Nella civiltà latina dolus venne ad assumere il significato di frode, in contrapposto a violenza, e cioè, secondo la definizione di Labeone, riferita da Ulpiano (1, 2, Dig., de dolo malo, IV, 3); calliditas, [...] fallacia, machinatio ad circumveniendum, fallendum, decipiendum. Questa nozione fu mantenuta dai glossatori e dai postglossatori, e valeva tanto per il diritto privato quanto per il diritto penale. Si ...
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DIATRETARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice dei calices diatreti si chiamò nel basso Impero diatretarius, nome che appare tra gli artifices artium esentati dai munera da Costantino nel 337 (Cod. Iust., [...] x, 66, 1). I calices diatreti, nominati già da Marziale, xii, 70, 9 (diatreta) e poi da Ulpiano (Dig., ix, 2, 27, 29) sembrano essere state coppe senza piede, di pasta di vetro, decorate esternamente da una maglia sottile di filo di vetro colorato (v ...
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Scholia sinaitica Opera della giurisprudenza romana postclassica, ormai fortemente influenzata, nella parte orientale dell’impero, dall’apporto della cultura greca. Redatti in lingua greca, gli scoli (detti [...] diritto di Berito, commentavano principalmente l’opera ad Sabinum del giurista classico Ulpiano, avvalendosi degli spunti tratti sia da altri scritti dello stesso Ulpiano sia dalle costituzioni imperiali contenute nei codici Gregoriano, Ermogeniano e ...
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Nome di varî giuristi romani. Due di essi, A. Tucca e A. Namusa, sono citati da Pomponio (Dig., I, 2, De orig. iur., 2, 44) come allievi del grande contemporaneo di Cicerone, Servio Sulpicio Rufo; il terzo, [...] Aufidio Chio, citato in un passo di Ulpiano, sembra essere vissuto sotto Domiziano. È probabile che tutte le citazioni fatte dagli autori col semplice nome di Aufidio, compresa quella del grammatico Prisciano (8, 4, 18), si riferiscano a Namusa.
Bibl ...
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PASSAGGIO COATTIVO
Emilio Albertario
. È una limitazione legale della proprietà, ignota al diritto romano classico, affermatasi nel diritto giustinianeo a favore del sepolcro intercluso e più generalmente [...] base del testo giustinianeo, per sé stesso suscettibile di ampliamenti, a favore del fondo intercluso. L'imperatore Antonino concedeva, come Ulpiano (Dig. XI, 7, de rel. et sumpt. fun., 12, pr.) ci attesta, al titolare di un sepolcro intercluso la ...
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Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera [...] un raffronto fra passi biblici, trasposti in latino, e frammenti tratti dai giuristi Gaio, Emilio Papiniano, Domizio Ulpiano, Giulio Paolo ed Erennio Modestino, oltre che dalle costituzioni imperiali comprese nei codici Gregoriano ed Ermogeniano. La ...
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TERTULLIANO
Edoardo Volterra
. Nel Digesto il nome di questo giureconsulto ricorre varie volte: alcuni frammenti (Dig., I, 3, de legibus, 27, e XLI, 2, de adq. v. am. poss., 28) sono estratti dalle [...] de castr. pec., 4, e XXIX, 1, de test. mil., 23 e 33) dal suo libro de castrensi peculio. T. è anche menzionato da Ulpiano in più luoghi.
Si discute sull'età a cui appartiene: H. Fitting lo pone in età anteriore ai Severi. Cuiacio gli attribuisce il ...
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Vaticana Fragmenta Opera della giurisprudenza postclassica romana, probabilmente occidentale, così denominata in quanto nella Biblioteca Vaticana ne furono rinvenuti, nel 1821, dal cardinale A. Mai 341 [...] cui non è per questo possibile arguire l’impianto complessivo. I V. comprendono sia passi dei giuristi classici Papiniano, Paolo e Ulpiano, sia costituzioni imperiali tratte dai codici Gregoriano ed Ermogeniano, ma non dal Teodosiano; il che ha fatto ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] di questo potere e il sistema che ne consente la realizzazione.
Filosofia del dirittoDefinizione. -
Secondo la definizione data da Ulpiano nel Digesto, la g. è principio e virtù morale che consiste nel dare a ciascuno il suo (suum cuique tribuere ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] petizione di un privato che riportava un responso di Papiniano, e in Cod. Iust. V 71,14 di Diocleziano. Sull’argomento V. Marotta, Ulpiano e l’impero, II, Napoli 2004, pp. 29 e 91-98, con ampi ragguagli bibliografici, e per l’età tardoantica F. De ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...