Ultramontani, università degli Nello Studio di Bologna, corporazione costituita fin dai primi tempi dai numerosi studenti stranieri, in contrapposto a quella dei Citramontani (ossia Italiani): nel 13° [...] sec. comprendeva le 13 nazioni dei Francesi, Spagnoli, Provenzali, Inglesi, Piccardi, Borgognoni, Pittaviensi (o del Poitou), Turonensi (o di Tours), Cenomanensi (o del Maine) e Normanni, Catalani, Ungheresi, ...
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Generale dei teatini (Palermo 1792 - Versailles 1861). Pubblicista, seguace di de La Mennais (nella sua prima fase, di combattivo tradizionalismo) e degli ultramontani francesi, curò a Napoli la rivista [...] L'enciclopedia cattolica (1821-23), poi fu a Roma prof. di diritto pubblico ecclesiastico alla Sapienza; generale del suo ordine dal 1830 al 1833, predicatore di grande fama. Dopo l'avvento di Pio IX, ...
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ultramontanismo Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del Medioevo), si faceva sostenitore della politica pontificia anche se in conflitto [...] come F.-R. de La Mennais, J. de Maistre, J.-B.-H. Lacordaire. Al Concilio Vaticano I come ultramontanisti erano indicati tutti i sostenitori dell’infallibilità pontificia, mentre ultramontani furono chiamati in Germania gli avversari del Kulturkampf. ...
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Prelato (Torino 1642 - Parigi 1710). Appassionato bibliografo, raccolse una ricchissima biblioteca che donò in parte ai canonici di Sainte-Geneviève (50.000 volumi), in parte (circa 500 manoscritti) alla [...] Bibliothèque Royale. Nella politica fu difensore della Chiesa di Francia contro gli ultramontani. Arcivescovo di Reims dal 1671. ...
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Ventura di Raulica, Gioacchino
Sacerdote e filosofo (Palermo 1792 - Versailles 1861). Nel 1817 entrò nell’ordine dei chierici regolari teatini. Autore di libri di filosofia, politica e apologetica, seguace [...] di Lamennais (nella sua prima fase, di combattivo tradizionalismo) e degli ultramontani francesi, curò a Napoli la rivista «Enciclopedia cattolica» (1821-23). Fu in seguito a Roma professore di Diritto pubblico ecclesiastico alla Sapienza. Dal 1830 ...
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Uomo politico bavarese (Wetzlar 1788 - Monaco 1859), funzionario, membro del Consiglio di reggenza della Grecia (1832-34), quindi in Baviera ministro degli Interni e del Culto (1837); dimesso dal primo [...] ministero (1846) perché combattuto da protestanti e liberali, dal secondo (1847) per aver rifiutato la cittadinanza a Lola Montez; ambasciatore a Torino. Fu portavoce degli ultramontani nel parlamento bavarese del 1848. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il contratto
Raffaele Volante
Il contratto nel primitivismo giuridico altomedievale
Il contratto fu un tema di principale interesse dei glossatori, certamente quello in cui più onerosa [...] potrebbero produrre effetti in proprio, sia nel caso in cui uno dei due non lo potrebbe.
Se la critica degli ultramontani è efficace, non altrettanto la loro capacità creatrice di un sistema alternativo a quello dei glossatori; alla fine di questa ...
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Principe ecclesiastico tedesco di antica nobile famiglia della Vestfalia, nato presso Münster il 22 gennaio 1773, morto a Münster il 17 ottobre 1845. Consacrato sacerdote nel 1798, nel 1807 assunse, come [...] il vescovo Spiegel, nominato da Napoleone. Egli apparteneva, nel seno della Chiesa, all'indirizzo intransigente degli ultramontani (Über die Religionsfreiheit der Katholiken, Münster 1814). Dopo l'annessione definitiva di Münster alla Prussia (1815 ...
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BERNARDINIS (de Bernardini e talora, erroneamente, de Bernardis), Martino de
Maria Luisa Iona
Di famiglia veneziana, ci è noto dapprima come alunno della pieve di S. Maria Formosa, quindi come canonico [...] figurando anche come arciprete di Castello. Sempre nello stesso anno, quale rettore dei "citramontani" e vicerettore degli "ultramontani utriusque iuris ", assiste al dottorato di alcuni studenti dell'università di Padova. Nel 1423 gli viene affidato ...
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La Mennais (dal 1837 Lamennais), Felicite-Robert de
La Mennais
(dal 1837 Lamennais), Félicité-Robert de Pubblicista e filosofo francese (Saint-Malo, Ille-et-Villaine, 1782 - Parigi 1854). Sulla sua [...] di Napoleone dall’Elba. Rimpatriato, fu ordinato prete (1816). La M. sviluppò allora la sua posizione rigidamente fideistica e ultramontana, e concepì una grande opera di apologetica: pubblicò nel 1817 il 1° vol. dell’Essai sur l’indifférence en ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...