e regista cinematografico italiano (Roma 1889 - ivi 1965); dopo l'esordio in Santarellina (1911) divenne attore di primo piano, romantico e raffinato (Ma l'amor mio non muore, 1913; Le memorie dell'altro, [...] Dedicatosi anche alla regia, diresse fino alla morte moltissime pellicole generalmente commoventi e sentimentali, spesso felicemente venate di umorismo (Marcia nuziale, 1934; Il conte di Bréchard, 1938; Avanti c'è posto, 1942; Campo de' Fiori, 1943 ...
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Valentina Melaverde
Alfredo Castelli
Le delizie dell’età acerba
Personaggio tutto italiano del fumetto, Valentina è un’adolescente che si gode la vita insieme alle sue coetanee, le Mele verdi del club [...] coetanee da lei fondato, le Mele verdi, a cui deve il suo soprannome, e nelle sue storie – un vero capolavoro di garbo, umorismo ed eleganza grafica – si ritrova tutto il mondo di una ragazzina del tempo, che non è poi troppo diverso da quello di una ...
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Scrittrice e commediografa statunitense (Brooklyn 1904 - Shelton 1972); autrice di almeno settanta commedie, è nota soprattutto per il fortunatissimo romanzo A tree grows in Brooklyn (1943), che fu adattato [...] da E. Kazan (1945). Ambientato nel quartiere dove era cresciuta la stessa autrice, ne descrive efficacemente, non senza umorismo, anche se forse con eccessivo ottimismo, lo squallore e la miseria. La stessa ambientazione hanno Tomorrow will be better ...
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Scrittore inglese (Londra 1815 - ivi 1882). Impiegato del ministero delle Poste dal 1834, fu trasferito nel 1841 in Irlanda, dove divenne ispettore e cominciò a scrivere. Nel 1855 ebbe grande successo [...] warden, il primo di una serie di romanzi ambientati nel paese immaginario di Barsetshire, in cui con una forma di umorismo del tutto personale T. dipinge l'ambiente clericale e la vita di provincia (Barchester towers, 1857; Dr. Thorne, 1858; Framley ...
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Scrittore britannico (Stamford 1930 - Oxford 2017). Insegnante di latino e greco nelle scuole superiori dal 1954 al 1966, ha iniziato a scrivere polizieschi nel 1972 pubblicando nel 1975 il suo primo romanzo, [...] bus to Woodstock (trad. it. 1988). Il personaggio principale delle sue storie, dalla trama complessa e sostanziata da spiccato senso dell’umorismo e vasta erudizione, è l’ispettore Morse, sorta di alter ego di D.: amante della birra, di Wagner, dei ...
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Pittore e illustratore (Blackheath, Londra, 1817 - ivi 1897). Collaborò per trent'anni, dalla fondazione (1842), a Illustrated London News, eseguendo circa 30.000 disegni per questo e molti altri giornali. [...] Le sue illustrazioni (notevoli quelle per l'edizione di Shakespeare del 1859-60), ricche di fantasia, sono concepite con spirito lievemente romantico e un tocco d'umorismo. ...
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TOEPFFER, Rodolphe
Ferdinando Neri
Scrittore di lingua francese, nato il 17 febbraio 1799 a Ginevra, dove morì l'8 giugno 1846. Figlio del pittore Adam T., apprese a disegnare e illustrò poi i suoi [...] libri: il primo, che gli acquistò buon nome fra gli scrittori francesi e che rimane un piccolo capolavoro di umorismo sentimentale, fu La bibliothèque de mon oncle (1832).
Il T. scrisse novelle e romanzi (Le presbytère, 1833-1839 Nouvelles genevoises ...
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Reynolds, Burt (prop. Burton)
Francesca Vatteroni
Attore e regista cinematografico statunitense, di padre pellerossa e madre italiana, nato a Waycross (Georgia) l'11 febbraio 1936. Con il suo volto dai [...] marcati, ha incarnato la tipologia dell'uomo virile e d'azione, modernizzando la mascolinità con una buona dose di umorismo e ironia. Affermatosi negli anni Settanta, quando si rivelò particolarmente efficace nella parte del 'duro' coinvolto in una ...
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Disegnatore e fumettista statunitense (New York 1917 - Lauderdale Lakes, Florida, 2005). Cresciuto a Brooklyn in una famiglia di origine ebraica, creò il fumetto Spirit (uscito dal 1940 al 1952), poliziesco [...] a metà strada fra il realismo e la caricatura. E. scrisse avventure dalle atmosfere tipiche del thriller, mescolandovi ironia, umorismo e drammi della vita di tutti i giorni. Abbandonò il fumetto agli inizi degli anni Cinquanta per dedicarsi a ...
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Pittore e illustratore (Ennis presso Limerick, Irlanda, 1786 - Londra 1863). Studiò a Londra e dapprima si dedicò al paesaggio e all'acquarello; si occupò successivamente di illustrazioni di libri per [...] 'esempio di D. Wilkie, alla pittura di genere, prediligendo scene di vita infantile, trattate con sincerità e con garbato umorismo. Verso il 1840 ritornò alla illustrazione (famosa quella del romanzo di Goldsmith, The Vicar of Wakefield). Mentre in ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...