Giurista, nato a Cagliari il 24 agosto 1821, morto a Pisa il 15 marzo 1883. Insegnò nelle università di Cagliari, di Pavia e di Pisa. Lasciò numerose pubblicazioni di diritto romano, costituzionale, internazionale, [...] matrimonii redhibitoria (Pisa 1869). Tra i lavori di diritto amministrativo devono menzionarsi in ispecie il Nuovo Diritto amministrativo d'Italia (Pavia 1864), gli Schizzi di questioni di riforma del diritto comunale e provinciale in Italia (Firenze ...
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Fisico italiano, nato a Chivasso nel 1842, morto nel 1895 a Torino, dove era professore nell'università.
I suoi lavori si trovano per la massima parte inseriti negli Atti dell'Accademia delle scienze di [...] riflessione cristallina, in cui, studiando la ripartizione della luce fra i raggi rifratti e il riflesso alla superficie d'un cristallo birifrangente, cercò di darne una formulazione teorica conforme alla teoria di Fresnel circa la riflessione della ...
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Nacque a Novara il 18 aprile 1818. Fu giornalista di parte liberale in Piemonte, poi in Toscana (1844-49), poi di nuovo in Piemonte. Dal 1862 fino alla sua morte, avvenuta in Pisa il 4 agosto 1891, fu [...] dall'ebraico e illustrato (Pisa 1871); Vita e morte di Mosè, leggende ebraiche tradotte, illustrate e comparate (Pisa 1879).
Bibl.: D'Ancona, Salvatore De Benedetti, in Annuario della R. Univ. di Pisa, 1891-92; U. Cassuto, Gli studi giudaici in ...
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. Esilarca (capo delle colonie giudaiche della Babilonia), nel sec. VII d. C., di cui si raccontano leggende, come quella della sua miracolosa salvazione dallo sterminio della famiglia degli esilarchi [...] .
Bibl.: Tykoczinsky, Bostanay rosh ha-Golah ("B. capo dell'esilio"), in Dĕbīr, I, Berlino 1923, pagine 145-179; Marx, Der arabische Bustanai-Bericht und Nathan ha-Babli, in Livre d'hommage à la mémoire du Dr. S. Poznánski, Varsavia 1927, pp. 76-81. ...
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Viaggiatore veneto del sec. XVI. Dimorò a lungo a Costantinopoli; poi fu segretario del senato di Venezia, e fu da questo inviato nel 1570 al re di Persia, Ṭahmāsp, per tentare di trarlo in campo contro [...] assalito Cipro. Il viaggio durò ventun mesi, con varie peripezie. Il D. A. toccò Erzurum, Erivan, Tabrīz (capitale allora della Persia) e politica persiana, dell'esercito, della città di Tabrīz, il D. A. diè conto in una vivace relazione, del 1574, ...
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Píttore, nato in Roma il 21 settembre 1870. Apprese gli elementi della pittura dal padrigno, buon pratico, poi entrò nell'Istituto di belle arti, dove ritornò poi, ad insegnar pittura nel corso superiore. [...] sua pittura molta serietà, ma pure un certo freddo. Delle sue migliori opere rammentiamo La vanitosa, nella Galleria nazionale d'arte moderna (Roma); La famiglia, dipinto a olio, come il precedente; e Il Pescatore.
Bibl.: A. Colasanti, La galleria ...
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Scultore, nato a Milano nel 1860, studiò all'Accademia di belle arti di Brera. Attento e delicato modellatore, di sentimento ancora romantico, ha tra le opere principali le seguenti: Mistica, marmo; Primo [...] (1892); ritratto del poeta Lucini, bronzo (Galleria d'arte moderna, Milano); Ilota briaco, bronzo; inoltre S. Gregorio papa nella chiesa omonima di Milano, il busto colossale di Umberto I a Monza. Insegna scultura a Brera.
Bibl.: E. A. Marescotti ...
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MOSÈ (Mosheh) da Rieti
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato a Rieti nel 1388, vissuto poi a Perugia, a Narni, e finalmente a Roma, dove fu rabbino della comunità ebraica e medico di Pio II.
Scrisse in [...] in terzine, descrivente, a imitazione della Divina Commedia, una visione d'oltretomba e intitolato Miqdash Mĕ‛at (Il piccolo santuario; cfr scientifico, e composizioni poetiche varie.
Bibl.: Vogelstein-Rieger, Gesch. d. Juden in Rom, II, Berlino 1895. ...
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Orientalista, nato a Magonza il 21 agosto 1811, morto a Ems il 29 luglio 1895. Dopo essere stato insegnante privato a Amsterdam si trasferì nel 1838 a Parigi e vi rimase finché visse. Nel 1871 divenne [...] , ecc.), e le sue opere di epigrafia semitica (specie per le iscrizioni sabee e ḥimyarite dell'Arabia meridionale); le une e le altre spesso in collaborazione col figlio Hartwig (v.).
Bibl.: Bacher, J. D., in Rev. ét. juives, XXXII (1896), pp. 1-38. ...
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SAVOIA, Aimone di, duca di Spoleto e, poi, d'Aosta (XXX, p. 956)
Enzo PISCITELLI
Promosso contrammiraglio nel 1936 e ammiraglio di divisione nel 1937, fu destinato a Pola come comandante militare marittimo [...] degli Inglesi, a Nairobi (Kenia), ereditò da lui il titolo di duca d'Aosta. Esonerato dal comando militare per un incidente politico, durante la luogotenenza di Umberto di Savoia, si trasferì all'estero dopo la caduta della monarchia e morì ...
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echiano
s. m. e agg. Seguace di teorie e modelli elaborati dallo scrittore e saggista Umberto Eco; di Umberto Eco. ◆ Anche i ginecologi si innamorano. Così disse Umberto Eco nel corso di una conferenza sulla nozione di stile tenuta qualche...
esternalizzazione delle frontiere loc. s.le f. Nelle politiche europee tese a ostacolare l'accesso dei migranti all'interno del territorio degli Stati membri, spostamento dei confini verso zone extraterritoriali, in modo da trasferire a Paesi...