FLORIMONTE, Galeazzo
Franco Pignatti
Nacque a Sessa Aurunca (nell'odierna provincia di Caserta) il 27 apr. 1484, figlio naturale del notaio Marco Ferramonte e di Antonina Castello (o Zitello).
Col cognome [...] Florimonte. Nell'epistolario dei F. il cognome elettivo appare però fino dal 1529 e va accolta la congettura dei Tommasino (Tra umanisti..., p. 55) che lo pone in rapporto alla conversione religiosa databile agli anni 1528-29.
A Sessa, tra il 1500 e ...
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Prelato, umanista (Schelklingen, Svevia, 1478 - Norimberga 1543); dopo gli studî a Tubinga, Friburgo in Brisgovia, Bologna e Ferrara, ove conseguì il dottorato in diritto, tornato in Germania, ad Augusta, [...] di pacificazione, anche se la sua attività episcopale lo rivelò deciso avversario di Lutero. Amico di Erasmo e di molti altri umanisti, fautore della devotio moderna, S. si adoperò molto per il miglioramento spirituale e morale del clero e per i suoi ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un'opera di morale, Speculum vitae humanae (1468). ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471-1484), "Atti del Convegno, Roma 1984", Roma 1986, pp. 103-114; L. Gargan, Gli umanisti e la biblioteca pubblica, in Le biblioteche nel mondo antico e medievale, a cura di G. Cavallo, Roma-Bari 1988, pp. 165 ...
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Oddone Colonna (Genazzano 1368 - Roma 1431). Creato cardinale nel 1405, partecipò ai concilî di Pisa e di Costanza accettandone le deliberazioni sulla superiorità conciliare; ma eletto papa l'11 nov. 1417, [...] feudi e privilegi. Combatté il brigantaggio, restaurando il prestigio papale in tutto lo stato della Chiesa; poco favorevole agli umanisti, si giovò invece di artisti per la sua attività di ricostruzione e di abbellimento di Roma, con la consapevole ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] ne offrì un esemplare a Luigi XI e ne fece diffondere un'edizione a stampa.
Dopo la morte di Paolo II la cerchia di umanisti che faceva capo a B. sperò in una sua elezione al soglio pontificio ed egli ebbe un certo numero di voti nel conclave del ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] soprattutto della cura delle anime, deve essere massimamente esperto nell’arte di reggere gli uomini e saper organizzare risorse umane e finanziarie in vista degli obiettivi di governo (Paleotti fa anche il parallelo con la tecnica che deve possedere ...
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ALESSANDRO Sauli, santo
G. M. Boffito
Da antica e nobile famiglia, originaria di Lucca e trapiantatasi a Genova (1316), nacque a Milano il 15 febbr. 1534. Tuttavia, egli ritenne sempre come sua patria [...] II Sforza e suo magistrato delle entrate. A. studiò dapprima in casa, e si ricordano come suoi primi maestri gli umanisti Giulio Camillo del Minio e Giambattista Vasano, indi a Pavia, senza peraltro prendervi per allora alcun titolo, e da ultimo ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] grande ammirazione e strinse molte amicizie. Conobbe, tra gli altri, Lutero: in lui M. vedeva, come Erasmo e gli altri umanisti, il restauratore della pura fede evangelica, l'iniziatore di una riforma da tempo attesa. Poi l'accordo con Lutero si fece ...
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ANTINORI, Lodovico
Gemma Miani
Nacque a Firenze nel 153 1 da Bongianni di Lodovico di Tommaso, della famiglia di mercanti-banchieri fiorentini.
Addottoratosi in diritto civile e canonico, ed entrato [...] papale, imprimendole una svolta decisamente antiimperiale, e che si era circondato a tal fine nella segreteria pontificia di umanisti fiorentini antimedicei e filofrancesi. Nella primavera 1556 l'A. accompagnò il Carafa in Francia nella legazione nel ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...