Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Halle dal 1693 al 1707, introdusse il termine Medioevo, che è poi rimasto proprio di quella ‘età di mezzo’, di cui gli umanisti italiani avevano elaborato l’idea come spazio storico fra l’età antica e la moderna. Il Keller fissò, anzi, lo schema poi ...
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IMPERIALE, Paolo
Enrico Basso
Figlio del legum doctor Domenico di Francesco e fratello minore del giurista Andrea Bartolomeo nacque a Genova in data non nota, probabilmente da collocare nell'ultimo [...] all'interno dei cenacoli umanistici; la sua figura è infatti ricordata da Ciriaco d'Ancona (Ciriaco Pizzicolli) fra quelle degli umanisti genovesi che lo ospitarono durante la sua permanenza nella città ligure nel 1434 (cfr. Braggio, p. 27 n. 1). Al ...
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BUONINSEGNI, Domenico
Anthony Molho
Nacque a Firenze, molto probabilmente nel 1384, da Leonardo di Domenico e da Piera di Lapaccino del Toso; la sua era un'antica famiglia fiorentina, ricordata per [...] con Niccolò Niccoli (più tardi uno dei suoi sedici esecutori testamentari), Roberto de' Rossi, Ermolao Barbaro e altri umanisti da cui probabilmente mutuò le inclinazioni verso la letteratura e la storia. Nel 1404 fu immatricolato nell'arte della ...
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Ecclesiastico e uomo di stato polacco (Sienno, Sandomierz, 1389 - Sandomierz 1455). Divenuto vescovo di Cracovia (1423) e cardinale (confermato da Niccolò V nel 1449), fu a capo del gruppo di magnati che [...] Iagellone volse la sua attenzione al nord, allontanando O. dal potere. Colto e mecenate (fu in contatto con molti umanisti italiani, tra i quali Enea Silvio Piccolomini), diede impulso alla vita culturale del paese. Con lui si afferma la grandezza ...
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BARBAVARA, Marcolino
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, della famiglia novarese dei conti di Castello, ebbe la cittadinanza milanese, come i suoi fratelli, probabilmente a motivo della parentela con Francesco [...] Pavia negli anni 1429-1434, Pietro, protonotario apostolico, e Francesco, segretario di Filippo Maria Visconti e amico dei più insigni umanisti.
Il primo documento che lo riguarda è un atto del 28 maggio 1425 in virtù del quale ottenne dal duca, per ...
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LOREDAN, Marco
Roberto Zago
Nacque a Venezia presumibilmente nel 1489 (nel 1510 la madre, vedova, lo presentò all'estrazione della balla d'oro attestandone il compimento dei ventun anni), ultimogenito [...] seggio ducale perdendolo per un solo voto -, e una prozia Maria, moglie di Francesco e madre di Zaccaria Barbaro, celebri umanisti. Il padre, dopo una dignitosa carriera, morì nel 1502, provveditore in Armata, lasciando i numerosi figli - oltre al L ...
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Figlio (Berlino 1490 - Magonza 1545) di Giovanni Cicerone principe elettore di Brandeburgo; ordinato sacerdote nel 1506, arcivescovo di Magdeburgo e amministratore apostolico di Halberstadt (1513); eletto [...] sempre più verso l'intransigenza; fu il primo principe tedesco ad accogliere (1540) i gesuiti. Protettore di artisti e umanisti e umanista egli stesso, mostrò sempre una particolare attenzione per gli studî: a lui si devono infatti la fondazione dell ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] l’Etruria, la Sabina, il Sannio e la Campania. Nel Medioevo il nome di L. cadde dall’uso e fu ripristinato dai geografi umanisti del 16° sec.; il paese tra il Tevere e il Mar Tirreno, già etrusco, e detto perciò Tuscia Romana o Suburbicaria, oppure ...
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VINCIGUERRA, Antonio
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico e letterato, nato a Venezia di famiglia originaria di Recanati, tra il 1440 e il 1446, morto nel Padovano il 9 dicembre 1502.
Nel 1458 donzello [...] cui diffuse il platonismo ficininiano nell'averroista Venezia; fu in consuetudine con Bernardo Bembo e in relazione coi migliori umanisti.
Scrisse un Canzoniere, perduto, ma che da due liriche rimaste può giudicarsi giovanile e petrarchesco. Sotto l ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] dalle opere di Pier Vettori e di Giuseppe Giusto Scaligero), dalla fede nella civile convivenza di ogni idea e opinione umana e dalla speranza di una pace religiosa che segnasse la fine di una feroce stagione di guerre e di sanguinose intolleranze ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...