Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] Amato Lusitano (1511-1568); il mineralologo Georg Agricola (1494-1555); l’enciclopedista Konrad von Gessner (1516-1565); l’umanista, medico e matematico Kaspar Peucer (1525-1602); il logico Pierre de la Ramée (1515-1572); e in cosmografia, geografia ...
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Innocenzo IX
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre Antonio proveniva da Cravegna (valle [...] pressioni di Facchinetti, i Veneziani mantennero infatti la loro autonomia come nel caso della condanna capitale dell'umanista relapso Publio Francesco Spinola, che venne annegato di notte (secondo l'uso veneziano) anziché esser messo pubblicamente ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] il Panormita, il cui libro, De Dictis et factis regis Alphonsi, per quanto di maniera ed esemplato, come lo stesso umanista confessa, su un celebre modello, quello di Senofonte per Socrate, può - abilmente sfrondato e mettendo a raffronto ogni dato ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] Alberto alla tutela e all'insegnamento del celebre letterato Donato Albanzani, l'E. non divenne propriamente un principe umanista, e la sua cultura rìrnase ad un livello, secondo i canoni correnti, assai superficiale. E tuttavia provvedimenti quali ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] " degli affreschi che adornano la sala dei giganti della reggia carrarese.
Il C. fu amico anche di molti altri umanisti: il poeta e umanista istriano Nicoletto d'Alessio, autore di una storia in volgare della guerra di confine del 1372-73, funse da ...
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ELEONORA d'Aragona, duchessa di Ferrara
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1450 da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli (allora duca di Calabria) e da Isabella Chiaramonte.
Incerta è la data della nascita: [...] sempre cortigianescamente ambigui, che si instauravano tra il principe e i letterati, a Ferrara E. ebbe modo di frequentare numerosi umanisti, poeti, uomini di lettere, e a molti di loro accordò protezione ed aiuti, e a volte autentica amicizia.
Per ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] . è probabile che l'idea dell'opera sia stata ispirata dal Felicissimo viaje (Anversa 1552) di J.C. Calvete de Estrella, l'umanista spagnolo che descrisse il viaggio compiuto nel 1549 dal futuro Filippo II da Genova fino ai Paesi Bassi, ma il testo ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] , in Una famiglia veneziana nella storia: i Barbaro. Atti del Convegno di studi in occasione del quinto centenario della morte dell'umanista Ermolao… 1993, a cura di M. Maran-goni - M. Pastore Stocchi, Venezia 1996, p. 441; B. De Donà, "I fasti della ...
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De arte venandi cum avibus
Anna Laura Trombetti Budriesi
Il trattato De arte venandi cum avibus, relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di [...] 'opera fridericiana e che, assai verosimilmente, poté avere tra le mani l'edizione welseriana del trattato attraverso l'amico umanista che ne fu l'ispiratore, Joachim Camerarius (il già ricordato possessore del manoscritto manfrediano che studiò e si ...
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CASTIGLIONI, Guarniero (Guarnerio)
Franca Petrucci
Nato alla fine del XIV secolo nella potente famiglia dei Castiglioni, da Guido e da Antonia Bossi, era studente a Parma nell'anno 1415, quando per ordine [...] dei dodici libri in cui aveva compendiato la storia d'Italia dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti. Il C., che fu umanista di un certo valore, possedeva una cospicua biblioteca che è andata perduta. Oltre ai discorsi di cui si è già data notizia ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...