. Dicevasi acclamatio, presso i Romani, ogni manifestazione verbale di gioia, di augurio, di approvazione e simili, accompagnata da clamore e talora da schiamazzo smodato. Poteva essere collettiva o individuale, [...] trono di un imperatore ed il suo apparire nei pubblici spettacoli, il trionfo di un condottiero di eserciti, accompagnato dall' onoranze e per approvare le sue proposte. In questo ultimo caso l'acclamatio equivaleva al voto unanime. Le formule ...
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REAGAN, Ronald
Tiziano Bonazzi
Presidente degli Stati Uniti dal 1980 al 1988, nato a Tampico (Illinois) il 6 febbraio 1911, secondogenito di una famiglia della piccola borghesia. Trascorse la giovinezza [...] N. Davis, fu rilanciato a livello nazionale da uno spettacolo televisivo per la General Electric, che gli consentì di reiterare politica d'intervento globale nel Terzo Mondo. Quest'ultima provocò il timore di una ripresa dell'imperialismo americano ...
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Regista di opera lirica russo, nato a Mosca l’11 maggio 1970. Gestualità di oggi, gente di oggi, problemi del vivere di sempre: è quanto caratterizza tutto il teatro di Č., dove difficilmente manca un [...] padronanza tecnica e della minuziosissima cura prestata anche all’ultimo insignificante dettaglio, già sempre studiato e preparato, stesso la realizzazione delle scene e dei costumi dei suoi spettacoli e talvolta anche per altri registi. La sua prima ...
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Cantante lirica francese, nata a Lione il 19 aprile 1965. Da adolescente ha studiato danza e ha iniziato la carriera come attrice, solo in seguito studiando canto e diplomandosi al conservatorio di Bordeaux [...] dall’attrice, rivela la sua capacità di affermarsi nel-l’ultimo ventennio tra le protagoniste – con Cecilia Bartoli (v.) e Vienna e poi a New York e Parigi, in cui, nello spettacolo di Laurent Pelly e al fianco di Juan Diego Flórez, v., convivono le ...
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Famiglia veneziana d'antica nobiltà: s'annovera fra quelle ch'ebbero parte nell'attività politica di Venezia prima della Serrata, e nei documenti il nome di B. ricorre come quello di ricchi mercanti, al [...] meglio con opere di difesa ideate e costrutte all'ultimo momento da Giulio Savorgnan, sotto il governo di sopportò lo strazio altrui e il proprio, obbligato ad assistere allo spettacolo della tortura dei suoi compagni d'armi prima di soffrire il ...
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Nato nel Governatorato di Novgorod il 19 marzo 1872, morto il 19 agosto 1929 a Venezia. Studiò giurisprudenza all'università di Pietroburgo, e, contemporaneamente, musica con i maestri Sokolov e Liadov. [...] 1924 a decadere, non sapendo più realizzare forme nuove. Esso si esaurisce con la morte del suo primo, e forse ultimo maestro, dopo aver segnato nella storia dello spettacolo e della danza una data storica: la reazione alla coreografia tradizionale. ...
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Kingsley, Ben
Giovanni Grazzini
Pseudonimo dell'attore inglese Krishna Bhanji, nato a Snainton (North Yorkshire) il 31 dicembre 1943 da padre di origine indiana e da madre inglese. Ha debuttato a Londra [...] nel 1966 nello spettacolo A smashing day, in cui interpretava anche delle sue canzoni. Fra il 1970 e il 1980, chiamato cui seguì una breve parte in A bridge too far (Quell'ultimo ponte, 1977), una superproduzione diretta da R. Attenborough, il ...
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Ballerino, coreografo, direttore di compagnia, nato a Milano il 15 marzo 1940. Ha studiato alla Scuola di ballo della Scala con E. Bonagiunta e M. Besobrasova, quindi danza spagnola a Madrid con A. Marin. [...] e al percussionista T. De Piscopo, ha composto uno spettacolo intitolato Il Flauto danzante, interpretato in lunghe tournées nell' considerare fra i più interessanti danzatori italiani degli ultimi anni, personale nella tecnica come nel carattere ...
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Poeta sovietico, nato nel villaggio di Bagdadi (ora Majakovskij), in Georgia, il 7 luglio 1893, e morto suicida a Mosca il 14 aprile 1930. Nel 1906, dopo la scomparsa del padre, boscaiolo, si trasferì [...] al pranzo), Gimn učenomu (all'erudito). Per contrasto allo spettacolo macabro del conflitto egli esaltò l'internazionalismo, il lavoro, lirico Chorošo! (Bene!, 1927). Nei suoi ultimi anni pubblicò feuilletons poetici e satire contro nepmany e ...
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Masina, Giulietta
Simone Emiliani
Attrice cinematografica, nata a San Giorgio di Piano (Bologna) il 22 febbraio 1921, morta a Roma il 23 marzo 1994. Trasferitasi a Roma, frequentò la facoltà di Lettere [...] , ed Europa '51 (1952) di R. Rossellini. In quest'ultimo film l'attrice ha iniziato a delineare il personaggio a lei più Ginger e Fred, di Fellini, nostalgica riflessione sul mondo dello spettacolo, e con Frau Holle (La signora della neve), di ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...