Perosa, Alessandro
Sebastiano Gentile
Filologo, nato a Trieste l'11 settembre 1910, morto a Firenze il 12 agosto 1998. Perfezionatosi in filologia classica presso la Scuola normale superiore di Pisa, [...] sulla tradizione dei testi quattrocenteschi (agli autori citati si aggiunga almeno L.B. Alberti) e sulla filologia degli umanisti, in particolare di Valla e Poliziano, lo portarono a elaborare una nuova filologia, quella dei testi umanistici appunto ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Milton (2003: 232), che in italiano scrisse anche alcuni componimenti (Brugnolo 2009).
Sul territorio germanico, i primi contatti tra umanisti italiani e tedeschi ebbero luogo a Praga, dove nel 1348 fu fondata da Carlo IV la prima università tedesca ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] in Il romanesco ieri e oggi. Atti del Convegno (Roma 1984), Roma, Bulzoni, pp. XIII-XXXVII.
Dionisotti, Carlo (1968), Gli umanisti e il volgare fra Quattro e Cinquecento, Firenze, Le Monnier.
Durante, Marcello (1981), Dal latino all’italiano moderno ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] dello sviluppo dell’oratoria ad opera degli esponenti dell’ars dictandi bolognese nei secoli XIII e XIV e degli umanisti nel Quattrocento. Iacopo Alpoleio da Urbisaglia, intorno al 1360, nel De ratione punctandi (una Ars punctandi attribuita a ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] 2001; riproduzione fotografica nell’edizione a cura di C. Marazzini e S. Fornara: Fortunio 1999), e ne era autore un umanista e uomo di legge, Giovanni Francesco Fortunio, che si trovava allora in qualità di podestà ad Ancona, dove morì l’anno ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] 1900, pp. 4, II, 14, 20-24. 26, 30, 40, 47, 50,81, 103, III, 129 s., 176, 180; Appendice (Documenti inediti sugli umanisti fiorentini della seconda metà del sec. XV), pp. III, XVII, XIX-XXIV, XXVIII, XXXV s.; G. Mancini, Ilbel S. Giovanni e le feste ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] discute dapprima temi quali la comunicazione degli angeli e degli animali: ciò gli è utile per definire la specificità umana del linguaggio, perché angeli e animali, agli estremi opposti, non ne abbisognano. Il linguaggio nacque con Adamo (non con ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] fidato, Antonio Glisolino, si legò d'amicizia con importanti personaggi cittadini: i due fratelli Amaseo, Gregorio e Girolamo, umanisti e giuristi; Tiberio Deciano e Bartolomeo Lovaria, legisti.
Da Udine il D. passò a Venezia, dove compare nei ...
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In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] esempi di critica filologica; il filologo più completo, per conoscenza dei testi e acume critico, fu Poliziano. Gli umanisti fecero anche opera di editori, consegnando alle officine librarie e poi alle prime tipografie (come quella dei Manuzio) testi ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] ad esempio sotto la dinastia Sung, in Cina) che tentavano di sintetizzare e di sistematizzare tutte le conoscenze umane sull'universo. La scrittura consentì altresì di effettuare e registrare osservazioni cumulative sui movimenti astrali, da cui ebbe ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...