La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] l’affermarsi delle grafie minuscole tra VII e VIII secolo d.C. che la maiuscola acquisì per contrasto sempre maggior peso un fiore
l’inferno e il paradiso
non è questo l’Amore?
(Umberto Saba, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, 20049, p. 883)
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] )
le valenze verbali non sono sempre saturate:
regnando Umberto I
il comune di Roma edificò
(Sabatini 1999: 156 epigrafi restano in genere anonimi. Non mancano però casi di epigrafi d’autore, come la lapide di Caiazzo del 1943, scritta da Benedetto ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] calco, proiettato com’è sulla sacralità dell’originale ebraico;
(d) traduzione in italiano di preghiere, di rituali e di testi tabù linguistico in giudeo-livornese, in Scritti in memoria di Umberto Nahon. Saggi sull’ebraismo italiano, a cura di R. ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] nome serve a distinguerlo da altri omonimi (il medico Umberto, il regista Giovanni, ecc.) e ha dunque funzione esplicativa un costrutto esplicativo:
(15) oggi ho incontrato lo scrittore Veronesi
(d) Quando si omette il verbo:
(16) mi ha detto due ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] tradurre da testi scritti può non dare luogo a un testo d’arrivo scritto: può essere fatta mentalmente da chi legge per Press, 2 voll., vol. 2°, pp. 653-660.
Eco, Umberto (2003), Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione, Milano, Bompiani ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] del mondo nuovo con esso, in fra questi
puerili adorabili pensieri (Umberto Saba,
Preghiera all’angelo custode, vv. 23-28, p. desidera questo fine in sé: che dica bene e che sia tenuto d’aver bene detto (Brunetto Latini, Rettorica, XVIII, 3, p. 52 ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] c) il singolare per il plurale: un profumo per la donna e l’uomo d’oggi (per donne e uomini);
(9) seguendo la moda la donna e anche cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Eco, Umberto (1984), Metafora e semiosi, in Id., Semiotica e filosofia ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] Calaresu 2004):
(2) “Potrebbe essere”, osservò dubbioso Severino. “D’altra parte se tutto è accaduto due notti fa, avrebbe potuto le mani del cadavere: “Ecco una cosa curiosa ...” disse (Umberto Eco, Il nome della rosa, Milano, Bompiani, 19882, p. ...
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FINAMORE, Gennaro
Umberto Russo
Nato a Gessopalena (Chieti) l'11 ag. 1836 da Enrico, dottore in legge, e da Rachele Ricci, dei baroni di Casoli, intraprese gli studi nel seminario arcivescovile di Lanciano [...] (G. F., in Lares, XVIII [1952], 1-2, pp. 1 s.). Il suo metodo nello studio del dialetto, "guidato dal D'Ovidio e da Clemente Merlo, è quello scientifico, secondo gli indirizzi della scuola neogrammatica tedesca" (Giammarco).
Il F. morì a Lanciano il ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] due non si sono scambiati una parola. Un giorno l’uomo d’affari vede uno stormo attraversare il cielo, stende il braccio a a cura di A. Serra, Milano, Feltrinelli, 1977).
Rapallo, Umberto (2004), L’umorismo, verbale e non verbale, nostro e altro ...
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echiano
s. m. e agg. Seguace di teorie e modelli elaborati dallo scrittore e saggista Umberto Eco; di Umberto Eco. ◆ Anche i ginecologi si innamorano. Così disse Umberto Eco nel corso di una conferenza sulla nozione di stile tenuta qualche...
esternalizzazione delle frontiere loc. s.le f. Nelle politiche europee tese a ostacolare l'accesso dei migranti all'interno del territorio degli Stati membri, spostamento dei confini verso zone extraterritoriali, in modo da trasferire a Paesi...