TIZIE, LEGGI
Plinio FRACCARO
. Conosciamo la data e i proponenti delle seguenti tre leggi Tizie:1. Plebiscito agrario (lex de agris dividendis populo) del tribuno della plebe dell'anno 99 a. C. Sex. [...] che la legge regolasse l'attribuzione delle competenze ai questori (provinciae quaestoriae). 5. Gaio (Inst., I, 185: cfr. 194-195), Ulpiano (Regulae, 11, 18), Giustiniano (Inst., I, 20, de atil. tut., pr.), Teofilo (Parafrasi, ib.) e alcuni documenti ...
Leggi Tutto
CAMPUS
L. Bacchielli
Il c. è un impianto plurifunzionale, destinato soprattutto ad attività sportive e all'addestramento militare (Tert., Mart., III, 2; Ulp., Dig., VIII, 2, 9, 4; XLIII, 8, 2, 9), a [...] si estende dall'età repubblicana alla piena età imperiale.
Dall'analisi delle fonti epigrafiche e da un passo di Ulpiano (Dig., XIII, 6, 5, 15) è possibile enucleare le caratteristiche strutturali del campus. Esso è costituito essenzialmente da una ...
Leggi Tutto
Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] editto un valore anche territoriale; esso, composto di 154 articoli, conteneva costituzioni imperiali tratte dai tre summenzionati codici e dalle novelle post-teodosiane, oltre a passi di opere di giuristi classici, fra i quali Ulpiano, Paolo e Gaio. ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
Giustiniano e il Corpus Iuris Civilis
Antonio Banfi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di codificazione intrapresa da Giustiniano [...] – come il Digesto – sono composte con metodo compilativo, attingendo allo stesso Gaio e ad analoghi manuali di Marciano, Paolo, Ulpiano e altri. A differenza che nel Digesto, nelle Istituzioni le fonti non sono indicate ed i testi sono adattati alla ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In buona parte dell’Europa occidentale, nel corso della prima età moderna, parallelamente [...] principis placuit legis habet vigorem (ciò che viene approvato dal principe ha valore di legge) sono del giurista romano Ulpiano, le cui massime vengono riportate nel Corpus iuris civilis dell’imperatore romano d’Oriente Giustiniano. Nel corso del ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] e assolutistico) traspare da due noti brocardi, uno di Gaio (lex est quod populus iubet atque constituit), l’altro di Ulpiano (quod principi placuit legis habet vigorem). Anche nell’ambito dell’esperienza medievale, la lex, quale atto volontario, si ...
Leggi Tutto
Per legge si intende generalmente l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della c.d. funzione legislativa (Separazione dei poteri). A differenza della consuetudine, infatti, che nasce [...] sono espressioni due noti brocardi, uno di Gaio («lex est quod populus iubet atque constituit») e l’altro di Ulpiano («quod principi placuit legis habet vigorem»). Anche nell’ambito dell’esperienza medioevale, la lex, intesa quale atto volontario, si ...
Leggi Tutto
INTERPOLAZIONE (lat. interpolatio, da interpolare che indica propriamente un procedimento diretto a rimettere a nuovo vestiti malconci; già Plauto adopera interpolare per "mutare i connotati" a furia di [...] es., Dig., XXXXVI,1, de fideiuss. et mand., 25; e Dig., XXXXV, 1, de verb. obl., 6, dello stesso Ulpiano).
9. Criterio diplomatico. - L'interpolazione è facilmente supponibile nel testo della Fiorentina quando è gravemente scorretto: la scorrettezza ...
Leggi Tutto
PAPIROLOGIA (XXVI p. 257; App. II, 11, p. 502)
Luigi MORETTI
Le pubblicazioni di papiri ed ostraca, e gli studî relativi, che dopo la seconda guerra mondiale avevano ripreso con qualche stento, sono [...] del ciclo di Alessandro, frammenti di uno storico dell'età dei Diadochi e di uno storico siciliano (forse Filisto), del giurista Ulpiano, di Euforione; la raccolta, dopo la morte di M. Norsa (v., in questa App.), è ora curata da V. Bartoletti. Per ...
Leggi Tutto
TRADIZIONE
Emilio Albertario
. Diritto. - È la consegna della cosa, che nel diritto romano può essere fatta sia per trasmettere ad altri la semplice detenzione della cosa stessa (come nel deposito), [...] : nemo plus iuris ad alium transferre potest quam ipse haberet (Dig., L, 17, de div. r. i. ant., 54); ma Ulpiano dettava questa massima in materia ereditaria per illuminare il concetto di successio: portata fuori del campo della successione, non è ...
Leggi Tutto
pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...