GIUVENZIO, Celso (Publius Iuventius Celsus T. Aufidius Hoenius Severianus)
Pietro De Francisci
Giurista romano che prese parte nel 95 a una congiura contro Domiziano, coprì la pretura nel 106 o 107, [...] questo imperatore. Delle opere sue, alcune (epistolae, commentarii, quaestiones) ci sono note solo per le citazioni fattene da Ulpiano. Numerosi frammenti ci sono pervenuti nelle Pandette dei suoi Digesta in 39 libri, dei quali i primi 27 espongono ...
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OFILIO, Aulo (Aulus Ofilius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano della seconda metà del sec. I a. C., allievo di Servio Sulpicio Rufo e maestro di Q. Elio Tuberone e di C. Ateio Capitone: di condizione [...] la probabile molteplicità delle denominazioni: i molti volumina relativi al diritto civile s'identificano forse coi libri di actiones, di cui Ulpiano (Dig., XXXIII, 9, de penu legata, 3, 5 segg.) cita il 16°, e coi 20 libri de legibus dedicati a T ...
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. La centesima rerum venalium è una tassa dell'1 % su tutte le vendite all'asta, stabilita da Augusto, probabilmente nel 6 d. C., quando creò l'aerarium militare. Nel 15 il popolo ne chiese l'abolizione, [...] ). Caligola, nel 38, l'abolì completamente per l'Italia. Essa non fu mai abolita nelle provincie: sotto Alessandro Severo, Ulpiano la ricorda fra i vectigalia publica in vigore ai suoi tempi; se ne ha notizia pure nel Codice Giustinianeo.
Bibl.: G ...
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MELA, Fabio (Fabius Mela)
Emilio Albertario
Giureconsulto romano: è da collocare tra Aquilio Gallo e Servio, che egli cita, e Proculo, da cui è citato; probabilmente contemporaneo di Labeone. Nessun [...] di più concernono l'editto del pretore. M. è ricordato in quaranta frammenti delle Pandette ed è citato da Paolo e da Ulpiano.
Bibl.: P. Krueger, Geschichte der Quellen ecc., 2ª ed., Monaco e Lipsia 1912, p. 160; C. Ferrini, Saggi intorno ad alcuni ...
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LEGUM La Collatio (o Comparatio) Legum mosaicarum et romanarum (chiamata anche Lex Dei) è un'operetta il cui autore è sconosciuto e di cui ci rimane un frammento conservatoci in tre codici medievali dei [...] ponendo brani tratti dal Pentateuco, e precisamente dai primi quattro libri, accanto a frammenti tratti da opere di Gaio, Papiniano, Ulpiano, Paolo, Modestino e dai codici Gregoriano e Ermogeniano.
L'opera è divisa in 10 titoli. In ognuno di essi ...
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Di Naucrati in Egitto, erudito dell'età imperiale, e autore, oltre che di due opere minori non conservate, della vastissima compilazione intitolata Deipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "sofisti [o professori] [...] (193 d. C.), che Ateneo non si sarebbe permesso di deridere vivo, come fa in XII, 537 f: ma chi creda l'Ulpiano di Ateneo identico col giurista dovrà senz'altro scendere sotto il 228. Chi non ammette quest'identificazione, considerando che l'acmè di ...
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DIATRETI, Vasi
D. Whitehouse
L'aggettivo diatretus, traduzione latina del greco διάτρητος, «forato» o «perforato», è usato per indicare la tecnica con cui si realizzava nell'antichità un tipo particolare [...] ricorre in un epigramma di Marziale, che allude a costosi vasi potori, dei quali non specifica il materiale (XII, 52, 9-10). Ulpiano {Dig., IX, 29-30), nella difesa di un artigiano il cui «calix diatretus» si era rotto durante la lavorazione a causa ...
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Costituzione emessa nel 426 a Ravenna dall’imperatore romano d’Occidente Valentiniano III e diretta a disciplinare in giudizio le modalità con cui le parti, al fine di vincere la lite, potevano richiamare [...] più fra i cinque giuristi contemplati dal provvedimento (i quattro maggiori di età tardo-classica, Emilio Papiniano, Domizio Ulpiano, Giulio Paolo ed Erennio Modestino, cui venne aggiunto Gaio, così insignito di un riconoscimento ufficiale postumo ...
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TODI (A. T., 24-25-26)
Marina EMILIANI SALINARI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Carlo PIETRANGELI
Giovanni COLASANTI
Antichissimo centro umbro nella provincia di [...] , da triplice cinta muraria, con strade anguste e tortuose, prevalentemente in pendio; la principale arteria, Via di Borgo Ulpiano, Via Pianciani, Corso Cavour, con direzione E.-O., conduce da porta Romana a Piazza V. Emanuele, centro della città ...
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Imperatore romano dal 222 al 235 d. C. Nacque nel 208 in Arca Cesarea (Fenicia) da Gessio Marciano e da Giulia Mamea, venne a Roma quando il cugino Eliogabalo fu eletto imperatore, e quindi fu da lui adottato, [...] l'ordinamento dello stato mettendo a profitto la giurisprudenza, in questo periodo illustrata da insigni rappresentanti (particolarmente Ulpiano). Mantenne, anzi rafforzò, il sincretismo religioso: collocò nel suo larario, tra le altre, una statua di ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...