Ultramontani, università degli Nello Studio di Bologna, corporazione costituita fin dai primi tempi dai numerosi studenti stranieri, in contrapposto a quella dei Citramontani (ossia Italiani): nel 13° [...] sec. comprendeva le 13 nazioni dei Francesi, Spagnoli, Provenzali, Inglesi, Piccardi, Borgognoni, Pittaviensi (o del Poitou), Turonensi (o di Tours), Cenomanensi (o del Maine) e Normanni, Catalani, Ungheresi, ...
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Uomo politico bavarese (Wetzlar 1788 - Monaco 1859), funzionario, membro del Consiglio di reggenza della Grecia (1832-34), quindi in Baviera ministro degli Interni e del Culto (1837); dimesso dal primo [...] ministero (1846) perché combattuto da protestanti e liberali, dal secondo (1847) per aver rifiutato la cittadinanza a Lola Montez; ambasciatore a Torino. Fu portavoce degli ultramontani nel parlamento bavarese del 1848. ...
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ultramontanismo Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del Medioevo), si faceva sostenitore della politica pontificia anche se in conflitto [...] come F.-R. de La Mennais, J. de Maistre, J.-B.-H. Lacordaire. Al Concilio Vaticano I come ultramontanisti erano indicati tutti i sostenitori dell’infallibilità pontificia, mentre ultramontani furono chiamati in Germania gli avversari del Kulturkampf. ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] dell’insegnamento con le leggi Boncompagni dell’ottobre 1848. Misure appoggiate dai cattolici liberali, ma osteggiate dai cattolici ultramontani. Nello stesso anno, fu anche soppressa la Compagnia di Gesù e sciolta la congregazione, diffusa in Savoia ...
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CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli nel sec. XIII.
Nobile cavaliere, discendente da una delle più rinomate famiglie napoletane, il C. apparteneva al ramo [...] delle tre nazioni, che, secondo i desideri di Carlo I, dovevano studiare nello Studio napoletano - regnicoli, italiani e ultramontani -, erano i suoi assessori. Come giustiziere il C. aveva anche il compito di tutelare le libertà dei professori e ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] parlamentare. Abbiamo già accennato alla politica seguita dai partiti cattolici belga e olandese a dispetto delle obiezioni degli ultramontani, che si sentivano sostenuti a Roma. Lo stesso accadde in Prussia: se i conflitti di Bismarck con la ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] la casa dei genitori e a correre l'alea di un soggiorno di studio in terra straniera. Il riferimento agli ultramontani, che, a differenza dei regnicoli e degli Italici, formavano una categoria che la geografia politica non contribuiva in alcun modo ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] tre cardinali italiani si recavano a Sessa e, intorno al 12 settembre, venivano chiamati a Fondi dai loro colleghi ultramontani, che avevano trovato rifugio nel castello di Onorato Caetani. Vennero condotte qui le ultime trattative su di un concilio ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] all'imperatore una lettera di Leone XII, che smentiva decisamente l'approvazione della S. Sede alle dottrine degli Ultramontani. Si chiariva, così, uno degli scopi principali della missione del B.: reinserire la Chiesa come forza politica tra ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] all'imperatore e al papa, vi presero parte anche l'arcivescovo di Ravenna, numerosi vescovi romani, italiani e ultramontani, nonché il principe Pandolfo di Capua e molti altri dignitari ecclesiastici e secolari. Evidentemente in questo sinodo romano ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...