Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] dell’insegnamento con le leggi Boncompagni dell’ottobre 1848. Misure appoggiate dai cattolici liberali, ma osteggiate dai cattolici ultramontani. Nello stesso anno, fu anche soppressa la Compagnia di Gesù e sciolta la congregazione, diffusa in Savoia ...
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Uno dei maggiori giureconsulti italiani del Medioevo, nato a Perugia da nobile famiglia nel 1319 o nel 1327. Giovane d'ingegno straordinariamente precoce, dopo avere studiato diritto a Perugia alla scuola [...] . Egli si mostra spirito piuttosto indipendente, e, pur difendendo l'opera passata dei glossatori contro l'esagerato biasimo degli ultramontani, tende a dare ai suoi studî un carattere prevalentemente pratico, mettendo a prova l'acume del suo ingegno ...
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CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli nel sec. XIII.
Nobile cavaliere, discendente da una delle più rinomate famiglie napoletane, il C. apparteneva al ramo [...] delle tre nazioni, che, secondo i desideri di Carlo I, dovevano studiare nello Studio napoletano - regnicoli, italiani e ultramontani -, erano i suoi assessori. Come giustiziere il C. aveva anche il compito di tutelare le libertà dei professori e ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] la casa dei genitori e a correre l'alea di un soggiorno di studio in terra straniera. Il riferimento agli ultramontani, che, a differenza dei regnicoli e degli Italici, formavano una categoria che la geografia politica non contribuiva in alcun modo ...
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MALOMBRA (Malahumbra, de Malombris, Malumbra), Riccardo
Andrea Labardi
Figlio di Niccolò, giurista di antica famiglia, e di Emilia da Camino, nacque a Cremona probabilmente fra il 1259 e il 1264.
Il [...] il pensiero scientifico del M. è costituita dall'avversione per quei metodi in auge presso gli scriptores ultramontani che molto avrebbero significato nella consolidazione della scuola del commento. La sua cautela di fronte alle acquisizioni ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] cambiamento di posizioni nei riguardi dei due partiti in cui si divideva il clero francese, a tutto beneficio degli ultramontani. Questi avevano tratto vantaggio anche dalle più recenti nomine di vescovi, avvenute sotto l'influenza del Le Tellier ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] non soltanto a Bologna, ma anche a Padova, a Siena, a Pisa, a Pavia, e formarono una parte cospicua tra gli ultramontani. Tornati in patria, con la mente piena di ammirazione per il mirabile edificio del diritto romano giustinianeo e coi testi della ...
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UNIVERSITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Francesco GUIDI
. L'università nella sua storia. - Genesi e caratteristiche fondamentali. - La storia dell'istituzione scientifica e didattica che nella [...] mercé la minaccia di una secessione in massa. Note, tra esse, sono le universitates dei Citramontani e degli Ultramontani, che in seguito dovettero però moltiplicarsi, specificandosi a seconda dei paesi di provenienza. D'altronde, vinta la battaglia ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] ("R. sepe attribuebat dicta Oldradi et Andree de Pisis et eorum tacebat nomina").
Formatosi sotto l'influenza degli ultramontani - Pierre de Belleperche, Jacques de Revigny e Guillaume de Cun (quest'ultimo in modo particolare) sono apertamente e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] di quel grande ricognitore di dottrine che fu il magnus practicus trecentesco Alberico da Rosciate.
È il momento anche dei maestri ultramontani della scuola di Orléans, da Jacques de Revigny a Pierre de Belleperche, legati a doppio filo ai metodi dei ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...