Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la [...] . Stile e fascino dell'Angelo Azzurro, Roma 1992).
Umberto Tirelli, un omaggio, Firenze 1991.
G. Hurrel, di stile sul grande schermo. Quando il noir crea la moda, a cura di D. Calamai, S. Gnoli, Roma 1995.
P. Fox, Star style. Hollywood legends as ...
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Attore italiano (n. Novara 1934). Formatosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha esordito in teatro con la compagnia De Lullo-Falk-Valli-Guarnieri (1957), recitando in seguito con la compagnia [...] Morelli-Stoppa, con S. Ferrati (Chi ha paura di Virginia Woolf?, 1963; Chi è Claire Lannes?, 1969) e con G. Lavia per la compagnia del Teatro Eliseo, di cui è stato a lungo direttore artistico (1982-97). ...
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Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] Fiat voluntas Dei", 1935) e altri tre di ambientazione napoletana (Napoli d'altri tempi, 1937, e Partire, 1938, entrambi con Vittorio De oltre che dallo stesso P., da Luigi Chiarini, Umberto Barbaro e Francesco Pasinetti, vede Paola Barbara impegnata ...
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Pasinetti, Francesco
Daniele Dottorini
Critico cinematografico, sceneggiatore e regista, nato a Venezia il 1° giugno 1911 e morto a Roma il 2 aprile 1949. Oltre a essere stato uno dei principali promotori [...] con una tesi (la prima in Italia) sul cinema come forma d'arte contemporanea, cinefilo appassionato, si occupò sin dal 1931 di non era tanto stabilire l'essenza materialista (come in Umberto Barbaro) o idealista del film (come in Luigi Chiarini ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] consumo, la "macchina discorsiva" è quella che mette in rilievo i modi d'essere e i modi di fare del cinema. I discorsi che ne più significative si ricordano quelle di L. Chiarini e di Umberto Barbaro. Il primo, nell'elaborare e arricchire la sua ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] in altri, la convinzione che il cinema potesse e dovesse essere opera d'arte non solo in quanto 'forma', nel senso in cui lo è ). Tale ipotesi semiologica venne difesa contro le critiche di Umberto Eco da Gilles Deleuze, che forse ne coglie l'aspetto ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] Caprioli, Nino Dal Fabbro, Alberto D’Aversa, Mario Landi e Umberto Magaldi, Neri Mazzotti ed Emilio Salvini al Teatro Greco di Siracusa ne le Baccanti di Euripide – dove, scrisse d’Amico, fu «Dioniso, “bello, come un bel Dio”» e riempì da solo ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] interpretò con una compagnia di giovani: Ruggero Cara, Umberto Bortolani, Giuditta De Santis, Edda Terra Di Benedetto, film italiano in HD). Sul grande schermo, invece, il ruolo d’addio gli venne offerto dal giovane regista Peter Del Monte che, nel ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] consulenti scientifici. In Carpaccio (1948) di Umberto Barbaro la successione delle immagini e i quale oltre a film in cui riferimenti pittorici sono essenziali, da La Marquise d'O...(1976; La marchesa von...), a Perceval le gallois (1978) e a ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] Bene portò a Parigi il suo Romeo e Giulietta, nonché il S.A.D.E., e il successo fu in realtà un trionfo. A Parigi fece ritorno Panza, Alberto Signorini, Sergio Colomba, Camille Dumoulié, Umberto Artioli, Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacchè, Sergio Fava ...
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echiano
s. m. e agg. Seguace di teorie e modelli elaborati dallo scrittore e saggista Umberto Eco; di Umberto Eco. ◆ Anche i ginecologi si innamorano. Così disse Umberto Eco nel corso di una conferenza sulla nozione di stile tenuta qualche...
esternalizzazione delle frontiere loc. s.le f. Nelle politiche europee tese a ostacolare l'accesso dei migranti all'interno del territorio degli Stati membri, spostamento dei confini verso zone extraterritoriali, in modo da trasferire a Paesi...