Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una delle più accreditate leggende sulla storia della medicina riguarda l’aura [...] di anatomia del Quattrocento è Alessandro Benedetti, veronese che studia a Padova, dove si lega tra gli altri a Ermolao Barbaro, e in seguito all’umanista e filologo Giorgio Valla, innovativo autore di opere di critica storica. Benedetti segue a ...
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MARONGIU, Anna
Maura Picciau
MARONGIU (Marongiu Pernis), Anna. – Scarse notizie e una esigua letteratura critica documentano la vita e l’opera di questa illustratrice nata a Cagliari il 1° genn. 1907 [...] dove frequentò l’Accademia Britannica e lo studio di Umberto Coromaldi, presto delusa, d’altro canto, dall riprodotte; G. Altea - M. Magnani, Le matite di un popolo barbaro. Grafici e illustratori sardi 1905-1935, Cinisello Balsamo 1990, pp. 148, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La confessione cristiana delle Chiese ortodosse (di tradizione bizantina) costituisce, [...] IX secolo Costantinopoli diviene il centro di una religiosità fortemente legata alle origini, lontana dalla contaminazione con il mondo barbaro nord-europeo. Nel 1054 si consuma il distacco (o scisma) ufficiale della Chiesa d’Oriente da quella romana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Béla Bartók, nato in Transilvania nel 1881 e morto in esilio negli Stati Uniti nel 1945, [...] , mentre si sviluppano le anamorfiche atmosfere sonore di una nuova cultura musicale; per continuare con il celebre Allegro barbaro per pianoforte dello stesso 1911, dove l’evidente attenzione per lo Stravinskij “russo” non impedisce l’evolversi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica della Grecia
Luca Marconi e Eleonora Rocconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parola italiana “musica” e [...] però da sottolineare come il ricco apparato ideologico delle rappresentazioni stereotipate dell’elemento straniero (descritto quale “barbaro” proprio per esigenze di autodefinizione dell’identità etnica e culturale) renda difficile circoscrivere con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto alle novità testuali, nella medicina e nella filosofia naturale si afferma [...] in maniera erronea i grandi testi della tradizione greca.
A Leoniceno si oppongono Angelo Poliziano e Pandolfo Collenuccio; Ermolao Barbaro, dal canto suo, è piuttosto dalla parte di Leoniceno nel considerare Plinio poco affidabile. La disputa non si ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , e a quelli dell'anfiteatro del Meschio (Colle Umberto), depositati da un ramo del ghiacciaio plavense; ai rilievi mondo ignorato che così risorge e si allea a quelle costruzioni barbariche che nel Veneto, centro di alcuni dei più ambiti dominî ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] Studien zur Baukunst der Bettelorden in Veneto, chen 1970; Umberto Franzoi - Dina di Stefano, Le chiese di Venezia, S.V., Savi alle Decime, 1537, b. 83, cond. 527; ivi, Marco Barbaro, Arbori de' Patritii, mise. codd., St.Ven. 18.
58. Flavio Biondo, ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] cf. G. Traina, Paesaggio e 'decadenza', p. 717; Id., Aspettando i barbari, p. 255; Id., Paludi e bonifiche, pp. 42-47.
35. Cf. bis 9. Juni 1974, I, Göttingen 1976, pp. 327-340; Umberto Laffi, La Lex Rubria de Gallia Cisalpina, "Athenaeum", n. ser., ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] perimetro urbano. Oramai il processo impalcato da Jacopo de' Barbari con la sua pianta del 1500 è completato: chi, G. Lorenzetti, Uno scultore; Wolfgang Wolters, Scultura, in Umberto Franzoi - Terisio Pignatti - Wolfgang Wolters, Il Palazzo Ducale ...
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forcolandia
s. f. (spreg.) Il Paese delle forche; espressione usata da Umberto Bossi nei confronti dell’Unione europea, in merito alle scelte prospettate per il mandato di cattura comunitario. ◆ Non sono mancati riferimenti polemici contro...
iperlaicista
(iper-laicista), agg. Che sostiene a oltranza l’autonomia di giudizio da scelte aprioristiche, ideologiche e religiose. ◆ Le ragioni multiformi del no olandese, con un connubio incrociato tra incubi razzisti di destra e difesa...