Uomo politico della Zambia (Lubwe, Luapula, 1924 - Lusaka 2021). Protagonista della lotta di liberazione, presidente dell'United national indipendence party (UNIP) dal 1960, K. divenne al momento dell'indipendenza [...] alla quale fu riconfermato fino all'elezione del 1988. K., che si rifaceva a un ideale di "umanesimo socialista", impose il controllo governativo sui principali settori dell'economia del paese, procedendo anche a importanti nazionalizzazioni. Nel ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo ...
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Storico e poligrafo (Liverpool 1753 - ivi 1831). Si concentrò presto sullo studio della storia e dell'arte dedicandosi specialmente a investigare la civiltà del Rinascimento in Italia. Frutto di queste [...] life of Lorenzo de' Medici called the Magnificent (1796): intorno alla vita di Lorenzo R. cercò di ricostruire l'Umanesimo e il Rinascimento italiani, riuscendo a ideare una geniale narrazione, più che una trattazione critica. Seguì (1805) la History ...
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Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per [...] altro abbeverarsi, com'era di moda, alle fonti dell'Umanesimo. Da Perugia o forse da Siena, verso il 1517, si trasferì a Roma, protetto prima dal banchiere Chigi, poi da Leone X e dal card. Giulio de' Medici. La lingua maledica, perennemente smaniosa ...
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storia economica
Vera Zamagni
L’Italia dall’Unità agli anni 2000
Prima del 1861 l’Italia era stata un’area assai dinamica, ma non uno Stato. Sul suo suolo hanno trovato origine molteplici civiltà, tra [...] le quali hanno lasciato maggiore segno quella romana e quella dell’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento, con le sue città-stato. In questi due periodi, l’Italia è stata al centro della storia, offrendo al mondo innovazioni culturali, scientifiche ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] nel dibattito teorico relativo sia alla letteratura, sia alle morfologie storiche del sapere. Dopo i primi studi sull'Umanesimo (Claricio, Codro, Filelfo, 1948-1950), si è occupato in prevalenza di Rinascimento e Barocco (ed. crit. dei Dialoghi ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] , di addestramento alla vita militare, e non si può parlare di una vera e propria educazione fisica. Solo con l'umanesimo si compie un passo avanti verso i principi educativi moderni. Per gli umanisti l'educazione fisica s'impernia sull'educazione ...
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BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] la durata relativamente breve di tale soggiorno, il B. esercitò una considerevole influenza come maestro, professando un umanesimo di tradizione petrarchistica e ficiniana. Fra i suoi amici e discepoli furono importanti figure di umanisti, come ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] . 297 ss.). Sul chirurgo Gualtieri, cf. F.C. Lane, Storia di Venezia, p. 255.
26. Cf. Paul O. Kristeller, Il Petrarca, l'umanesimo e la scolastica a Venezia, in Storia della civiltà veneziana, a cura di Vittore Branca, II, Firenze 1979, pp. 79-92; B ...
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Giurista (Chalon-sur-Saône 1527 - Altdorf 1591). Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. Prof. di diritto a 24 anni nell'univ. di Tolosa, dovette passare, perché protestante, a Ginevra, [...] Leida e infine ad Altdorf. Mentre l'indirizzo del contemporaneo I. Cuiacio è prevalentemente esegetico-analitico e, fedele all'umanesimo di A. Alciati, predilige l'indagine storica, quello del D. è al contrario sistematico-sintetico e si ravvicina a ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...