Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] cinema è un linguaggio senza lingua perché di quest'ultima non possiede alcune caratteristiche essenziali. In primo luogo, " quanto da supporto di registrazione per lo "spettacolo" intrinsecamente cinematografico del mondo.
Al contrario, secondo ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] Conrad Veidt (che aveva recitato in ruoli minori negli stessi spettacoli).
Il carattere nero e fantastico della vicenda, l'uso e P. Leni e Der letzte Mann (1924; L'ultima risata o L'ultimo uomo) di Murnau, agli Strassenfilme, come Die Strasse (1923 ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] più riconosciuta, che è la t. della regia. Quest'ultima non può non essere insieme molteplice e poliedrica, variamente articolata di per sé un elemento di attrazione, una figura di spettacolo che coinvolgeva e stupiva il pubblico.
Lo sviluppo della ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] prestigio per l'impegno profuso nel corso della guerra e per gli ultimi film realizzati. Kast iniziò a lavorare come assistente non solo di finanziariamente alcuni film più conformi alle regole dello spettacolo come, per es., Landru (1963) di ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] , oppure rispetto all'esistenza o meno della barriera dello schermo tra spettatore e spettacolo, caratteristica quest'ultima tipica del musical. Tra le opere degli ultimi decenni del 20° sec. che hanno espresso il filone della ripetizione possibile ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] studio al mondo che seppe trasformare il proprio mito in spettacolo, alimentandolo così di rimando, in un gioco di specchi la nave va (1983), ma con Intervista le dedicò un ultimo e malinconico omaggio.Nel 1983 giunse a scadenza il vincolo di ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] giorno di prova con la partecipazione degli attori. E fino all'ultimo giorno in cui la si provava, poteva capitare che vi era in filosofo, in statua, in bambino e in mummia (lo spettacolo sarà presentato nel 1963 al teatro Sarah-Bernhardt di Parigi e ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] di adeguare la sua interpretazione al pubblico durante lo spettacolo. Il pubblico viene così a trovarsi nella posizione davanti all'apparecchiatura, l'interprete cinematografico sa che in ultima istanza ha a che fare col pubblico: col pubblico degli ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] predispone a essere ripresa, e quindi a farsi materia di uno spettacolo (sia pure futuro, come nel cinema), diventa ipso facto ambigua. del travestitismo femminile con La femme en homme (L'ultimo lord), film in cui Carmen Boni conquista il vecchio ...
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Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] velocemente di avvolgere e svolgere le varie pizze, montando il film in più tempi, per poi, a spettacoloultimato, rismontarlo e riporlo, per il trasporto, nelle rispettive scatole.Nel tempo poco è cambiato. Gli avvolgitori ormai funzionano ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...