Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] di letterato e il suo insegnamento, l'E. ha nondimeno potentemente contribuito a tener vivo quel focolaio d'umanesimo che s'incentra nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] medicina), le spiccate capacità filologico-linguistiche lo avvicinarono molto presto ad uno degli ambienti più in vista dell'umanesimo italiano dell'inizio del secolo. Così dal 1503 fu in contatto col Manuzio, entrando a far parte dell'Accademia ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] traduzione è una pratica che ha funzioni e ha assunto forme diverse in tempi e contesti diversi: il Medioevo e l'Umanesimo offrono abbondante esemplificazione alla sua tesi.
Il F. è stato anche uno storico della filologia e della critica. Passi sulla ...
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PEROSA, Alessandro
Giorgio Piras
PEROSA, Alessandro. – Nato a Trieste l’11 settembre 1910 da Lorenzo e da Alceste Olivetti, nel 1928 entrò come alunno alla Scuola Normale Superiore di Pisa; nel 1932 [...] ’Institutio oratoria di Quintiliano (Padova 1996, con L. Cesarini Martinelli), la commedia umanistica Paulus di Pietro Paolo Vergerio (in L’Umanesimo in Istria, a cura di V. Branca - S. Graciotti, Firenze 1983, pp. 273-356), il De partu Virginis di ...
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MARCHESI, Concetto (App. I, p. 820)
Luigi MORETTI
Latinista, morto a Roma il 12 febbraio 1957. Dopo la caduta del fascismo (luglio 1943) era stato nominato rettore dell'univ. di Padova, ma, instaurata [...] quella politica: polemista vivacissimo, collaborò a l'Unità e a varî periodici comunisti, sostenne in varî scritti un "umanesimo marxista" dal quale la libertà e la dignità umane, non che essere avvilite, sarebbero anzi esaltate. Di questa attività ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura e rendere più chiaro il significato complessivo del testo.
La denominazione punteggiatura, come del resto la sostanzialmente sinonima interpunzione, risale a un archetipo latino, da cui derivano le ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] al culto dei classici, uscì infatti, tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, il precursore dell’Umanesimo, Albertino Mussato, insigne prosatore ma soprattutto poeta, che tentò di risuscitare nell’Ecerinis l’arte del Seneca tragico per ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] di 'auctoritas' nella patristica del IV secolo (1987) e di S. Agostino: Agostino autobiografo (1989), spaziando fino all'Umanesimo (studi su Pietro Martire d'Anghiera, 1980, 1985).
Costante l'interesse per l'opera virgiliana, tradotta e commentata ...
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COGNOLATO, Gaetano
Marita Zorzato
Nato a Padova il 9 ag. 1728 da Antonio e da Anna (Padova, Bibl. del Seminario, cod. 864/I, 1735), entrò in seminario nel novembre del 1737, La famiglia - aveva altri [...] studi, ma il secolarizzarsi della vita all'interno del seminario nulla aveva tolto all'impegno culturale. La rinascita dell'umanesimo voluta e avviata, localmente, dal Barbarigo aveva creato una fucina di studi classici, che aveva diffuso la fama del ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] a sé ma una variante, in posizione intervocalica, dell’occlusiva velare sorda.
L’uso dell’h etimologica si diffuse largamente con l’Umanesimo nel 15° e 16° sec.; in Italia la reazione cominciò fin dal 16° e la regola della Crusca, di mantenere l’h ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...