Umanista (Vangadizza, Legnago, 1480 circa - Viterbo 1510); fu discepolo e amico del Pontano a Napoli e poi segretario di Bartolomeo d'Alviano. Lasciò una scarna raccolta di delicate e originali poesie [...] latine e poche rime volgari ...
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Umanista (n. Velletri 1452 - m. dopo il 1500). Insegnò a Roma, Fano, Venezia. Lasciò opere poetiche, commenti, scritti di grammatica, tra i quali la Spica in cui insorse contro il metodo antiquato dell'insegnamento [...] del latino ...
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Umanista (Venezia 1444 - ivi 1525). Generale dei camaldolesi (1481-1514), fu uno dei fautori della riforma cattolica. Avverso al Savonarola, scrisse contro di lui un dialogo. Ha lasciato un ricco epistolario. ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] di Iulio con Simonetta, creatura imparentata con la donna dello stil novo, ma pure distante da essa per i colori umani della sua leggiadria, e nella descrizione del regno di Venere, dove tutte le cose vivono eternamente nella gioia che concede ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] una missione di Sigismondo Malatesta al sultano. Ma la sua figura culturale prende rilievo anche dai suoi rapporti con altri umanisti, quali Poggio Bracciolini e Ciriaco d'Ancona, oltre che con quelli che con lui resero illustre la corte di Rimini ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] Sorbona si cercava continuamente ogni mezzo per perseguire Le F., del quale si condannava anche la revisione critica cui aveva sottoposto alcune agiografie medievali; l'umanista allora si trasferì a Nérac (1529-30), protetto da Margherita di Navarra. ...
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Umanista (Verona 1374 - Ferrara 1460). Autore di numerosi testi scolastici e traduttore, tenne una scuola a Venezia (1414), di cui fu allievo Vittorino da Feltre, quindi fu attivo a Ferrara, dove costituì [...] un cenacolo umanistico che ne animò la vita intellettuale. Importante il suo Epistolario, in cui rivivono le vicende e l'operosità del primo Umanesimo.
Vita
Dopo aver frequentato a Padova le lezioni di ...
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Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] promossa da Lorenzo de' Medici, per il quale fu anche ambasciatore presso Sisto IV. Ricoprì diversi incarichi pubblici prima e dopo la cacciata dei Medici, anche se la sua carriera politica non ebbe lo ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] degna di un uomo libero, un'educazione cioè non finalizzata alla formazione professionale ma a quella di una personalità sviluppata in modo armonioso.
Vita e opere
Dopo aver studiato a Padova, insegnò ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...