Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle scienze
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Tra Medioevo e inizi dell’età moderna, luoghi e personalità della penisola svolsero una funzione centrale nella trasmissione all’Occidente [...] finanche di rilievo ideologico, culturale e politico, a lungo dibattute, e anche di recente rinnovate: il contributo dell’Umanesimo italiano del 15° sec. alla definizione di strumenti e prospettive della rivoluzione scientifica del sec. 17°; il peso ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] . In entrambi i casi si esprime l’idea di una capacità umana di modificare il corso della natura, ma forse nell’umanesimo la magia (si pensi a Ficino) era regola per vivere in armonia con le leggi naturali, nel Cinquecento diviene strumento per ...
Leggi Tutto
Letterato (Bevagna 1871 - Roma 1936). Dapprima insegnante nelle scuole medie, nel 1912 fu nominato ispettore centrale al ministero della Pubblica Istruzione, quindi direttore generale delle scuole italiane [...] 1906), la Storia della grammatica italiana (1908), concepita idealisticamente, il volume su La critica letteraria dai primordi dell'umanesimo all'età nostra (1913). Ha avuto molte edizioni La grammatica degl'Italiani, in collab. con E. Allodoli (1934 ...
Leggi Tutto
Umanista, nato verso il 1560, probabilmente a Firenze, morto forse al principio del 1604. Educato a studî liberali, il C. fu presto tratto dall'amicizia con i poeti e i musici della corte medicea ad occuparsi [...] specialmente del compito e del valore della poesia e della musica nel dramma. Alla tendenza anticontrappuntistica dell'umanesimo musicale (manifestatasi nel '500) il C. apportò non solo pratici soccorsi, ma anche il contributo del suo gusto educato ...
Leggi Tutto
Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] si vorrebbe che fosse: non si possono truccare le carte o velare le piaghe.
Se si vuole, questo è un esito di Umanesimo radicale in M.: la scoperta del terreno della politica vuol dire – nella sostanza – una scoperta di liberazione dell’uomo. L’uomo ...
Leggi Tutto
NIKLAS von Wyle
Giuseppe Zamboni
Umanista, poeta e pittore tedesco, nato al principio del sec. XV a Bremgarten (Svizzcra), morto poco dopo il 5 aprile 1478.
Fu dapprima segretario municipale a Radolfzell [...] di Württemberg e di suo figlio Eberardo a Stoccarda.
Occupa un posto eminente nella storia dell'Umanesimo tedesco come propagatore dell'Umanesimo italiano, e riformatote della prosa letteraria, ch'egli cercò di plasmare sul modello di quella classica ...
Leggi Tutto
COTRUGLI (Contrugli, Cotrulli, Kotrulja, Kotruljević, Kotrulj, Kotruljić), Benedetto (Benko)
Michele Luzzati
Figlio di Giacomo e di Nicoletta Illich, nacque a Ragusa, (Dubrovnik), forse intorno al 1410, [...] l'attività letteraria e per la riflessione dotta che meritano al C. un posto di qualche rilievo nel quadro dell'umanesimo napoletano.
Come lo stesso C. afferma, nella lettera dedicatoria dell'unica sua opera pervenutaci, il trattato Della mercatura e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...] delle lingue di Sperone Speroni, non sta tanto nella sua originalità, quanto nell’aver indicato i limiti e i pericoli di un umanesimo fatto di formule vuote e ripetitive, e segnalato l’importanza di una poesia fatta di innesti, di incroci e di scambi ...
Leggi Tutto
Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] sermoni. ▭ Sul pensiero teologico di C., oltre che correnti del misticismo e della filosofia del tardo Medioevo e dell'umanesimo (Gerson, l'occamismo, Lefèvre d' Étaples, l'Olivetano) influirono, con Lutero, anche altri riformatori quali il Butzer e ...
Leggi Tutto
Economista, dirigente industriale, uomo politico italiano (n. Scandiano 1939). Docente di economia e politica industriale nelle univ. di Bologna, Trento e alla Harvard University, è stato ministro dell'Industria [...] a promuovere una coalizione elettorale di centro-sinistra, l'Ulivo, basata su una convergenza di diverse culture politiche - l'umanesimo cattolico, il riformismo laico, la cultura laburista - che fosse in grado di mobilitare un vasto elettorato e di ...
Leggi Tutto
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...