Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] dell’insegnamento con le leggi Boncompagni dell’ottobre 1848. Misure appoggiate dai cattolici liberali, ma osteggiate dai cattolici ultramontani. Nello stesso anno, fu anche soppressa la Compagnia di Gesù e sciolta la congregazione, diffusa in Savoia ...
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SUPERANZIO (Esuperantius) da Cingoli
Orazio Condorelli
Giurista e vescovo operante fra il secondo e il quarto decennio del Trecento, le sue attività sono documentate nel ventennio tra il 1317, quando [...] nel proemio degli statuti universitari bolognesi del 1317 fra quelli dei quattordici studenti (sette citramontani e altrettanti ultramontani) che collaborarono con Giovanni d’Andrea nella redazione del testo statutario. In quegli anni Superanzio ...
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MAZZA, Nicola
Lucia Ceci
– Nacque a Verona il 10 marzo 1790 primo dei nove figli di Luigi, intraprendente commerciante di seta, e di Rosa Pajola.
Nel 1797 il coinvolgimento della città scaligera nelle [...] ’Ordine degli stimmatini, attraverso il quale il M. venne in contatto con gli ambienti delle Amicizie cristiane e con i motivi ultramontani di autori francesi come L. de Bonald, J. de Maistre e il primo Lamennais.
A partire dall’anno scolastico 1815 ...
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MARIA de' Medici, regina di Francia
Rosario Russo
Figlia del granduca di Toscana, Francesco II, e di Giovanna d'Austria, nacque il 26 aprile 1573. Nel dicembre 1600 sposò Enrico IV.
Il matrimonio, fatto [...] casa d'Austria. Questa politica di raccoglimento ebbe il consenso degli ex-ministri di Enrico IV, ma gli ultramontani la fecero apparire pericolosa, quando i protestanti domandarono il ripristino dell'editto di Nantes nella sua redazione originaria ...
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Uno dei maggiori giureconsulti italiani del Medioevo, nato a Perugia da nobile famiglia nel 1319 o nel 1327. Giovane d'ingegno straordinariamente precoce, dopo avere studiato diritto a Perugia alla scuola [...] . Egli si mostra spirito piuttosto indipendente, e, pur difendendo l'opera passata dei glossatori contro l'esagerato biasimo degli ultramontani, tende a dare ai suoi studî un carattere prevalentemente pratico, mettendo a prova l'acume del suo ingegno ...
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PESENTI, Michele (Michele da Verona). – Nacque a Verona, in data ignota (si suppone intorno al 1470)
Camilla Cavicchi
, da Alberto Pesenti, sarto, e sua moglie Umilia.
Ebbe almeno tre sorelle: Anna [...] energiae»; p. 312) – palesa un pieno controllo nella condotta del contrappunto imitativo, tipico della scrittura dei compositori ultramontani.
Cantore, liutista, compositore e poeta, Pesenti prestò i suoi servizi al cardinale Ippolito I d’Este, a ...
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GUTZKOW, Karl Ferdinand
Rodolfo Bottacchiari
Novelliere, drammaturgo, pamphlétaire tedesco, nato a Berlino il 17 marzo 1811, morto a Francoforte il 16 dicembre 1878. Ancora studente, pubblicò il periodico [...] sociale del periodo reazionario dopo il '48, Der Zauberer von Rom (1858-61), quadro vivo della vita degli ultramontani nella Germania meridionale e alcuni racconti storici: Hohenschwangau, Fritz Ellrodt, Die Söhne Pestalozzis.
L'ultimo suo scritto ...
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SCHWARZENBERG, Friedrich Joseph
Pio Paschini
Cardinale, nato a Vienna il 6 aprile 1809, morto ivi il 27 marzo 1885. Studiò a Vienna e a Salisburgo; nel 1833 fu ordinato prete; nel 1836 fu nominato arcivescovo [...] ; un gruppo di Padri profittò della licenza e partì tosto da Roma; fra essi fu pure lo Sch. con i vescovi ultramontani del suo sentire. Però il 12 gennaio 1871, seguendo l'esempio del cardinale J. O. Rauscher, pubblicò le costituzioni conciliari.
C ...
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VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] da questa pubblicazione, il 15 ottobre 1826 Ventura fu costretto a dimettersi facendo tramontare il sogno di un ultramontanismo in cattedra. Ritiratosi a Grottaferrata, fece temere una defezione dal campo degli apologisti, ma si riconciliò l’anno ...
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CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli nel sec. XIII.
Nobile cavaliere, discendente da una delle più rinomate famiglie napoletane, il C. apparteneva al ramo [...] delle tre nazioni, che, secondo i desideri di Carlo I, dovevano studiare nello Studio napoletano - regnicoli, italiani e ultramontani -, erano i suoi assessori. Come giustiziere il C. aveva anche il compito di tutelare le libertà dei professori e ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...