CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] XI (1938), pp. 40-50; V. Pernicone, G.C., in Belfagor, II (1946), pp. 474-486; E. Raimondi, Il C. Metodo di un filol. uman., in Convivium, n. s., II (1948), pp. 108-134, 258-311, 436-457; I. Baldelli, G. C. edit. dellaCelestina, in Giorn. stor. della ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. [...] si è trovata più raramente (Pecora, Porco, Cane). Vero è che molto diffusa è ora l'opinione che il gruppo O sia il più primitivo nell'umanità e che da esso si sia differenziato il gruppo A e quello B e ancora A B, ma questa veduta è lungi dall'essere ...
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Serdini, Simone, detto il Saviozzo
Emilio Pasquini
Poeta, nato a Siena intorno al 1360; visse al seguito di signorotti o condottieri di ventura, come cancelliere od oratore, fino alla morte per suicidio, [...] Storia letteraria del Trecento, ibid. 1963, 375; C. Dionisotti, Amore e Morte, in " Italia Medioev. e Uman. " I (1958) 425; ID., Iacopo Tolomei fra umanisti e rimatori, ibid., VI (1963) 172 e 176; ID., Un opuscolo di Pier Andrea da Verrazzano, ibid ...
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Della Scala, Bartolomeo
Eugenio Chiarini
Scala Primogenito di Alberto, che lo ebbe associato, in " privata correggenza ", con titolo e autorità di capitano del comune e del popolo, gli successe nella [...] (1904) 392; ID., D. e Albertino Mussato, ibid. LXVII (1916) 209 ss.; Zingarelli, Dante 188, 199, 200; E. Parodi, rec. a I. Del Lungo, in " Bull. " XXIV (1917) 51; G. Billanovich, Tra D. e il Petrarca, in " Italia Medioev. e Uman. " VIII (1965) 9. ...
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DE APIBUS (De Apiis, De Avo, Delle Api), Iacopo Domenico, detto Crotto da Bergamo
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente a Bergamo intorno al 1300 dal magister Lorenzo Domenico e da una Caracosa, di [...] testamentarie del D. dall'Arch. della Misericordia); G. Billanovich, Epirafio e amici di Alberico da Rosciate, in Italia'med. e uman., III (1960), pp. 256-60; Bibl. Sancrorum, XII, coll. 1013ss. (sub voce Venturino da Bergamo); Diz. biogr. d. Ital ...
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LATRINA (lat. contratto da un ipotetico lavatrina, in origine bagno, da lavare; fr. lieu d'aisance; sp. letrina; ted. Abort; ingl. water closet)
Guido CALZA
Bruno Maria APOLLONJ
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Storia. - Sulle latrine [...] di Dante (Inferno, XVIII) "Quivi venimmo e quindi giù nel fosso Vidi genti attuffate in uno sterco Che dagli uman privati parea mosso". Nel Trattato di architettura di Francesco di Giorgio Martini (sec. XV) si accenna esplicitamente alla convenienza ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] N. l'allegoria di un itinerario mistico o messaggi iniziatici, quando tutta la vicenda si svolge in un tempo che è misura di movimenti umani e la realtà dell'opera sono proprio le parole in cui è scritta, col loro spazio di risonanza che, per un uomo ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] Fiore e del Detto d'Amore, è da ritenere fondato quanto suggerito da Guido al fratello Giuseppe Billanovich (in " Italia Medioev. e Uman. " VIII [1965] 39), che D. si fosse ricordato che Jean de Meung nel Roman de la Rose (v. 5634) aveva detto " se ...
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BECCHI, Guglielmo
Carlo Natali
Nacque a Firenze intorno al 1411 da Antonio di nobile famiglia. Ancora in giovane età entrò nel convento di S. Spirito della sua città e divenne religioso dell'Ordine [...] i rapporti di amicizia e di cultura con i letterati umanisti e particolarmente con la famiglia Medici. Una lettera, , Per la storia della libreria medicea nel Rinascimento, in Italia mediev. e uman.,III (1960), pp. 207-210; Dict. d'Hist. et de Géogr ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] colpe dei padri
In (12) si enuncia una sorta di regola generale:
(12) ché nullo effetto mai razïonabile,
per lo piacere uman che rinovella
seguendo il cielo, sempre fu durabile
(Dante, Par. XXVI, 127-129)
Dato questo suo carattere, il passato remoto ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...