Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] i Nastri d'Argento e i David di Donatello. Questi ultimi, che furono istituiti nel 1955 da I. Gemini, presidente dell presidente della Repubblica e con il sostegno del Ministero dello Spettacolo. Nel 1957 la premiazione si spostò a Taormina, nel ...
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SOLANAS, Fernando Ezequel
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico argentino, nato a Olivos (Buenos Aires) il 16 febbraio 1936. Abbandonati gli studi di giurisprudenza, si dedica alla musica, al teatro [...] − ma con un eccesso di enfasi e di calcolo spettacolare − alla ricchezza e al consumismo del Nord America. Contrasto l'arco delle drammatiche alternanze di potere in Argentina nell'ultimo ventennio è analiticamente raccontato in due volumi: La mirada: ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] ideologia e dei miti del 19° sec. e porta in sé la vocazione spettacolare: l'uni-co modo per sfuggire a essa e l'unico tipo di anni Sessanta, come in À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) di Godard o Les 400 coups (1959; I quattrocento ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] agì, come tanti, nell'una e nell'altra forma di spettacolo: nella seconda come primo attore comico, con la compagnia altri spesso per riviste che scriveva egli stesso, come L'ultimo Tarzan che concluse nel 1939 la fertile stagione degli anni Trenta ...
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Malasomma, Nunzio
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Caserta il 4 febbraio 1894 e morto a Roma il 12 gennaio 1974. Dopo un significativo apprendistato nel cinema muto, fu uno dei più prolifici [...] Dopo essersi laureato in ingegneria, iniziò a interessarsi di spettacolo dirigendo con Luciano Doria la battagliera rivista di cinema romanzo Fabio-la di N. Wiseman ‒ M. girò il suo ultimo film, 15 forche per l'assassino (1967), uno spaghetti-western ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] non ha proprio nulla della tecnica moderna, che ci ricorda gli spettacoli di quindici o venti anni fa, ma che strappa gli II, Bologna 2005; G. Martina, La Chiesa in Italia negli ultimi trent’anni, Roma 1977; D.E. Viganò, Teologia della comunicazione ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] 'interpellazione il loro punto di forza. Si pensi agli spettacoli di lanterna magica, ma anche agli intrattenimenti da fiera, J.-L. Godard, da À bout de souffle, 1960, Fino all'ultimo respiro, fino a Masculin féminin, 1966, Il maschio e la femmina, ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] rinnova. Freaks (1932) di Tod Browning è forse, nel cinema spettacolare, quello che si è spinto più avanti nell'impiego di veri sul proprio look e impone attente strategie comunicative. L'ultima frontiera è forse quella del corpo virtuale, che può ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] di Venezia, e, per motivi ancora non chiariti, sostituì l'ultima sequenza di 8 1/2 (1963). Nel caso in cui del la morte. Ogni proiezione incide il suo corpo modificandolo. Lo spettacolo che è la vita di quest'arte ne determina anche la dissoluzione ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] film che si propongono di restituire più o meno fedelmente uno spettacolo teatrale. A volte si tratta di poco più di 'teatro della storia del cinema: Der letzte Mann (1924; L'ultima risata) di Murnau, un capolavoro di intreccio fra drammaturgia e ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...