POLITI, Adriano
Pietro Giulio Riga
POLITI, Adriano. – Nacque a San Quirico d’Orcia, presso Siena, nel 1542 da Marc’Antonio Politi, nobile locale, e da Virginia Cerina.
Dopo essere entrato nell’Ordine [...] un’altra lettera al Bargagli (pp. 148-155), emerge per originalità una missiva indirizzata all’arcivescovo di Chieti, Ulpiano Volpi, nella quale Politi esalta, per ragioni di verve e naturalità linguistiche, il teatro comico, genere che richiederebbe ...
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Comune, perché fondamentale, a tutte le religioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione [...] , anche qui il dovere di dedicare la cosa promessa non può commutarsi nell'attuale sacertà della cosa senza la volontaria consacrazione (Ulpiano, in Dig., L, 12, de pollicit., 2 pr.). A essa procede il magistrato fornito d'imperium, o la persona ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] . Maria del Popolo, il centro di un raffinato e fragile prospetto architettonico disegnato dall'A. stesso; il busto bronzeo di Ulpiano Volpi, vescovo di Chieti, anteriore al 1629, anno nel quale il personaggio moriva in Roma, che fu giustamente all'A ...
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ZACCHI, Zaccaria (da Volterra). – Nacque ad Arezzo il 6 maggio 1473, da Giovanni e da Ginevra Aldobrandini. La data di nascita si ricava – come molte altre informazioni non altrimenti documentate – dalla [...] si apprende che nel giugno del 1521 gli venne commissionato il doppio monumento funebre dei giureconsulti Girolamo Zanettini e Ulpiano Zani suo genero nella chiesa di S. Domenico. L’opera, interamente in terracotta, doveva essere dipinta dall’artista ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La famiglia e la patria potesta
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Distintivo della società romana, il potere del paterfamilias [...] qualora non glielo abbia somministrato (un passo di Marciano nel Digesto di Giustiniano). Non meno significativo un passo di Ulpiano, sempre nel Digesto: se qualcuno ha dato del danaro in prestito a un filiusfamilias sapendo che questi intende usare ...
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GIARDINA, Camillo
Marco Mantello
Nacque a Pavia il 29 marzo 1907 da Andrea e da Emma De Corradi, entrambi siciliani.
All'epoca il padre, personalità di spicco del movimento cattolico e fra i primi iscritti [...] , rilevando innanzitutto l'inesistenza di dispute circa la legittimità del concetto di novazione così come elaborato da Ulpiano (avrebbe avuto invece carattere innovativo il fatto che la glossa ammettesse in alcuni casi una novazione ope exceptionis ...
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. È il nome specifico delle compilazioni di leggi, ovvero di consuetudini. Si trovano di codeste compilazioni presso tutti i popoli che hanno raggiunto un grado determinato di evoluzione, per quanto appartenenti [...] attribuito valore legislativo alle opere di cinque giureconsulti, quattro dell'epoca dei Severi (Papiniano, i suoi discepoli Paolo e Ulpiano, e il discepolo di questo Modestino) insieme con Gaio dell'epoca degli Antonini. Non pare dubitabile che con ...
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"Bene" oggi ha due significati, a volte avvicinati, a volte contrapposti: vuol dire, per un verso, "benessere", felicità, per un altro, "bontà", moralità. Il concetto del "bene" è passato dall'uno all'altro [...] bisogni o ai desiderî umani, e quindi beni di fortuna oltre che utile o vantaggio; secondo le fonti del diritto romano (Ulpiano, Dig., L, 16, de verborum significatione, 49) bona ex eo dicuntur, quod beant, hoc est beatos faciunt: beare est prodesse ...
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MAESTRO (lat. magister; fr. maître; sp. maestro; ted. Meister, Lehrer; ingl. master, teacher)
Stanislao CUGIA
Plinio FRACCARO
Gaetano SCHERILIO
Gioacchino MANCINI
Giovanni VIDARI
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È termine che [...] concorsuale, ve n'era uno con la rubrica de magistris faciendis bonisque proscribendis et vendundis, commentato da Gaio, Paolo e Ulpiano, come si rileva dai frammenti contenuti nel Digesto e nel Codice (Dig. XXXXII, 5, de reb. auct.; Cod. VII, 72 ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus)
Arnaldo Momigliano
Imperatore romano dal 193 al 211 d. C. Nacque l'11 aprile 146 a Leptis Magna da una famiglia appartenente all'ordine equestre, che, se anche [...] concerne schiavi, donne, figli di condannati. Con l'immissione nel consiglio imperiale dei migliori giuristi del tempo (Papiniano, Ulpiano, Paolo) non solo egli tendeva a contrapporre al Senato l'autorità di questa piccola adunanza, ma nello stesso ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...