Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] ) mostra di aver fatto tesoro della lezione di Dostoevskij, mettendo in scena la viltà senza coscienza di una società di ‘umiliati e offesi’, in cui i motivi dell’agire di chi soffre per la corruzione universale non si traducono mai in motivazioni ...
Leggi Tutto
YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] , insiti nella civiltà delle macchine. Le sue vicende erano esemplari per le travagliate sorti di tanti ebrei sradicati e umiliati nelle prigioni zariste, sfruttati nelle fabbriche di Varsavia o di New York, che divenne il centro della cultura y ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] italiani durante quel dominio non fu, come di solito affermato, di acquisita comunanza con i Longobardi vincitori, bensì di dura e umiliante soggezione. Anche in ordine al ruolo dei papi, e in modo più specifico di Adriano I, respingendo la tesi di ...
Leggi Tutto
Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] viottoli di una lunga tradizione retorica, in quel suo richiamare alla vita di significati nuovi, dissueti e incisivi tante umili parole logore della vita quotidiana, è in tutto questo la forza di Cattaneo come scrittore e anche la sua modernità ...
Leggi Tutto
Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] a sé, di regola indipendenti, con «corpi santi» o reliquie, e con leggenda, liturgia, letteratura proprie. Ogni chiesa, non esclusa la più umile, era un fuoco; e oltre le chiese, non si contavano le cappelle disperse e gli eremi. Tutti codesti fuochi ...
Leggi Tutto
umile
ùmile (poet. ant. umìle) agg. e s. m. e f. [dal lat. humĭlis, propr. «poco elevato da terra», der. di humus «terra»]. – 1. letter., non com. Poco elevato da terra, basso: [i buoi] Non rifiutan talor la secca fronde Della vite, dell’elce...