Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] gioia di archivista ghiribizzoso? Per pagine intere egli accumula titoli, nomi, numeri, schede, trasformando la biblioteca del tardo umanesimo, dell'artigianato accademico, in una sorta di grande fiera secentesca dove i gesti, le voci, le risa, gli ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] , in Nuovo Arch. veneto, n. s., XIX (1910), pp. 421-460; XX (1910), I, pp. 115-162. F. Gabotto, Il trionfo dell'Umanesimo nella Venezia del Quattrocento, in Ateneo veneto, s. 14, I (1890), pp. 1534-35; G. Zippel, L. Valla ele orig. della storiografia ...
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POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] e il vitulus di Menecmo. Note sul De flosculis del Platina (con una testimonianza di Pomponio sulle rovine di Paestum), in Confini dell’Umanesimo letterario. Studi in onore di Francesco Tateo, a cura di M. de Nichilo et al., I, Roma 2003, pp. 127-154 ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] Studio ed edizione, in Riv. di storia e letteratura religiosa, XXIX (1993), pp. 107-154; G. Savarese, La cultura a Roma tra umanesimo ed ermetismo (1480-1540), Anzio 1993, pp. 25-27, 37-43; R. Bagemihl, Cosini's bust of R. M. and its funerary context ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, Firenze 1967, pp. 4-22; A. Avena, G. da P. e gli inizi dell'umanesimo in Verona, in Atti e memorie dell'Accademia d'agricoltura, scienze, lettere, arti e commercio di Verona, s. 4, VII (1907), pp. 229 ...
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GALEOTA, Francesco
Marco Colletti
Nacque verso il 1446 a Napoli da Carluccio, dicendente da una famiglia della più antica nobiltà napoletana, ascritta al seggio di Capuana, e da una delle sue due mogli, [...] letteratura napoletana volgare del Quattrocento, in Arch. stor. per le prov. napol., XLIX (1924), pp. 201-214; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, pp. 84-86; T. de Marinis, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona, I ...
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FRANCESCO da Fiano
Franco Bacchelli
Nacque a Fiano (oggi Fiano Romano), poco distante da Roma, allora feudo della famiglia Orsini, intorno al 1350 da Antonio, con ogni probabilità notaio. Forse già [...] quaendam Anglicum…"); E. Panofsky, Emendation to F.'s invective, ibid., XI (1949), pp. 191 s.; R. Weiss, Il primo secolo dell'Umanesimo, Roma 1949, pp. 93-96, 147-158; A. Altamura, La letteratura dell'età angioina, Napoli 1952, pp. 104, 145-148; Id ...
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ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] , in Modern Philology, XXIV (1926), pp. 168-171; J. Hutton, Three notes on French authors..., in Modern Language notes, LV (1940), pp. 580 s.; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, pp. 142 s.; Encicl. Ital., III, p. 305. ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] arcivescovi della Chiesa nordica Eskil e Absalon furono le figure centrali di questo risveglio, e i loro legami con l’Umanesimo delle scuole di Chartres e di Orléans spiegano il carattere dell’opera che essi ispirarono ai cronisti S. Aggesøn e Saxo ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] , O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo, nell'Umanesimo, nel Rinascimento; solo in età moderna la sua fama è stata alquanto ridimensionata. Nelle elegie amorose del primo periodo ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...