NICCOLO del Preposto da Perugia
Galliano Ciliberti
NICCOLÒ del Preposto da Perugia (Nicolaus de Perugia, Magister Ser Nicholaus Prepositi de Perugia, Niccolò del Proposto, Ser Nicholo del Proposto). [...] , che contiene un espresso riferimento polemico alla famiglia Visconti, al loro stemma (la vipera ovvero «La fiera testa che d’uman si ciba») e al loro motto («soffrir m’estoit»). Può darsi che Niccolò abbia composto il madrigale intorno al 1400, al ...
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attuffare
Emilio Pasquini
Il verbo, da D. avvertito tipicamente comico ' e quindi adoperato solo nella prima cantica, ricorre nei canti più decisamente orientati in quel senso (tre dei cinque esempi [...] all'attuffato, il quale tornando poi su come suol fare chi va al fondo... ".
Al participio con valore di aggettivo, " sommerso ", " immerso ", " sprofondato ", in If XVIII 113 vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso. ...
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FABBRI, Filippo Ortensio
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche precise di questo letterato, assiduo frequentatore dell'ambiente culturale formatosi nel primo Settecento intorno alla corte pontificia. [...] di turbe ostili ampio torrente" e "Augusto eroe, non senza alto consiglio", III, p. 346; "Sommo Eterno Signor, d'Uman servaggio", pubblicato tra le Rime degli Arcadi sulla Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, Roma 1744, p. 89), la produzione del ...
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Nobile costantinopolitano imparentato coi Paleologi. Nacque probabilmente verso il 1350, morì al Concilio di Costanza il 15 settembre 1415. Egli fece la prima comparsa in Europa a Venezia tra il 1394 e [...] in Giornale ligust., XVII (1890), pp. 321-36; F. Novati, Epistolario di C. Salutati, III, pp. 120-32; A. Corbellini, Appunti sull'uman. in Lombardia, in Boll. Soc. pavese di storia patria, XVI (1917), pp. 14-51; G. Mercati, Sopra due lettere di M. C ...
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BARTOLOMEO de Osa (Ossa)
Giulia Berardi Azzola
Nato a Bergamo nella seconda metà del sec. XIII, fu letterato, notaio e cancelliere della curia episcopale bergamasca. Rogò atti pubblici dal 1295 al 1325, [...] ,n. s., XX (1956), pp. 48 s., 57, 72; G. Bifianovich, Epitaflo, libri e amici di Alberico da Rosciate, in Italia mediev. e uman., III (1960), pp. 257 S.; G. Marchetti-Longhi, Il card. Guglielmo de Long, S de Adraria di Bergamo, Roma 1961, pp. 21, 48 ...
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Babele
Vincent Truijen
. Da sempre l'uomo ha cercato di avvicinarsi a Dio; per questo ha costruito i suoi templi di preferenza sulle montagne. Nella pianura della Mesopotamia, priva di montagne, gli [...] D. attingesse alle Magnae derivationes di Uguccione. In Pg XII 34 D. riprende la spiegazione biblica della torre di B. simbolo dell'orgoglio umano (Sennaàr del v. 36 è infatti un altro nome biblico della Babilonia). Parimenti, in VE I VI 5 e VII 4-6 ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] borghese come il Decameron non avevano, in generale, l'estro e neppure la cultura per porsi all'altezza della forza umana e narrativa di Boccaccio. Non sempre, del resto, dovevano leggere il testo; dovevano in generale eseguire le figurazioni sulle ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] Vn XXXIII 8 20 'l piacere de la sua bieltate / ... divenne spirital bellezza grande; Rime LVIII 7 Tu, Violetta, in forma più che umana, / foco mettesti dentro in la mia mente, / col tuo piacer ch'io vidi; XCI 74 Io non la vidi tante volte ancora / ch ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] VE I I 3 (e V. Gramatica).
L'inalterabilità del primitivo linguaggio adamitico, per cui esso si continua in tutta l'umanità fino alla crisi babelica e nel popolo eletto usque ad suam dispersionem, consegue alla concezione di esso come dono divino al ...
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umano
Domenico Consoli
L'aggettivo, frequentissimo in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore (ma assente dal Detto), ha il significato fondamentale di " proprio dell'uomo ", " attinente all'uomo [...] (Pd XIII 27: ancora un caso di rapporto tra l'u. e il divino); s. Bernardo dice alla Madonna: tu se' colei che l'umana natura / nobilitasti sì, che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura (Pd XXXIII 4). Similmente in Cv II IV 10, III XIII ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...