BARTOLINI, Riccardo
Ingeborg Walter
Nacque a Perugia nella seconda metà del sec. XV, da Antonio. Studiò teologia e umanità nell'università di Perugia acquistando una notevole competenza in entrambe [...] tempo del soggiorno presso il cardinale Lang risalgono i rapporti del B. con alcuni dei più noti esponenti dell'umanesimo viennese (in particolar modo Vadian e Collimitius) in base ai comuni interessi di natura squisitamente poetico-letteraria, anche ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] di Chiesa, dei concetti tradotti, gettando luce così su un clima letterario, quello della Firenze a metà del Trecento, che si pone problemi di una certa complessità nei riguardi del volgare, in un impulso che l'Umanesimo in parte sta per frenare. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] e Gabrina). Si aggiunga poi, a completare il panorama tanto negativo della novella in questo momento di transizione fra Umanesimo e Rinascimento, che il Castiglione, in un passo del secondo libro del Cortegiano, non escludeva neppure che l'arte ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] alcun apporto culturale e spirituale veramente nuovo ed originale. Non a caso, quindi, il Dionisotti ha potuto parlare di e umanesimo all'acqua di rose per definire l'esperienza culturale del Dati.
Gli scritti dei D., a noi pervenuti attraverso la ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] Salutati, Filippo Villani, Luigi Marsili. E pur tuttavia anche in questa disposizione nuova qualcosa dell'antico sopravvive; il suo umanesimo curioso di notizie e di fatti, la sua dottrina un po' avventurosa e sempre aperta alle voci più varie e ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] di uomo di corte, la colta e brillante conversazione che ne fecero il centro della vivace vita culturale dell'umanesimo cortigiano nella Napoli alfonsina. Ma vi manifestò anche apertamente il suo carattere ombroso e difficile, insofferente, talvolta ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] l'una o per l'altra. Il Garin ha indagato, in forma ampia e comprensiva, il valore civile e moderno dell'umanesimo latino quattrocentesco, la sua presenza nella vita e nella cultura più viva, l'importanza che in esso assumono la conversazione civile ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] Il pubblico insegnamento in Lucca dal secolo XIV alla fine del secolo XVIII, Lucca 1905, pp. 135 s.; E. Raimondi, Codro e l’Umanesimo a Bologna, Bologna 1950, ad ind.; P. Giovio, Opera, VIII, a cura di R. Meregazzi, Roma 1972, p. 124; E. Raimondi, Il ...
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CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] fatiche scolastiche e filologiche sulla retorica antica, su Plauto, Virgilio, Lucano, Valerio Flacco, e, nell'ambito dell'umanesimo di corte, si impegnò nel volgarizzamento di Sallustio (dedicato ad Alberto, fratello di Borso), nella redazione di una ...
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CONVERSINI (Conversano, Conversino), Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Benjamin G. Kohl
Nato nel 1343 a Buda, ove suo padre, Conversino da Frignano, era medico alla corte di Luigi d'Angiò, re d'Ungheria, [...] -400; R. Sabbadini, G. da Ravenna..., Como 1924, pp. 1-118; L. Lazzarini, Paolode Bernardo e i Primordi dell'umanesimo a Venezia, Genova 1930, ad Indicem;T. Kardos, Magyar Tárgyú Fejezetek G. da Ravenna Emlékeratában [Aneddoti ungheresi nel libro di ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...