Filologo classico (Augusta 1889 - Monaco di Baviera 1979), prof. univ. a Berlino (1923), Amburgo (1923), Friburgo in Brisgovia (1927), Monaco di Baviera (1929), quindi al Corpus Christi College di Oxford [...] (1939) e di nuovo a Monaco (1951). Si è occupato in particolare di poesia greca, umanesimo, storia della filologia. Tra le opere: Kallimachosstudien (1922); Humanitas Erasmiana (1931); History of classical scholarship dalle origini alla metà dell' ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] . 137-147; R. Weiss, Humanism in England during the fifteenth century, Oxford 1957, pp. 50 s., 84-127; Il pensiero pedagogico dell'umanesimo, a cura di E. Garin, Firenze 1958, pp. 306-433, 473-503; A. Diller, The Greek codices of Palla Strozzi and G ...
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Narratore polacco (Varsavia 1873 - ivi 1940). Tra i suoi racconti (Próchno "Muffa", 1903; Ozimina "Grano vernereccio", 1911; ecc.), il più notevole è Żywe kamienie ("Pietre viventi", 1918), dove, in un [...] linguaggio estremamente ricercato, sono rievocati gli ultimi bagliori dell'ideale cavalleresco medievale e i primi albori dell'umanesimo. ...
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TROIANO, Paolo Raffaele
Delio Cantimori
Filosofo, professore di filosofia morale all'università di Torino, nato presso Avellino il 25 gennaio 1863, morto a Torino il 9 giugno 1909. Studiò a Napoli, [...] dallo studio sulle Dottrine morali di Pitagora e Aristotele (Napoli 1897) all'opera ultima e principale, Le basi dell'umanesimo (Torino 1907), il problema etico delle origini e delle fondamenta della volontà e dell'attività morale, è la sua costante ...
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HERBART, Johann Friedrich
Luigi Credaro
Filosofo e pedagogista tedesco, nato a Oldenburgo il 4 maggio 1776, morto a Gottinga il 14 agosto 1841. Dai 12 ai 18 anni fu alunno della Schola latina, trasformata [...] allora in Gymnasium, sotto l'influsso del neo-umanesimo. Nel 1794 s'iscrisse all'università di Jena, allora celebre per gl'insegnamenti del Reinhold, kantiano, dello Schiller e del Fichte. Fichte lo conquistò alla filosofia, ma non alla sua filosofia ...
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Erudito, filologo, paleografo, nato a Santarcangelo di Romagna il 22 maggio 1906. Fondatore e presidente per alcuni anni della Società di studi romagnoli, ha contribuito alla ripresa degli studi storici [...] su quella regione, tuttora da lui coltivati particolarmente nell'ambito della tradizione culturale (umanesimo malatestiano, erudizione e letteratura tra Sette e Ottocento). Scrittore della Biblioteca Vaticana, poi (dal 1959) professore universitario ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Peccato e filosofia
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII costituisce un momento di svolta nella storia della [...] concezione del peccato. Sullo sfondo di un rinnovato umanesimo e in parallelo a una evoluzione della penitenza che va scoprendo i nuovi territori della coscienza, Pietro Abelardo propone una nuova definizione di peccato che individua la colpa ...
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Scrittore tedesco (Langenbeutingen, Heilbronn, 1908 - Stoccarda 2000). Discendente da una famiglia di ecclesiastici ed egli stesso pastore evangelico, legato alla tradizione della poesia sveva, predilesse, [...] poesia come nella narrativa e nella saggistica, la forma breve in cui affrontò le tematiche più attuali facendosi fautore di un umanesimo cristiano. Si ricordano tra le sue raccolte liriche: Der Hirte (1934), Heimat ist gut (1935), Der Nachbar (1940 ...
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Gentile e il nichilismo
Gennaro Maria Barbuto
Storiografia
Se si scorrono le pagine sulla storia del nichilismo, come quelle di Franco Volpi (1996), o le diverse testimonianze filosofiche sul nulla, [...] è la risoluzione di questo dilemma tra Dio e il nulla» (Sistema di logica, 2° vol., cit., p. 315).
Cristianesimo e Umanesimo
Gentile trova il più potente simbolo del rapporto tra essere e non essere nella «necessità della Croce e della morte dell ...
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Spenser, Edmund
Raffaele Giglio
Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599), attento lettore di classici greci (Omero, Esiodo, Platone, Teocrito), latini (Orazio, Virgilio, Ovidio), francesi (Du Bellay [...] e Marot) e, soprattutto, italiani. Della nostra letteratura studiò con intelligenza gli autori del Trecento e dell'Umanesimo che molto gli giovarono, insieme con il platonismo ficiniano, per l'attuazione delle sue opere. È autore del Calendario del ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...