Giurista romano (sec. 2º d. C.); svolse la sua attività dall'età di Adriano fino ai primi anni di Marco Aurelio e di Lucio Vero. Non si distinse per profondità di pensiero e coerenza sistematica; piuttosto [...] anticipò il programma, che fu poi di Ulpiano e di Paolo, di esporre in commentarî tutto il diritto del tempo. Per la probità e la chiarezza, doti precipue della sua vastissima opera, P. fu largamente sfruttato dai giuristi posteriori e nel Digesto di ...
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Giurista romano (sec. 1º a. C.); allievo di Servio Sulpicio Rufo, fu maestro di Gaio Ateio Capitone e di Quinto Elio Tuberone. Nulla è giunto dell'opera sua; i molti volumina di diritto civile s'identificano [...] forse coi libri di actiones di cui parla Ulpiano. Scrisse pure un commento all'editto pretorio. Sembra che Cesare, di cui era amico, si sia rivolto a lui per attuare l'idea di una codificazione del diritto privato, o almeno di una sistemazione dell' ...
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OFILIO, Aulo (Aulus Ofilius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano della seconda metà del sec. I a. C., allievo di Servio Sulpicio Rufo e maestro di Q. Elio Tuberone e di C. Ateio Capitone: di condizione [...] la probabile molteplicità delle denominazioni: i molti volumina relativi al diritto civile s'identificano forse coi libri di actiones, di cui Ulpiano (Dig., XXXIII, 9, de penu legata, 3, 5 segg.) cita il 16°, e coi 20 libri de legibus dedicati a T ...
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Giureconsulto romano (sec. 1º d. C.). Di umile origine, raggiunse il censo equestre solo verso i cinquant'anni ed ottenne da Tiberio lo ius respondendi, mai prima conferito a un cavaliere; allievo di Ateio [...] , fu magistralmente esposto e sistemato. L'importanza di quest'opera fu tale che, ancora all'epoca dei Severi, Paolo e Ulpiano esposero il diritto civile in forma di commento ad essa. Scrisse anche cinque o più libri di commento all'editto del ...
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INTERDIZIONE
Nicola STOLFI
Luigi RAGGI
Edoardo Volterra
Emilio ALBERTARIO
. Diritto romano. - L'interdizione dei pazzi e dei prodighi è istituto antichissimo regolato già nelle XII Tavole (cfr. Tab. [...] avitaque nequitia tua disperdis, liberosque tuos ad egestatem perducis, ob eam rem tibi ea re (o aere) commercioque interdico"), e di Ulpiano, XII, 3, si ritiene che l'interdizione secondo la legge delle XII Tavole non potesse applicarsi se non a chi ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] elementi di uno stesso ordinamento giuridico, si trova già nei giureconsulti romani, fra le cui definizioni è rimasta celebre quella di Ulpiano, riferita nel Digesto (I,1, de iust. et iure,1,2)- "ius publicum est quod ad statum rei romanae spectat ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] erano state adoperate dai compilatori: innanzitutto le Istituzioni e le Res cottidianae di Gaio, poi le Istituzioni di Marciano, Fiorentino, Ulpiano e, per finire, di Paolo.
Accanto a quest'opera scientifica di per sé già vasta vi fu il campo, quasi ...
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Fabio Toriello
Abstract
Premessi alcuni cenni storici sull’evoluzione della nozione di adempimento delle obbligazioni, viene trattato il rapporto tra adempimento, pagamento ed interesse del creditore [...] , G., Adempimento - diritto romano e intermedio, in Enc. dir., I, Milano, 1958, 548 ss.).
Pomponio, Gaio ed Ulpiano riferiscono infine dell’affermarsi in età classica dell’adempimento dell’obbligazione-debito come metodo normale e automatico di ...
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ARNO, Carlo
Roberto Abbondanza
Nacque a Torino il 4 ott. 1868 da Valentino, matematico, e da Paola Sineo, figlia di Riccardo, uomo politico. Nel 1890 si laureò in giurisprudenza nell'università di quella [...] di un diritto muciano e di un diritto serviano, egli li vedeva protagonisti di un dialogo che continuava in Celso, Marcello, Ulpiano da una parte, in Giuliano, Africano, Venuleio, Paolo dall'altra parte; ed essi sarebbero ancora alla base delle masse ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...