Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] particolari problemi espressivi, se non quelli stessi degli spettacoli preesistenti su cui si basavano o della vita che Franco Zeffirelli, nel 1989 per Francesco di Liliana Cavani. L'ultimo film che lo ha visto all'opera è stato Pinocchio (2002 ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] stati picchiati (La caccia), insaponare i seni di una donna (Ultimo tango a Parigi). Incredibile come Brando si asciughi il collo in dai confini di una storia del cinema e dello spettacolo, si potrebbe spiegare o almeno ragionevolmente ricondurre ai ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] dove a ogni metro Chaplin aveva visto per anni lo spettacolo della forza inventiva necessaria a sopravvivere. La ricreò alla più, c'è Calvero, il vecchio attore che rende l'ultimo omaggio a Charlie, monello senza patria; alla comicità degli anni ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] enorme successo di The Chelsea girls di Andy Warhol. Quest'ultimo era noto nel mondo del cinema controculturale almeno dal 1963 sulla pornografia, la politica e la natura dello spettacolo cinematografico che sarebbero ritornate in seguito nei suoi ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] diffusione ne ha favorito la sopravvivenza nella tradizione spettacolare.
Già nei primi anni del Novecento il cinema italiano Valerio Zurlini si sono pienamente espresse in uno degli ultimi capolavori del m. cinematografico, La prima notte di quiete ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] di François Truffaut o di À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) di Jean-Luc Godard, fotografata dal vero, è la Parigi massimo l'inganno del cinema: costruire una guerra spettacolare mediante immagini prese dalla guerra vera. In questi ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] di Venezia partecipò, in apparizioni assai brevi, a due spettacoli memorabili, La bottega del caffè di C. Goldoni (corte ma girato tre anni prima. Nel 1978 fece la sua ultima apparizione cinematografica in Melodrammore dell'esordiente M. Costanzo.
Il ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] loro idea di cinema che di fatto si poneva contro il cinema spettacolare, più vicino quindi a una 'pittura dinamica' o a una ' realizzati negli Stati Uniti, fra cui una segnalazione merita il suo ultimo Motion painting no. 1 (1947), su musica di J.S ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] applicare le sue teorie alla produzione teatrale, con alcuni spettacoli da lui diretti nel periodo 1962-1965 che furono un Robert Duvall, Ellen Burstyn, Jane Fonda, Gene Hackman. L'ultima generazione di attori importanti a essere stata formata dall'A. ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] periodi di inattività. Sembra quasi che il cinema, come spettacolo di massa, 'costretto' a cercare i consensi di tutti e progetti di vario genere, tutti rimasti però nel cassetto. L'ultimo suo film, Gertrud, venne realizzato nel 1964, suprema sfida al ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...